Archivio per tag: Banca Popoalre di Vicenza
Categorie: Banche
Atlante non reggerà il peso di tutte le banche dopo il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e VB: critiche a valorizzazione NPL
Sabato 16 Aprile 2016 alle 13:18
Il fondo stabilizzerà i titoli più volatili, gli investitori chiedono riforme e certezze Nuovo fronte sui BTp
di Nicola Borzi, da Il Sole 24 Ore
Le sedute di passione per le azioni bancarie potrebbero non essere finite. Gli istituti confidano in Atlante per reggere il peso di aumenti di capitale e sofferenze. Pur apprezzando lo sforzo titanico del nuovo fondo privato "di sistema", la maggioranza degli investitori mostra di credere che, per sciogliere il nodo di Gordio che lega il futuro del settore alla necessità di ricapitalizzazione e di smaltimento dei crediti deteriorati, servono piuttosto risposte definitive. In assenza di un Alessandro Magno, ben venga Atlante: ma alcuni problemi delle nuove regole Ue, che da gennaio hanno introdotto il bail-in, devono ancora arrivare al pettine e quindi la volatilità per azioni e subordinati non pare finita. Continua a leggere
di Nicola Borzi, da Il Sole 24 Ore
Le sedute di passione per le azioni bancarie potrebbero non essere finite. Gli istituti confidano in Atlante per reggere il peso di aumenti di capitale e sofferenze. Pur apprezzando lo sforzo titanico del nuovo fondo privato "di sistema", la maggioranza degli investitori mostra di credere che, per sciogliere il nodo di Gordio che lega il futuro del settore alla necessità di ricapitalizzazione e di smaltimento dei crediti deteriorati, servono piuttosto risposte definitive. In assenza di un Alessandro Magno, ben venga Atlante: ma alcuni problemi delle nuove regole Ue, che da gennaio hanno introdotto il bail-in, devono ancora arrivare al pettine e quindi la volatilità per azioni e subordinati non pare finita. Continua a leggere
Categorie: Banche
Zonin a passeggio con un borsone, Unicredit non vorrebbe più aprire la borsa per aumento di capitale BPVi e un socio vuota il... sacco. Di improperi contro Iorio e gli Iorio boys
Mercoledi 30 Marzo 2016 alle 19:39
Mentre martedì 22 marzo scorso Gianni Zonin passeggiava con un borsone verso Corso Palladio (c'è chi dice, maliziosamente, che fosse ancora attivo nella raccolta di deleghe per l'assemblea del 26 in cui, grazie agli astenuti, non è passata la richiesta di azione di responsabilità verso il suo Cda) e dopo che anche Imi del Gruppo Intesa utilizza frasi più "sfumate" sul suo impegno con Veneto Banca a garantire l'aumento di capitale da un miliardo, si accavallano le voci, sempre più nette, di possibili tentativi di disimpegno da parte di Unicredit dalla garanzia per la copertura di 1,5 miliardi dei complessivi 1,763 chiesti agli investori dalla Banca Popolare di Vicenza.
Continua a leggereVariati su Tac Tav, Tpl, BPVi, questione morale e nomine nei Cda. E poi: "sarò sindaco fino all'ultimo giorno, senza semestre bianco!"
Martedi 29 Marzo 2016 alle 11:18
In un periodo che potrebbe cambiare Vicenza, speriamo in meglio anche se non lo fanno pensare certe avvisaglie (la mancata azione di responsabilità contro chi ha scassinato la BPVi e l'elezione del nuovo presidente di Confindustria Vicenza nel segno di una continuità che solo un colpo di reni poderoso di Luciano Vescovi potrebbe far apprezzare), è sempre significativo sentire su questioni fondamentali Achille Variati, che oggi concentra in sé la guida di Palazzo Trissino e di Palazzo Nievo, una visuale nazionale vista la sua presidenza dell'Unione delle Province Italiane e una innegabile esperienza amministrativa che nessuno ad oggi può vantare a Vicenza.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Dopo Banco Popolare con Bpm altri matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 09:14
"Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due, popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore (clicca qui per l'articolo completo in Rassegna stampa).
Continua a leggere
Categorie: Banche
Dopo quella del Banco Popolare con Bpm la Bce vuole altre fusioni: matrimoni combinati in vista per le "piccole" BPVi e Veneto Banca
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 09:07
"Andate e fondetevi: si parte con Bpm-Banco", così titola oggi Il Fatto Quotidiano un articolo di Marco Palombi che vi proponiamo a seguire e che annuncia l'ok dela Bce, sia pure condizionato a un nuovo aumento di capitale e a radicali cambiamenti nella governance, alla formazione del terzo gruppo bancario italiano, preludio ad altre aggregazioni in cui non è difficile immaginare coinvolte le altre due, popolari venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, realtà "mini" rispetto alle due grandi ora promesse spose, quella con testa a Verona e l'altra Milano, e, quindi, destinate, presumibilmente ad accettare matrimoni combinati e non certo d'amore.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Caritas Vicentina aiuta 27.615 persone, ma disagio si cronicizza. E da ieri ci sono nuovi poveri tra i soci BPVi veneti. Zaia e Variati esigano danni per i titoli "pubblici"
Domenica 6 Marzo 2016 alle 11:50
Viviamo un periodo di crisi generale (pratica, un effetto, e morale, la causa), che vede solo fiochi segnali di attenuazione, esplodono con più evidenza e drammaticità le differenze tra ricchi e poveri, il cui numero e le cui difficoltà aumentano a vantaggio dei primi, e costringono le "persone" singole e indifese ad accettare situazioni di sfruttamento e speculazione, di cui localmente è esempio clamoroso la vicenda della Banca Popolare di Vicenza, che ha sottratto al territorio ben sei miliardi di euro, altrimenti disponibili per i piccoli risparmiatori e le piccole imprese. Mentre a Gambellara si "praticava" legalmente l'eutanasia dei soci impoveriti da Zonin & c., sabato 5 marzo a Vicenza si svolgeva un'altra assemblea, di tipo ben diverso.
Continua a leggere
Categorie: Banche
E se nessuno andasse all'assemblea della Banca (im)Popolare di Vicenza...? Un appello utopistico anche ai dipendenti: credevano a loro i soci che ora svuotano le filiali morenti
Giovedi 3 Marzo 2016 alle 23:23
Non è realistico ma pensate se nessuno andasse all'assemblea della Banca (im)Popolare di Vicenza... visto che la decisione è tra l'eutanasia e il suicidio. Perchè 118.000 soci, impoveriti dalle decisioni e dagli interessi di chi è uscito dai vertici della BPVi incassando spesso anche buonuscite milionarie, dovrebbero scaricare su se stessi la responsabilità di accettare un crollo da 62,50 euro a un euro o giù di lì? Non merita che altri si assumano questo peso per chi, con stipendi in crescita rispetto al 2014, ha proposto questo e solo questo.
Continua a leggere
Categorie: Banche
Meno di una pizza e birra per i soci con i 6,3 euro del diritto di recesso della Banca Popolare di Vicenza? Intanto Francesco Iorio continua a ignorare le nostre domande
Martedi 16 Febbraio 2016 alle 22:14
Secondo indiscrezioni e nell'attesa di un comunicato ufficiale, Il Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Vicenza si sarebbe chiuso da poco come fa pensare anche il cancello chiuso dell'ingresso principale della direzione della BPVi e l'assenza dell'auto blu dell'Ad Francesco Iorio che sarebbe uscito accompagnato dal suo autista personale (assunto da Brescia con un'auto personale come benefit oltre all'abitazione privata per le sue permanenze a Vicenza?). E prima di uscire proprio Iorio e il suo Cda avrebbero definito il prezzo del diritto di recesso a 6,30 euro contro i 48 euro di valore ipotetico delle azioni fissato quasi un anno fa dopo l'assemblea che ne aveva celebaro il crollo dai 62,50 della vecchia coppia Z&Z.
Continua a leggere
Categorie: Politica
In house: un sistema fuori mercato e alla base anche della crisi delle Popolari Venete
Sabato 19 Dicembre 2015 alle 12:01
di Gigi Copiello, Da Il Corriere della Sera
Si scrive «in house», si legge «in casa». Casa nostra. E' il manifesto del Veneto. Mai scritto ma sempre praticato. Contro il mercato. Sul trasporto ferroviario la giunta regionale rinnova l'affidamento diretto a Trenitalia per altri otto anni. Il governatore Luca Zaia aveva giurato che sarebbe stata gara. Invece no. C'è un'attenuante - l'oggettiva difficoltà , per un qualsiasi competitor, di poter concorrere con Trenitalia - ma è finita così. Monopolio. E questo vale per tutto il trasporto veneto: assieme al ferro, è «in house» tutto il trasporto pubblico su gomma, ma pure le concessioni autostradali. Poi c'è tutto il mondo delle municipalizzate che resiste ai governi di Roma o Bruxelles, quando questi chiedono apertura al mercato. E ancora c'è il gran mondo delle grandi (e meno grandi) opere pubbliche: o c'è una «legge speciale» come per il Mose oppure ci son gare già vinte in partenza. Continua a leggere
Si scrive «in house», si legge «in casa». Casa nostra. E' il manifesto del Veneto. Mai scritto ma sempre praticato. Contro il mercato. Sul trasporto ferroviario la giunta regionale rinnova l'affidamento diretto a Trenitalia per altri otto anni. Il governatore Luca Zaia aveva giurato che sarebbe stata gara. Invece no. C'è un'attenuante - l'oggettiva difficoltà , per un qualsiasi competitor, di poter concorrere con Trenitalia - ma è finita così. Monopolio. E questo vale per tutto il trasporto veneto: assieme al ferro, è «in house» tutto il trasporto pubblico su gomma, ma pure le concessioni autostradali. Poi c'è tutto il mondo delle municipalizzate che resiste ai governi di Roma o Bruxelles, quando questi chiedono apertura al mercato. E ancora c'è il gran mondo delle grandi (e meno grandi) opere pubbliche: o c'è una «legge speciale» come per il Mose oppure ci son gare già vinte in partenza. Continua a leggere
Categorie: Banche
Bond subordinati di BPVi e Veneto Banca: corsa a vendere. Se a Montebelluna il 19 l'assemblea farà chiarezza a Vicenza parli Iorio
Martedi 15 Dicembre 2015 alle 09:05
Si sta allargando la bolla di timore che ha scatenato il "fallimento" di fatto della Popolare dell'Etruria, di Cassa Marche, Carife e CariChieti, con l'azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate, quelle che, per farla breve, vengono rimborsate alla fine e solo se rimangono soldi e il cui valore verrà "protetto" solo per pochi e chissà quando dal SalvaBanche&Banchieri di Matteo Renzi. A farcelo notare è un articolo di oggi di Federico Nicoletti, che, su Il Corriere del Veneto, documenta la corsa agli sportelli per vendere le azioni subordinate emesse dalle due Popolari venete (circa 1,6 miliardi di euro sono i loro bond subordinati in circolazione: 895 milioni di Vicenza e 731 di Montebelluna).
Continua a leggere