Rassegna stampa

Categorie: Banche, Economia&Aziende

Zonin e Monorchio sapevano delle "baciate", La Verità conferma quanto scritto da VicenzaPiù a commento dei verbali qui pubblicati: c'è chi ci legge e chi no...

Martedi 22 Agosto 2017 alle 10:43
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Francesco Bonazzi su La Verità trae le nostre stesse conclusioni dai verbali da noi pubblicati e che riproponiamo qui, per ora parzialmente, e ciò con particolare riguardo anche alle responsabilità di Andrea Monorchio, vice presidente della Banca Popolare di Vicenza, che non poteva non sapere essendo lui stesso coivolto in operazioni baciate con la sua Micoperi... Ecco l'articolo del collega de La Verità che conforta il nostro lavoro e che, forse, ci legge, più di quanto non facciano molti altri, che, forse, non ci vogliono leggere. Il direttore.

P.S. Ignazio Visco , dopo aver tanto vigilato, è ospite d'onore al Meeting di Comunione e Liberazione: W l'Italia!

«Zonin e Monorchio sapevano dello scambio fra prestiti e azioni», di Francesco Bonazzi, da La Verità:  

Gianni Zonin era «consapevole delle cosiddette operazioni baciate» ed «era a conoscenza dei segnali di insofferenza di alcuni funzionari della banca a promuovere queste operazioni», che consistevano nel finanziare i soci che partecipavano agli aumenti di capitale. Un sistema che ha condotto la Popolare di Vicenza a un tracollo da oltre 6 miliardi di euro.

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Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Il Corriere del Veneto: desolante doppia solitudine

Martedi 22 Agosto 2017 alle 09:17
ArticleImage Siamo ormai giunti a ridosso della scadenza del 24 agosto, termine per la presentazione delle istanze degli obbligazionisti subordinati, cui seguirà a settembre quello fissato per gli ex azionisti delle banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr). La sensazione che si percepisce è quella di una desolante solitudine. C'è la solitudine degli ex azionisti, in primo luogo. In assenza di più ordinate soluzioni che si sarebbero potute adottare per tempo, a loro altro non è rimasto in questi mesi estivi che procedere in ordine sparso, per chiedere poco più che l'attestazione di una virtuale esistenza invita (non già come azionisti, bensì) in quanto creditori a fronte della liquidazione coatta amministrativa.

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Elena Zambon: superato il centenario, l’azienda farmaceutica cambia pelle e gli azionisti fanno solo gli azionisti

Lunedi 21 Agosto 2017 alle 11:18
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Superato il centenario, l'azienda farmaceutica cambia pelle: sempre più specializzata nelle malattie gravi come il Parkinson e sempre più internazionale. Con un vertice completamente nuovo dove gli azionisti fanno solo gli azionisti 

Si può ben dire che sia stata una nuova partenza. Elena Zambon lo sostiene ogni volta che può
che le aziende occorre riconquistarsele. Lo dice come presidente di Aidaf, Associazione delle aziende familiari che guida dal 2013. E non può non praticarlo per l'azienda della sua famiglia, Zambon, 713 milioni di euro di ricavi nel 2016, l'anno che ha segnato - appunto - quello che lei definisce «l'inizio di un rinnovato cammino».

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BPVi di Zonin e Sorato, Finint di Marchi e De Vido e la Manaco sa di Madame Sophie Erk, onnipresente fiduciaria lussemburghese

Mercoledi 16 Agosto 2017 alle 18:42
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La banca ha finanziato l'acquisto di proprie azioni attraverso tre società veicolo. Costituite dal gruppo di Conegliano. E riconducibili alla Manaco Sa, coinvolta già in passato in controverse vicende nostrane.

di Giovanna Faggionato, da Lettera43.it

Tre misteriose società lussemburghesi. Una fiduciaria che spunta a più riprese nelle cronache bancarie e giudiziarie italiane. E «investitori esteri» di cui non si vogliono rivelare i nomi. Sono questi gli elementi dell'ultimo intrigo sulle operazioni illecite della Banca Popolare di Vicenza guidata per trent'anni da Gianni Zonin. Nella lettera con cui a febbraio 2017 la Bce ha multato la banca vicentina e che Lettera43.it ha potuto consultare, le autorità di sorveglianza hanno elencato diverse operazioni con cui BPVi ha prestato denaro per acquistare azioni proprie.

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Il sistema bancario italiano secondo Kpmg, su Formiche.net l'analisi degli ex revisori BPVi: aumentano i costi ma cala ancora l'efficienza

Martedi 15 Agosto 2017 alle 18:16
ArticleImage Aumentano i costi ma l'efficienza continua a calare. Il sistema bancario italiano sconta ancora il cosiddetto turnaround, ovvero il percorso di ristrutturazione intrapreso dal settore. A districarsi tra spese di varia natura, risorse e sportelli è stata Kpmg che ha pubblicato un report dal titolo "Bilanci dei gruppi bancari italiani: trend e prospettive" relativo all'esercizio 2016. "Nonostante gli sforzi di efficientamento delle strutture e delle risorse in ottica di riduzione dei costi - si legge nel documento -, per il secondo anno consecutivo peggiorano gli indicatori di efficienza del campione di gruppi bancari utilizzato" ovvero i 21 gruppi che rappresentano circa il 65% del sistema bancario italiano in termini di totale attivo consolidato.

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Categorie: Fatti

Canone tv, stavolta Renzi ci ha preso: nel 2016 emersi oltre 5,6 milioni di "evasori", in Veneto quasi 700 mila con saldo a +38,1%

Lunedi 14 Agosto 2017 alle 19:35
ArticleImage Chissà quanti hanno fatto i furbi e quanti hanno seguito le indicazioni del Carroccio, che nel 2012 aveva invitato per protesta a non pagare il canone Rai. Sarà difficile capirlo ma un dato è certo, scrive NordEst Economia: con il canone in bolletta nel 2016 sono saltati fuori dal cilindro 5,6 milioni di evasori. È in Campania che si registra la percentuale più alta di emersione con oltre il 68% seguita dal 58,1% della Sicilia e dal 57,3% della Calabria. In pratica uno su due non pagava per vedere la Rai. Guardando al Nord, invece, spicca proprio il Veneto leghista che fa registrare un +38,1% di emersione dal "nero televisivo" seguito dal Piemonte (33,8%) e dal Trentino (32,9%). Il Friuli Venezia Giulia guadagna un + 28,7% e sale a quota 507.348 proprietari di tv.

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Crac bancari, Libero: ... eppure Carmello Barbagallo da Sostituto è diventato Capo dell'Ispettorato di Vigilanza di Bankitalia

Lunedi 14 Agosto 2017 alle 10:08
ArticleImage Gli italiani tendono ad avere la memoria corta, persino se si parla dei loro risparmi. Poi adesso è estate, fa caldo, c'è voglia di leggerezza, ma è sempre meglio rinfrescarci la memoria sulle prodezze del sistema bancario italiano e soprattutto su chi dovrebbe vigilare i nostri risparmi, affinché per i giovani - ovvero il futuro del nostro Paese - uno straccio di futuro esista. In questi ultimi quindici anni, a danno dei cittadini e dei loro gruzzoli accumulati con la fatica di una vita, è successo veramente di tutto, ma sempre con un unico denominatore comune: il consumato tradimento verso la fiducia dei piccoli, inconsapevoli, risparmiatori.

 

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Ignazio Visco ha il Pr per la conferma in Bankitalia: Orazio Carabini gli rifà il look

Domenica 13 Agosto 2017 alle 23:58
ArticleImage Le vicende bancarie italiane lo giustificherebbero abbondamente, si legge su Prima di cui riprendiamo la nota, ma negli ultimi tempi la presenza sui media del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco è piuttosto corposa. Non pochi la mettono in relazione con avvicinarsi della scadenza, a ottobre, del mandato, che con la riforma del dicembre 2005 è di sei anni (in precedenza era illimitata). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarebbero per una sua riconferma, ma dare un po' di lustro all'immagine non guasta di certo. E a questo intento non sarebbe estraneo l'arrivo in aprile a Palazzo Koch, con un contratto di consulenza per la comunicazione del Direttorio di Bankitalia, di Orazio Carabini.

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Categorie: Fatti

A Nordest c'è la mafia? Il Gazzettino: quella in doppiopetto

Sabato 12 Agosto 2017 alle 11:54
ArticleImage Le cosche del Sud tentano di infiltrarsi nel tessuto economico per riciclare i Proventi illeciti. nel mirino l'edilizia e il turismo
Non aspettatevi i mafiosi con la coppola e la lupara. E nemmeno i calabresi pronti a sequestrare facoltosi imprenditori. O camorristi che controllano il traffico della droga nei territori metropolitani della Campania. A Nordest le cosche ci vanno soprattutto per ripulire il denaro, per cercare coperture pulite, per trasformare i proventi dell'illecito in attività insospettabili. La Direzione investigativa Antimafia ha depositato in Parlamento alcuni giorni fa la relazione del secondo semestre 2016 sulla grande criminalità organizzata. I dati, incrociati con la precedente relazione del primo semestre, costituiscono la fotografia più aggiornata di un fenomeno che allunga i suoi tentacoli nelle ricche regioni del Veneto e del Friuli.

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Categorie: Fatti, Economia&Aziende

Cantieri sotto tiro, Il Gazzettino: quasi 30mila operazioni finanziarie controllate dalla DiA in Veneto e Friuli

Sabato 12 Agosto 2017 alle 11:23
ArticleImage Quasi trentamila operazioni finanziarie e 127 persone che stavano lavorando in cantieri pubblici sono state oggetto di controlli da parte della Direzione investigativa Antimafia in Veneto e Friuli durante il 2016, si legge oggi su Il Gazzettino. È così che si cerca di intercettare i tentativi di infiltrazione negli affari puliti e di riciclaggio del denaro sporco. La Dia si occupa innanzitutto dei cantieri. Nel 2016 ha partecipato agli accessi in 103 cantieri, a seguito dei quali sono state controllate 2.720 persone fisiche, 1.047 imprese e 2.023 mezzi in tutta Italia. Si tratta "di uno dei più incisivi strumenti a disposizione per far emergere possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle fasi di realizzazione di un'opera pubblica".

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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