Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Martedi 14 Marzo 2017 alle 10:24
Rendiamo pubblico il contenuto di un
esposto inviato via Pec a: presidente del Cda della
Banca Popolare di Vicenza; Presidente
Quaestio sgr per trasmissione anche a organi
Fondo Atlante; Presidente del
Governo per trasmissione agli organi di governo e al parlamento; Presidente
Consob;
Procuratore capo di Vicenza; Associazioni e legali soci
BPVi;
Sindaco di Vicenza con preghiera di trasmissione alla giunta e al consiglio comunale;
Presidente della provincia di Vicenza con preghiera di trasmissione agli organi della Provincia;
Presidente della Regione Veneto con preghiera di trasmissione alla giunta;
Presidente del consiglio regionale con preghiera di trasmissione al Consiglio regionale; Politici; Soci BPVi; Media. E via stampa a chi non raggiungibile via mail e via fax al presidente
Fondazione Roi i cui indirizzi sono ignoti e non forniti dal presidente
Ilvo Diamanti.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 22:55
Banca Popolare di Vicenza rende note le modalità di accesso al fondo di 30 milioni di euro a sostegno degli azionisti che versano in
condizioni disagiate.
BPVi continua a essere banca del territorio, vicina alle famiglie, alle imprese e a sostegno della collettività . Con questa iniziativa (di seguito l'"Iniziativa Welfare") vuole sostenere gli azionisti in maggiore difficoltà e dare un segnale concreto al territorio, per recuperare la fiducia di clienti e azionisti e per tornare a guardare al futuro. L'Iniziativa Welfare, che verrà attivata esclusivamente a seguito della comunicazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell'esito positivo dell'Offerta di Transazione avviata il 10 gennaio 2017 e tuttora in corso (di seguito l'"Offerta di Transazione"), ha l'obiettivo di far fronte alle situazioni di disagio economico che coinvolgono alcuni azionisti risparmiatori di BPVi.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 17:24
«
Dopo la grande crisi internazionale e la grande truffa delle ex Popolari (tra cui la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr), il Nordest della finanza è un campo arato su cui nessuno sa cosa seminare. Neanche gli Amenduni di Vicenza, tra i pochi sufficientemente forti per guardare al futuro con un disegno strategico»: è così che su L'Economia, il nuovio allegato a Il Corriere della Sera, scrive Stefano Righi nel suo articolo "
Generali, Amenduni e i soci nascosti" da cui sintetizziamo pr i nsotri lettori alcuni passaggi. La famiglia
Amenduni è, infatti e come osserva Righi, una delle poche che ancora può guardare al futuro, con la
Valbruna, un gruppo da 200 mila tonnellate di acciaio prodotte e presente in 40 paesi.
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Domenica 12 Marzo 2017 alle 22:01
"Rimborso totale ai risparmiatori truffati dalla vecchia Banca Popolare di Vicenza": questo è stato il leirmotiv dell'incontro di ieri, sabato 11 marzo, all'Astra con oltre 150 soci essenzialmente della BPVi ai quali, per primi, il MoVimento 5 Stelle di Vicenza, rappresentato localmente al tavolo dei relatori da Liliana Zaltron, consigliere comunale di Vicenza, ha proposto il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e totalmente gratuito perchè finanziato dai Consiglieri regionali Veneti e dai Parlamentari europei del MoVimento 5 Stelle. Se "non è possibile che, in una delle società più avanzate del pianeta, una truffa così macroscopica come quella delle banche popolari venete, che coinvolge oltre 200 mila famiglie e imprese, rimanga vergognosamente impunita", il senatore Enrico Cappelletti ha detto che «il peso e, quindi, le probabilità di successo di questa iniziativa dipenderanno anche dal numero di cittadini che sceglieranno di partecipare».
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 12 Marzo 2017 alle 15:34
Di certo è noto a tutti, o quasi, quello che sta succedendo a
Il Sole 24 Ore, il quotidiano di Confindustria, ovviamente nazionale a cui si ispira quella vicentina a cui fa capo il quotidiano locale, e il cui enorme buco sta interessando la magitratura, ha portato a una serrata dei giornalisti contro il direttore e sta costringendo i vertici confindustriali non solo a varare un mega aumento di capitale per il
Gruppo 24 Ore ma anche a provare mettere una toppa alla perdita di immagine propria e dell'associazione.
La Repubblica a firma di Franco Vanni, da cui sta arrivando un libro sui flop delle banche che a breve recensiremo, sintetizzava così
il 10 marzo scorso: «L'ultima semestrale del Gruppo si è chiusa con un buco di 50 milioni. E il valore delle azioni è crollato a poco più di 30 centesimi, portando in sette anni a una perdita del 95 per cento del valore. Il sospetto - sollevato da più esposti, presentati dall'associazione di consumatori Adusbef e da alcuni giornalisti del Sole24Ore - è che almeno a partire dal 2012 i dati di diffusione del quotidiano siano stati gonfiati, di modo da falsare il mercato pubblicitario...».
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 12 Marzo 2017 alle 11:42
A metà strada tra il Dottor Stranamore e l'Apprendista Stregone, il ministro
Pier Carlo Padoan sta tentando un esperimento senza precedenti: assistere immobile al possibile
fallimento di tre grandi banche provocato in buona parte dalla sua stessa immobilità . Non è tutta colpa di Padoan. Al disastro incipiente di
Mps,
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca (quasi il 10 per cento del sistema bancario italiano) stanno dando un contributo decisivo i burocrati della
Bce e della
Commissione Ue, fantasiosi inventori di un
Comma 22 dietro l'altro. Sulle tre banche italiane stanno facendo la prova su strada della
Direttiva Brrd, più nota come quella del
bail in. E Padoan assiste immobile. La direttiva prevede che, in alternativa alla "
risoluzione" (fallimento o giù di lì) si può ricorrere alla "
ricapitalizzazione precauzionale", iniezione di denaro dello Stato.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 12 Marzo 2017 alle 10:36
di Andrea Priante e Nicola Zanetti, da Il Corriere del Veneto
Venti minuti. Il tempo di ascoltare le spiegazioni di una «cortesissima impiegata» che poi indica un paio di punti su un foglio. «Firmi qui e qui».
È fatta. Elisabetta Gallucci esce da una filiale vicentina di Veneto Banca con la stessa rabbia di quando è entrata ma almeno con la promessa di qualche soldo in più. Accompagnata dalla figlia avvocato, ha deciso di aderire all'offerta di transazione. E l'ha fatto ieri, con gli uffici aperti anche di sabato (si andrà avanti fino al 22 marzo), proprio per favorire i clienti disposti ad accettare l'offerta (il 15% del prezzo pagato per ogni azione) e chiudere i possibili contenziosi. «Dieci anni fa avevo comprato 8mila euro di titoli Veneto Banca, ora me ne daranno un migliaio», racconta questa casalinga di 68 anni. Soddisfatta? «Non avevo scelta.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 11 Marzo 2017 alle 10:53
Mentre oggi e sabato prossimo sono aperte 242 filiali di
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca per raccogliere adesioni alla proposta di
transazione, teoricamente in scadenza il prossimo 22 marzo e fatta a 94.000 soci della
BPVi e a 75 della ex Popolare montebellunese, continuano ad arrivare richieste di chiarimenti e consigli tramite l'indirizzo mail dedicato
[email protected] anche a noi, che raccogliamo la fiducia che, solitari, avevamo seminato fin dal 13 agosto 2010 mettendo in guardia i nostri lettori su quanto stava avvenendo nelle due banche venete. Le domande più personali trovano risposte dirette, le altre, che possano interessare a molti, trovano spazio qui insieme a risposte che chiediamo ad esperti. Oggi torniamo sul controverso argomento degli "
scavalcati" e dell'
ignominia degli "scavalcatori" con due quesiti analoghi.
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Venerdi 10 Marzo 2017 alle 19:54
30 nomi e poi più nulla. Lo scorso 20 gennaio, prima di tutti il Tg di La 7, diretto da
Enrico Mentana, ha pubblicato la lista dei grandi debitori della
Banca Popolare di Vicenza. Esploso il caso in molti hanno chiesto che l'elenco degli insolventi fosse completato e che fosse reso diposnibile per tutte le banche, in primis quelle in crisi. La questione è giunta fino al Parlamento ma, a più di un mese di distanza, nulla è cambiato se non il desiderio di sapere e il coro di chi pretendeva di sapere. Le regole del gioco sono rimaste le stesse e così la
BpVi, ma non solo la nostra ex Popolare, mantiene il riserbo. La spiegazione ufficiale è una sola, semplice e solida come un muro di mattoni: rendere nota la lista danneggerebbe i debitori e, implicitamente, anche le banche creditrici. Chi ha chiesto un prestito, piccolo o grande che sia, ha il diritto a rimanere nell'ombra per continuare a fare affari e sperare un giorno di ripagare quanto ricevuto.
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Categorie: Fatti
Venerdi 10 Marzo 2017 alle 09:33
Il Consiglio di Amministrazione di
Prestinuova (società specializzata nell'erogazione di finanziamenti con cessione del quinto, detenuta al 100% da
Banca Popolare di Vicenza) riunitosi in data 7 marzo u.s., ha deliberato di attribuire a Fabio Cassi, stando a quanto si apprende dal comunicato, la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di nominare nuovo Direttore Generale, Rodolfo Pezzotti. Le nomine fanno seguito al completo rinnovamento degli Organi di Amministrazione e Controllo della società , avvenuto in occasione dell'Assemblea della Società tenutasi il 1 marzo u.s., volto ad identificare un team di professionisti che - per capacità , competenze ed esperienze - possano supportare al meglio la società nello sviluppo futuro atteso.
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