Archivio per tag: Bce

Categorie: Lavoro

La BCE, il Jobs Act e il dinamismo dell'occupazione

Giovedi 22 Settembre 2016 alle 15:08
ArticleImage Notizia Ansa (22 settembre 2016 ore 11:00) il titolo è: “Bce: da Jobs Act contributo a dinamismo occupazione”. Al quale segue il testo: “«La riforma del mercato del lavoro introdotta in Italia nel 2015 ha altresì contribuito al rinnovato dinamismo dell'occupazione nel paese negli ultimi trimestri». E' quanto si legge in merito agli effetti del Jobs Act nel bollettino mensile della Bce, che sottolinea come "in Italia è stata registrata negli ultimi quattro trimestri un'accelerazione" dell'occupazione, anche se il nostro Paese, insieme alla Francia, ha contribuito meno di Germania a Spagna alla ripresa dell'occupazione nell'area dell'euro".

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Crediti deteriorati: la Bce ora detta regole più stringenti per trattarli alle banche sotto la sua vigilanza, BPVi e Veneto banca incluse

Venerdi 16 Settembre 2016 alle 08:58
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La Bce ora detta regole più stringenti per trattare i crediti deteriorati (NPL) alle banche sotto la sua vigilanza, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca incluse, con possibili effetti sia sugli Istituti bancari che sulla concessione e gestione futura dei crediti. Vi proponiamo un articolo al riguardo: "E la Bce ora detta le regole per trattare i crediti deteriorati" di Ferdinando Giugliano, da la Repubblica
La rivoluzione culturale per il mondo del credito italiano è contenuta in un freddo manuale di un centinaio di pagine diffuso in settimana dalla Banca Centrale Europea. Le "bozze di linee guida sui crediti deteriorati", pubblicate lunedì scorso, potrebbero infatti trasformare in maniera radicale la relazione tra banche e creditori morosi, oltre a richiedere ai nostri istituti corposi investimenti in nuova tecnologia in un momento di scarsa redditività.

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Categorie: Economia&Aziende

BPVi, conciliazioni e piano per la cessione delle sofferenze da fine ottobre

Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 09:32
ArticleImage Popolare di Vicenza muove sulle conciliazioni e prepara per fine ottobre il piano di cessione delle sofferenze. Mentre l'istituto analizza le carte per eventuali ricorsi sull'ennesima tegola dal passato, la maxi-multa da 4,5 milioni dell'Antitrust per i mutui casa scontati per i soci spinti tra 2013 e 2014 in cambio dell'acquisto azioni, il cantiere è aperto a oltranza in questi giorni sui crediti in sofferenza. L'obiettivo è definire entro fine ottobre il piano che stabilisca come vendere gli 1,8 miliardi netti in bilancio. Il socio unico Atlante lo ha consegnato tra gli obiettivi prioritari al nuovo cda e la Bce ha chiesto a tutte le banche piani di dismissione.

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Categorie: Banche, Economia&Aziende

Veneto Banca, i rilievi Bce rivolti al cda di Favotto che non fermò Consoli

Martedi 2 Agosto 2016 alle 09:30
ArticleImage Quel cda che non fermò Consoli. Riparte il conto alla rovescia per l'assemblea azionisti di Veneto Banca, lunedì 8 agosto. La seconda in tre mesi, che torna a villa Spineda di Volpago del Montello, dopo esser finita il 5 maggio al Palexpo di Marghera, scenario del «ribaltone» che issò al comando il cda guidato da Stefano Ambrosini. Si vedranno ora partecipazione e tono dell'assemblea, che cade giusto un anno dopo l'uscita di scena di Vincenzo Consoli. Solo un anno fa. Ma con quel che è successo intanto a Montebelluna e Vicenza pare trascorsa un'èra geologica.

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Macelleria finanziaria: l'80% delle sofferenze è del 10% dei clienti delle banche tanto poi le pagano i "poveracci", il 90% del totale. Meno male che BPVi ha fatto credito al territorio...

Domenica 3 Luglio 2016 alle 11:58
ArticleImage Il 24 gennaio, dopo altri e, ovviamente, non solo nostri warning precedenti, pubblicavamo una nota, in cui evidenziavamo come l'iscrizione ai sindacati costasse di più ai disoccupati titolavamo e titolavamo sul fronte finanziario: "Sofferenze bancarie: i grandi debiti li fanno i grossi, ma li pagano i piccoli...". Oggi in una nota la CGIA di Mestre aggiorna e ribadisce questa terribile verità: "L'80% delle sofferenze e' delle grandi imprese". In soldoni i debiti li fanno i grossi che usufruiscono della gran parte del credito bancario, poi non li pagano mettendo in crisi le banche che, a quel punto, stringono i cordoni della borsa, già povera, per il 90% dei clienti. E meno male che i vecchi vertici della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca, i politici complici, con i loro silenzi se non con le loro coperture e le loro alleanza, e certi colleghi "smidorlati" oltre a  prendersela con la BCE, brutta e cattiva, hanno sostenuto che beh, sì, qualche errore Gianni Zonin e Vincenzo Consoli con i loro sodali lo avranno pur pur fatto ma solo per concedere credito ai territori. 

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"Tutto va ben madama la marchesa", la canzone preferita dallo "smidorlato" che racconta o beve bugie sulla BPVi: ora tocca alla liquidità che mai avrebbe potuto avere

Domenica 3 Luglio 2016 alle 01:36

«Ci sono stati momenti in cui tanto la Banca Popolare di Vicenza quanto Veneto Banca hanno avuto problemi di liquidità. La perdita repentina di raccolta e i contemporanei impegni finanziari hanno fatto scendere l'indice Lcr (Liquidity coverage ratio), che misura, appunto, il rischio di liquidità delle banche, sotto i livelli previsti dalla Bce. Parte dei 150 miliardi di garanzia pubblica che la Commissione europea ha concesso di stanziare al governo italiano sarebbe servita per fronteggiare i problemi legati alle difficoltà di ottenere i finanziamenti necessari per ripristinare i livelli minimi. Di qui a dire, però, che le due ex popolari venete si sarebbero potute salvare anche senza il pronto soccorso del fondo Atlante, ce ne corre»: e ce ne corre più di tanto perchè quello che ha scritto Marino di Thiene, Smiderle per gli amici della BPVi, sul quotidiano confindustriale locale parte da un'informazione ancora una volta data ai suoi lettori in maniera così errata da farci chiedere al collega "smidorlato" se c'è o ci fa...

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I 58.000 soci ingannati dalla BPVi per Il Fatto messi in mezzo anche da "pezzi interi della classe dirigente veneta...". Potevano non sapere Luciano Vescovi a Vicenza e Achille Variati qui, in provincia e in Italia?

Venerdi 17 Giugno 2016 alle 22:11
ArticleImage Scrive Walter Gabbiati su la Repubblica di oggi, 17 giugno, che secondo "l'ispezione della Banca centrale europea (sulla Banca Popolare di Vicenza, ndr), condotta tra il 26 febbraio e il 3 luglio 2015 e conclusasi con una relazione di 103 pagine che non lascia scampo agli ex vertici della Banca" sono "ben 58mila azionisti, tra vecchi e nuovi", sui 118.000 totali, quelli che "non risultano in linea con le normative Mifid, la direttiva europea (Market in Financial Instruments directive) che, tra le altre cose, impone di classificare i clienti in modo adeguato per fornire loro servizi finanziari appropriati...".  E oggi tutti i media nazionali mettono in copertina Vicenza, che tra l'altro rischia che l'Unesco la cancelli dall'elenco dei suoi "tesori" a causa del cemento che l'ha sommersa durante le ultime amministrazioni e per le opere previste per l'Alta Capacità, anche per il primo (e speriamo ultimo) suicida "da BPVi" che fa parte di quei 58.000 "indotti in errore".

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Banca Popolare di Vicenza, relazione di 103 pagine della Bce: i profili di 58mila azionisti non in linea con normative Mifid

Venerdi 17 Giugno 2016 alle 12:28
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Di seguito gli articoli nell'inchiesta apparsa oggi 17 giugno sul quotidiano la Repubblica
Trasformare casalinghe, pensionati, operai o qualsiasi altro genere di risparmiatori completamente privi di conoscenza finanziaria in accaniti traders di Borsa, o in smaliziati gestori di hedge fund, è stato l’ultimo passatempo dei consigli di amministrazione delle banche alle prese con difficoltà patrimoniali. Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche sono stati tra i casi più clamorosi, ma a Vicenza hanno voluto strafare. Ad alzare il velo sul “così fan tutti” vicentino è stata l’ispezione della Banca centrale europea, condotta tra il 26 febbraio e il 3 luglio 2015 e conclusasi con una relazione di 103 pagine che non lascia scampo agli ex vertici della Banca.

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Il Corriere della Sera: soldi Bce anche per i bond delle società

Venerdi 3 Giugno 2016 alle 08:16
ArticleImage La Bce comprerà anche i bond delle società. Draghi alza le previsioni sul Pil: tassi bassi a lungo. Il rischio Brexit? Siamo pronti a ogni risultato

L'8 giugno la Banca centrale europea inizierà a comprare titoli di imprese sui mercati: è una nuova fase, annunciata in marzo, del Quantitative Easing che l'istituzione guidata da Mario Draghi sta conducendo per cercare di fare crescere l'inflazione e dare più energia all'economia dell'eurozona. Poi, il 22 giugno, effettuerà la prima operazione del nuovo programma di rifinanziamento a lungo termine delle banche, a tassi particolarmente favorevoli, chiamato Tltro II. Diventeranno così operative anche le decisioni più recenti della Bce. Non avendo posto in essere tutte le misure già deliberate, era poco pensabile che il Consiglio dei governatori, riunito ieri a Vienna invece che a Francoforte come al solito, annunciasse qualcosa di nuovo. Infatti, non l'ha annunciato.

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Guzzetti di Cariplo: fondo Atlante senza i 536 milioni delle Fondazioni non partiva e BPVi andava alla malora

Venerdi 27 Maggio 2016 alle 15:01
ArticleImage Guzzetti, senza Enti Atlante non partiva. Grazie a Enti arrivati oltre 500 mln necessari a lancio fondo
"Se non c'erano le Fondazioni, Atlante non partiva, e se non c'era Atlante, la Banca Popolare di Vicenza andava alla malora lei e qualcuno che aveva dato la garanzia". Lo ha detto il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, interpellato sul recente intervento del fondo targato Quaestio Sgr del quale è stato uno dei promotori. Il presidente della Fondazione Cariplo ha sottolineato inoltre che "senza i 536 milioni delle Fondazioni, il livello fissato dalla Bce di 4 miliardi non sarebbe stato raggiunto e Atlante non poteva partire.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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