Cattolica entra nell'aumento di capitale BPVi. Iorio: sono ottimista, anzi sereno, riguardo la quotazione
Venerdi 29 Aprile 2016 alle 09:30 | 0 commenti
Cattolica che aderisce parzialmente all’aumento di capitale, Generali che diserta e minaccia azioni per recuperare 40 milioni di euro, i piccoli soci da cui si spera di ricevere l’ultimo aiuto, dopo la proroga di 24 ore del collocamento. Popolare di Vicenza chiude oggi alle 13 l’offerta delle azioni dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi. Con l’attesa che si carica rispetto ai numeri di un’operazione che lascia aperte poche speranze, rispetto ad un intervento del fondo Atlante che si annuncia massiccio e che ne farà il nuovo proprietario. Con in più l’altro elemento d’attesa: se, alla fine di un’operazione costata un bagno di sangue, Bpvi riuscirà almeno ad approdare in Borsa.
Ieri, a Milano, uscendo da Mediobanca, una delle banche collocatrici, l’Ad Francesco Iorio ha ripetuto di non vedere particolari problemi per la quotazione (il 4 maggio): «Sono sempre ottimista, anzi sereno, che è ancora di più. Non vedo particolari problemi per la quotazione», ha detto. Secondo rumors della vigilia, Bpvi potrebbe entrare a Piazza Affari con un flottante inferiore al 25%, che potrebbe venire in parte anche dalla quota di Atlante.
Intanto, sul fronte della partecipazione all’aumento di capitale, mentre si attende di vedere il contributo dei piccoli azionisti, dopo la proroga che ha soddisfatto l’associazione «Futuro 150» («Ci saranno molte adesioni da parte nostra», ha detto il presidente Silvio Fortuna), Cattolica assicurazioni, primo azionista dell’ex popolare con 894 mila azioni pari allo 0,89%, parteciperà all’aumento di capitale ma solo per la parte del 20% riservata ai vecchi soci, con un impegno inferiore quindi ai 3 milioni di euro. Mossa che arriva dopo però che la compagnia assicurativa veronese ha già impegnato 40 milioni di euro nel fondo Atlante, che interverrà per prima cosa proprio sull’aumento di capitale di Vicenza. Un ingresso indiretto preferito da Cattolica, anche in rapporto alla partnership industriale con Bpvi: se Atlante diventerà il nuovo proprietario della banca, essere tra i partecipanti al fondo rappresenta la via più corretta per discutere dei rapporti con la banca.
Niente aumento invece per Generali, che ha in due quote in totale 776 mila azioni pari allo 0,77%. Anzi, in assemblea ieri a Trieste il Cfo Alberto Minali ha spiegato, rispondendo a una domanda, che l’astensione sull’azione di responsabilità è dovuta «alla disciplina di voting policy: non è stato un voto contrario. Puntiamo a tutelarci in tutte le sedi opportune: l’investimento non è stato soddisfacente, abbiamo dovuto abbattere 40 milioni di euro». Intanto, il coordinamento delle associazioni Don Torta attende 1.500 persone al corteo di domani a Vicenza.
Dal Corriere del Veneto
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