"Rimborso totale ai risparmiatori truffati dalla vecchia BPVI": è l'obiettivo del ricorso a Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Lo ha proposto sabato all'Astra e lo pagherà il M5S
Domenica 12 Marzo 2017 alle 22:01 | 1 commenti
"Rimborso totale ai risparmiatori truffati dalla vecchia Banca Popolare di Vicenza": questo è stato il leirmotiv dell'incontro di ieri, sabato 11 marzo, all'Astra con oltre 150 soci essenzialmente della BPVi ai quali, per primi, il MoVimento 5 Stelle di Vicenza, rappresentato localmente al tavolo dei relatori da Liliana Zaltron, consigliere comunale di Vicenza, ha proposto il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e totalmente gratuito perchè finanziato dai Consiglieri regionali Veneti e dai Parlamentari europei del MoVimento 5 Stelle. Se "non è possibile che, in una delle società più avanzate del pianeta, una truffa così macroscopica come quella delle banche popolari venete, che coinvolge oltre 200 mila famiglie e imprese, rimanga vergognosamente impunita", il senatore Enrico Cappelletti ha detto che «il peso e, quindi, le probabilità di successo di questa iniziativa dipenderanno anche dal numero di cittadini che sceglieranno di partecipare».
David Borrelli, portavoce M5S al Parlamento Europeo, Enrico Cappelletti, portavoce M5S al Senato della Repubblica, Gaetano Filograno, Avvocato, alcuni "Cittadini truffati", che hanno portato la loro esperienza, e Liliana Zaltron sono arrivati alla determinazione di proporre il ricorso sviluppando una serie di considerazioni condivise e qui sintetizzate: «Di fronte all'inadeguatezza degli strumenti extra-giudiziari di tutela, di fronte alla lentezza che sta dimostrando la magistratura italiana lasciata peraltro dalla "politica" senza uomini e mezzi adeguati, di fronte ad un sistema di Vigilanza e società di revisione che hanno chiuso occhi ed orecchie di fronte al malaffare, il MoVimento 5 Stelle si schiera apertamente e concretamente al fianco dei Cittadini truffati. In difesa dell'art. 47 della Costituzione, che tutela il risparmio "in tutte le sue forme", articolo troppo spesso ignorato da un Governo che, sotto l'etichetta "salva-risparmio", ha mirato a tutelare essenzialmente vertici delle istituzioni bancarie e organi di controllo inefficaci. In difesa dei Risparmiatori azzerati grazie alle follie dei management e all'inerzia della politica regionale e nazionale, troppo spesso asservita ai poteri economici e finanziari».
Nell'occasione dell'evento sono state, quindi, raccolte a detta degli organizzatori, varie adesioni al ricorso che, è stato più volte ricordato, «per i risparmiatori truffati è completamente gratuito, non vincolante e non in contrasto con eventuali iniziative legali nazionali, già intraprese dai soci stessi»
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Ah no giusto, i soci erano 200.000 nonnine centenarie...