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La BCE, il Jobs Act e il dinamismo dell'occupazione

Di Giorgio Langella Giovedi 22 Settembre 2016 alle 15:08 | 0 commenti

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Notizia Ansa (22 settembre 2016 ore 11:00) il titolo è: “Bce: da Jobs Act contributo a dinamismo occupazione”. Al quale segue il testo: “«La riforma del mercato del lavoro introdotta in Italia nel 2015 ha altresì contribuito al rinnovato dinamismo dell'occupazione nel paese negli ultimi trimestri». E' quanto si legge in merito agli effetti del Jobs Act nel bollettino mensile della Bce, che sottolinea come "in Italia è stata registrata negli ultimi quattro trimestri un'accelerazione" dell'occupazione, anche se il nostro Paese, insieme alla Francia, ha contribuito meno di Germania a Spagna alla ripresa dell'occupazione nell'area dell'euro".

Ma questi grandi analisti, illustri economisti e quant'altro, sono gli stessi che non riescono (per incapacità e malafede) a risolvere la crisi, che salvano le banche con i soldi della collettività, che vogliono privatizzare tutto. Ma sanno di cosa parlano? O vogliono solo reclamizzare un prodotto (in questo caso Renzi e il suo governo) scadente e nocivo?
E a cosa si riferiscono questi “grandi professori” quando si riferiscono a un'occupazione più dinamica? Quale tipo di occupazione? Quella dovuta all'aumento esponenziale dei voucher e al conseguente sfruttamento di chi vive del proprio lavoro? Oppure alle assunzioni utilizzando quel contratto a tempo inteterminato e “a tutele crescenti” che permette ai padroni di licenziare quando e come vogliono e che stanno drasticamente calando da quando sono calate le decontribuzioni garantite ai padroni? Di cosa parlano? Delle cessazioni degli stessi contratti che superano di gran lunga le attivazioni di nuovi contratti?
Intanto dall'inizio dell'anno a oggi, 22 settembre 2016, i morti per infortunio sul lavoro sono 471 e sono oltre 980 se si considerano i decessi per strada e in itinere. Che sia anche questo il “dinamismo dell'occupazione”?
I risultati del “jobs act” e delle varie “riforme”, del governo Renzi e dei precedenti, lo vivono sulla propria pelle le lavoratrici e i lavoratori che vengono licenziati, quelli che sono condannati ad essere precari a vita, quelli che non riescono ad andare in pensione, i giovani che non trovano lavoro in Italia e devono emigrare. Li vive ogni giorno chi lavora in luoghi insicuri e pericolosi senza protezione, chi è ricattato, chi è costretto a lavorare in nero, chi sta un poco alla volta abituandosi a diventare schiavo, chi è rassegnato.
Bisogna dirlo con chiarezza il “dinamismo dell'occupazione” del quale parla la BCE ha un nome preciso: sfruttamento. Qualcosa da abolire al più presto. Qualcosa di fronte alla quale non si può restare indifferenti e contro la quale bisogna lottare. Sempre.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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