Canone tv, stavolta Renzi ci ha preso: nel 2016 emersi oltre 5,6 milioni di "evasori", in Veneto quasi 700 mila con saldo a +38,1%
Lunedi 14 Agosto 2017 alle 19:35 | 2 commenti
Chissà quanti hanno fatto i furbi e quanti hanno seguito le indicazioni del Carroccio, che nel 2012 aveva invitato per protesta a non pagare il canone Rai. Sarà difficile capirlo ma un dato è certo, scrive NordEst Economia: con il canone in bolletta nel 2016 sono saltati fuori dal cilindro 5,6 milioni di evasori. È in Campania che si registra la percentuale più alta di emersione con oltre il 68% seguita dal 58,1% della Sicilia e dal 57,3% della Calabria. In pratica uno su due non pagava per vedere la Rai. Guardando al Nord, invece, spicca proprio il Veneto leghista che fa registrare un +38,1% di emersione dal "nero televisivo" seguito dal Piemonte (33,8%) e dal Trentino (32,9%). Il Friuli Venezia Giulia guadagna un + 28,7% e sale a quota 507.348 proprietari di tv.
Matteo Renzi con il suo «pagare tutti, pagare meno» ha dunque scombinato un bel po' di portafogli in regione.
Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate pubblicati ieri da «Il Sole 24Ore» oggi sono 22,2 i milioni di contribuenti che pagano il canone: +34,2%. Due anni fa l'asticella si era fermata a poco più di 16,5 milioni due.
In Veneto sono 1.827.196 (+38%) che significa circa 700 mila in più, se si guarda la differenza con il 2015, quando non era entrato a regime il prelievo rateizzato dalla bolletta elettrica.
Sembrava un salto nel vuoto, la riduzione del canone da 113,5 a 100 euro, così come c'erano dubbi sull'esazione dell'imposta attraverso la bolletta elettrica. A conti fatti, però, è un successo: secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, nel 2016, sono saltati fuori 5,6 milioni abbiamo assistito a un maggior gettito di oltre 500 milioni. E 5,6 milioni di abbonati in più. E la beneficiaria unica e sola è proprio la televisione pubblica. La Rai, che incassa il 33% dell'extra-gettito, non ha mai avuto tanti soldi: 1,7 miliardi di euro, poco più di quelli messi in preventivo.
E per i contribuenti? Dopo la riduzione del canone a 90 euro nel 2017, ci potrebbe essere una nuova sforbiciata l'anno prossimo, nel 2018, visto che gli incassi aggiuntivi sono finalizzati anche alla riduzione delle imposte, canone compreso. Così come prevede la legge di Stabilità del 2016 «l'eventuale extra-gettito del canone
ordinario dovrà essere destinato, fino al 2018, all'innalzamento della soglia di esenzione per gli anziani a 8 mila euro e soprattutto all'abbassamento della pressione fiscale sui contribuenti che possiedono un televisore». Da qui l'auspicata nuova sforbiciata per l'anno a venire. (e.v.)
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