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A Nordest c'è la mafia? Il Gazzettino: quella in doppiopetto

Di Rassegna Stampa Sabato 12 Agosto 2017 alle 11:54 | 0 commenti

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Le cosche del Sud tentano di infiltrarsi nel tessuto economico per riciclare i Proventi illeciti. nel mirino l'edilizia e il turismo
Non aspettatevi i mafiosi con la coppola e la lupara. E nemmeno i calabresi pronti a sequestrare facoltosi imprenditori. O camorristi che controllano il traffico della droga nei territori metropolitani della Campania. A Nordest le cosche ci vanno soprattutto per ripulire il denaro, per cercare coperture pulite, per trasformare i proventi dell'illecito in attività insospettabili. La Direzione investigativa Antimafia ha depositato in Parlamento alcuni giorni fa la relazione del secondo semestre 2016 sulla grande criminalità organizzata. I dati, incrociati con la precedente relazione del primo semestre, costituiscono la fotografia più aggiornata di un fenomeno che allunga i suoi tentacoli nelle ricche regioni del Veneto e del Friuli.

ECONOMIA - La mafia in Veneto non c'è, almeno come siamo abituati a conoscerla in Sicilia. E nel secondo semestre del 2016 non sono emersi fenomeni particolari neppure in Friuli. Eppure, nella relazione precedente un riferimento ad entrambe le regioni era presente. "Nel Veneto si sarebbero registrate presenze di soggetti legati a Cosa Nostra, che tenderebbero innanzitutto a radicarsi economicamente sul territorio con una presenza stabile, ma non tale da assumere le connotazioni tipiche della regione di provenienza. Lo scopo principale di tali sodalizi va individuato nel riciclaggio e nel reinvestimento di capitali illeciti, anche attraverso l'acquisizione di attività commerciali ed imprenditoriali, sfruttando, se del caso, l'opera di gruppi delinquenziali locali". Non è tutto: "A ciò si aggiunga la forte disponibilità di liquidità, che spinge l'organizzazione a sostituirsi al sistema del credito legale e a praticare l'usura".
In Friuli durante il 2016 sono stati sequestrati o confiscati beni a due imprenditori edili, a Udine e Pordenone, risultati in collegamento con Cosa Nostra palermitana.
'NDRINE IN VENETO - In Veneto esiste una presenza "per quanto non radicata, di soggetti collegati alle cosche reggine e catanzaresi". E nel secondo semestre sono state "rilevate qualificate presenze di soggetti ndranghetisti su Padova, nell'ovest veronese e nel Basso Vicentino, riconducibili ad aggregati criminali di Delianuova, Filadelfia, Africa Nuovo e Cutro". Il loro obiettivo? "Il territorio sarebbe stato utilizzato per riciclare i proventi derivanti principalmente dal traffico di stupefacenti, nei trasporti e nell'edilizia". La loro esigenza è quella di poter emergere dall'area grigia della contiguità illecita, per non subire limitazioni o controlli. La conseguenza è che diversi soggetti economici "sono stati colpiti da provvedimenti interdittivi ed inibiti ad avere rapporti contrattuali con le Pubbliche Amministrazioni".
ALBERGHI IN FRIULI - Pur non essendo stata registrata una colonizzazione strutturata, non sono mancati segnali di presenza di elementi organici alle 'ndrine, con interessi che spaziano dal settore edile, estrattivo e del trasporto in conto terzi, fino all'industria meccanica. Ma l'allarme viene dal comparto turistico-alberghiero, in provincia di Udine, dove sono stati segnalati interessi della cosca reggina Piromalli. "Alcuni 'ndranghetisti, emersi nel tempo in attività investigative, erano già stati coinvolti nelle faide tra clan rivali per l'egemonia nei territori d'influenza e per questo si sono rifugiati nel Nordest per sottrarsi ad eventuali ritorsioni". Non a caso il procuratore capo di Trieste, Carlo Mastelloni, ha emanato delle "linee guida" per analizzare e interpretare i fenomeni riferibili alla criminalità organizzata". E, negli anni, è stata segnalata "la presenza di soggetti collegati ad organizzazioni criminali di tipo camorristico a Trieste, Lignano Sabbiadoro e Monfalcone. Da richiamare, perché sintomatica dei collegamenti, ancorché indiretti, con contesti criminali campani, l'operazione conclusa nel novembre 2016 dei carabinieri, in collaborazione con la polizia criminale di Nova Gorica (Slovenia), che ha colpito tre cittadini cinesi, ritenuti responsabili di detenzione e spendita di monete false". Le banconote, sequestrate nelle case da gioco slovene provenivano dalla Campania, prodotte dal cosiddetto Napoli Group. Secondo la Dia, "anche il tessuto economico del Friuli Venezia Giulia non può più considerarsi immune da tentativi di infiltrazione della camorra soprattutto sotto il profilo economico-finanziario".

di Giuseppe Pietrobelli, da Il Gazzettino

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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