Cattolica che aderisce parzialmente all’aumento di capitale, Generali che diserta e minaccia azioni per recuperare 40 milioni di euro, i piccoli soci da cui si spera di ricevere l’ultimo aiuto, dopo la proroga di 24 ore del collocamento. Popolare di Vicenza chiude oggi alle 13 l’offerta delle azioni dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Con l’attesa che si carica rispetto ai numeri di un’operazione che lascia aperte poche speranze, rispetto ad un intervento del fondo Atlante che si annuncia massiccio e che ne farà il nuovo proprietario. Con in più l’altro elemento d’attesa: se, alla fine di un’operazione costata un bagno di sangue, Bpvi riuscirà almeno ad approdare in Borsa. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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Cattolica che aderisce parzialmente all’aumento di capitale, Generali che diserta e minaccia azioni per recuperare 40 milioni di euro, i piccoli soci da cui si spera di ricevere l’ultimo aiuto, dopo la proroga di 24 ore del collocamento. Popolare di Vicenza chiude oggi alle 13 l’offerta delle azioni dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Con l’attesa che si carica rispetto ai numeri di un’operazione che lascia aperte poche speranze, rispetto ad un intervento del fondo Atlante che si annuncia massiccio e che ne farà il nuovo proprietario. Con in più l’altro elemento d’attesa: se, alla fine di un’operazione costata un bagno di sangue, Bpvi riuscirà almeno ad approdare in Borsa.
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La Banca Popolare di Vicenza S.p.A. (“BPVi†o la “Bancaâ€), facendo seguito al comunicato stampa del 20 aprile u.s., su richiesta di Consob, rende noto di essere stata informata che, in data 25 aprile 2016, UniCredit S.p.A. (“UniCreditâ€) ha sottoscritto con Quaestio Capital Management SGR S.p.A., società unipersonale (“Quaestioâ€) - promotrice del fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato “Atlante“ (il “Fondo Atlanteâ€) - un accordo che prevede l’estensione degli impegni di sottoscrizione del Fondo Atlante contenuti nell’accordo di sub-underwriting in relazione all’aumento di capitale della Banca (l’“Accordo di Sub-Underwritingâ€) anche in caso di mancata integrale sottoscrizione e mancato rilascio - da parte di Borsa Italiana - del provvedimento di avvio delle negoziazioni delle azioni di detta Banca e, in tal contesto e prospettiva, la corrispondente estensione degli impegni di UniCredit nei confronti di BPVi.
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È di fatto confermata la nostra anticipazione di una proroga dell'offerta delle azioni di Banca Popolare di Vicenza, adombrata nella tarda mattinata di oggi da Anna Tosolini, Head of Corporate Development, durante l'Assemblea dei soci dell'associazione "Futura 150" in sede Confartigianato Vicenza banca. Fissata ora la dead line probabilmente al nuovo termine delle 13 di venerdì, non si arresta l'andamento negativo in Borsa di Unicredit (-2,12%), dopo che Moody's nel suo Credit Outlook di lunedì 25 aprile ha valutato che l'investimento da 1 miliardo di euro di Unicredit e Intesa Sanpaolo nel fondo Atlante è negativo sotto il profilo del merito di credito in quanto il fondo sta acquistando azioni di banche, come la Popolare di Vicenza, che sono a rischio di risoluzione.
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Anna Tosolini, Head of Corporate Development in Banca Popolare di Vicenza da luglio 2015 dove l'Ad Francesco Iorio l'ha chiamata a far parte del suo staff di 10 nuovi manager, durante l'Assemblea dei soci dell'associazione "Futura 150" in sede Confartigianato Vicenza, presenti anche Andrea Beretta Zanoni e Silvio Fortuna al tavolo della presidenza, ha appena affermato che "entro le ore 16 di oggi ci sarà , probabilmente, la possibilitá di proroga dell'offerta delle azioni". Intanto Il Ftse Mib, comunica l'Ansa, perde lo 0,21% con Azimut in fondo al listino (-3%) al fianco di UniCredit (-2%), impegnato col Fondo Atlante proprio nel compesso salvataggio della Popolare Vicentina, del Banco Popolare (-1,9%), di Bper e Ubi (entrambe -1,8%).
l precipizio della Banca popolare di Vicenza (Bpvi) –le cui azioni sono passate in un anno dal valore presunto di 62,5 euro a quello certo di 10 centesimi, con la cancellazione di oltre 6 miliardi di euro che i 119 mila soci credevano di avere in tasca – sta mettendo nei guai Ignazio Visco. Gli errori della vigilanza di Bankitalia diventano sempre meno difendibili di fronte alla cruda realtà dei fatti. Il 19 aprile scorso, al Senato, il governatore ha dato la dimostrazione scientifica di un caos sempre meno governabile. A proposito di Banca Etruria, ha accusato il cda della banca di Arezzo che, nel 2014, “rifiutò di considerare l’unica offerta di integrazione ufficiale, avanzata autonomamente dalla Popolare di Vicenzaâ€.
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Il "maltrattamento" subito dai vecchi soci della Banca Popolare di Vicenza, di cui il video "in giro" via chat e per il web dà un'ironica trasposizione cinematografica, evidentemente tiene lontani non solo loro ma anche nuovi soci retail dall'aumento di capitale da 1.763 milioni lanciato dalla banca vicentina per provare a salvarsi. Ammontano, infatti, a meno di 2 milioni di euro le prenotazioni di azioni dell'aumento di capitale raccolte dalla rete di sportelli dell'istituto berico.
Vi proponiamo alcuni estratti di due articoli su VeneziePost del collega Matteo Buffolo, il primo dal titolo "Bpvi a rischio lo sbarco in Borsa. Chi cresce con la crisi delle popolari", il secondo "Il Nordest senza le sue banche", temi che volevamo sviluppare noi stessi ma che abbiamo trovato già ben sviscerati da Buffolo, per cui gli facciamo umilmente da eco, vista la competenza che dimostra a differenza dei "nuovi educatori" finanziari, molto virtuali, più dei loro media, che pur di scrivere qualcosa propinano ai loro poveri lettori delle false verità . Come quella, ultima ma non l'ultima, del prospetto informativo della Banca Popolare di Vicenza che, secondo loro, sarebbe stato reso pubblico dalla Consob.
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L’azione di responsabilità in Popolare di Vicenza? «Parlare oggi di elementi per decidere sarebbe del tutto intempestivo». Sul fronte dell’aumento di capitale arriva da Unicredit la conferma di quanto anticipato dal Fondo Atlante, ovvero l’impegno a sottoscrivere tutti gli 1,5 miliardi di euro anche nell’ipotesi del mancato ingresso in Borsa, tradottosi nella firma di un accordo tra le due parti. In più l’amministratore delegato di Bpvi, Francesco Iorio, vola a Londra per una due giorni con l’obiettivo di convincere investitori ad acquistare le azioni dell’aumento di capitale, che chiuderà dopodomani alle 13. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)
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L’azione di responsabilità in Popolare di Vicenza? «Parlare oggi di elementi per decidere sarebbe del tutto intempestivo». Sul fronte dell’aumento di capitale arriva da Unicredit la conferma di quanto anticipato dal Fondo Atlante, ovvero l’impegno a sottoscrivere tutti gli 1,5 miliardi di euro anche nell’ipotesi del mancato ingresso in Borsa, tradottosi nella firma di un accordo tra le due parti. In più l’amministratore delegato di Bpvi, Francesco Iorio, vola a Londra per una due giorni con l’obiettivo di convincere investitori ad acquistare le azioni dell’aumento di capitale, che chiuderà dopodomani alle 13.
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