Gentile Direttore, in una lettera di circa un mese fa, ripercorrendo questi ultimi 10 anni che hanno visto accadimenti per certi versi surreali, in particolare la gestione della questione "Dal Molin" da parte dell'Amministrazione, concludevo con una vena amara: Vicenza è profondamente cambiata, chissà come sarà in futuro. Voglio comparteciparla di una vicenda personale, sotto forma di lettera che volevo indirizzare in particolare ad un amico ma pensandoci potrebbe valere anche per altri amici con i quali, a modo mio, ho marciato nelle numerose manifestazioni contro il progetto della nuova base Usa. Per una maggiore comprensione della missiva, che di seguito scrivo e che vi chiedo di pubblicare (e di seguito la pubblichiamo, ndr), chiarisco la mia posizione rispetto alla questione. Inizialmente ero certamente proccupato nella previsone dell'accorpamento della 173°, successivamente vedendo lo smantellamento della pista di volo e da altri indizi si poteva capire che era in corso una revisione dei programmi militari in Africom, per asempio, ma anche con il Coespu, Gendarmeria Europea e Coe...
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Dopo l'ennesimo fallo di M. Q., risparmiamo il nome e cognome per esteso non a lui, che da amministratore pubblico non lo merirebbe, ma alla famiglia, Il fiorentino di Vicenza, Claudio Cicero e qualcun altro, Francesco Rucco e Matteo Celebron in primis, di un'opposizione di centro destra, che dovrebbe opporsi di più sulle questioni di merito invece che concentrarsi su scontri dialettici, hanno lanciato o sostenuto l'invito a far sostenere il test antidroga agli amministratori della cosa pubblica per verificarne la lucidità . Quell'invito rimase senza risposta quando M. Q. dovette dimettersi, per il primo fallo, da assessore alla cultura all'inizio del primo mandato dell'era seconda di Achille Variati, che lo mise poi al comando dell'Amcps per amicizia.
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Gent. direttore ing. Giovanni Coviello, le ho telefonato segnalandole che uno degli aspetti su cui chiedere conto al sig. sindaco Achille Variati, riguarda il mancato rispetto del territorio che - come sindaco - doveva imputare al sig. Gianni Zonin, in forza dell'art. 9 dello Statuto del Comune. Detto articolo pone in capo all'Amministrazione il dovere di curare lo sviluppo sociale ed economico del territorio, in ciò impegnando Operatori e Categorie. Il dettato statutario si qualifica come un inderogabile "dovere" etico e politico per il capo dell'Ente Locale. Quell'assemblea da voi video-documentata del 4 u.s. , organizzata da "Noi che credevamo nella BPVi", sarebbe stata la giusta occasione per imputargli questa omissione e chiederne ragione. Questo, inoltre, in considerazione al fatto che la Banca Popoalre di Vicenza ha l'incarico (credo ce l'abbia tutt'ora) di Esattoria Comunale.
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Dopo che il 3 gennaio Achille Variati faceva il suo ennesimo annuncio in pompa magna su "Un fondo immobiliare per ridisegnare Vicenza", il 7 gennaio su VicenzaPiu.com lanciavamo un preoccupato warning: "Investire Sgr incaricata da Achille Variati di studiare valorizzazione di immobili comunali: è coinvolta nel crac da 850 mln per chi ha comprato i suoi fondi immobiliari da Poste" e facevamo delle domande al sindaco, che, dopo aver provato a "vendere" una sua versione (in)credibile tramite un altro mezzo, evitava risposte chiare a cui non reagivano nè i media locali nè i politici di opposizione a parte Liliana Zaltron. La "consigliera" comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza il 10 gennaio depositava un'interrogazione in cui chiedeva: "- Il Sindaco e la Giunta erano a conoscenza del problema legato alla svalutazione dei due fondi immobiliari gestiti da Investire Sgr e sottoscritti da utenti delle Poste Italiane come riportato nell'articolo in premessa? - se non lo erano, come è stato possibile che il Sindaco e la Giunta abbiano "dato il via libera" a Investire Srg affinchè la stessa proponga a sue spese uno studio di fattibilità , senza prima aver fatto i dovuti approfondimenti?".
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Pubblichiamo una lettera di Andrea Lucangeli indirizzata il 4 febbraio a Liliana Zaltron, consigliere comunale M5S, e fatatci pervenire in copia dopo aver per qualche tempo cercato di rallentarne l'animus pugnandi non certo per non dargli spazio ma per non essere ripetitivi con i lettori su certe polemiche assidue con l'ass. Antonio dalla Pozza ma soprattutto con Acque Vicentine. Nella sua lettera inviata a Zaltron, l'unica "politica" che segue realmente le sue lagnanze dopo che tutti gli altri componenti del Consiglio Comunale lo hanno sistematicamente snobbato anche per segnalazioni che meritavano per lo meno un controllo, Lucangeli fa cenno ai condizionamenti che Acque Vicentine eserciterebbe nei confronti dei media per avere una stampa amica.
Pubblicato il 27 gennaio alle 23.21, aggiornato sabato 4 febbraio alle 16.00 con video qui proposto e annunciato davanti a Don Torta nell'assemblea odierna dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi", che abbiamo trasmesso in diretta streaming su www.vicenzapiu.tv e le cui repliche saranno disponibili fra poco più di un'ora sullo stesso sito ma anche scaricando l'App gratuita VicenzaPiù Tv, come da informazioni di dettaglio qui riportate. A seguire, in serata, pubblicheremo su questo portale il video integrale dell'assemblea.
Reverendo Monsignor Beniamino Pizziol, sono un devoto cattolico e mi permetto di chiedere a Sua Eccellenza qualche minuto di attenzione per alcune mie povere osservazioni e per una semplice domanda finale a cui vorrei che Lei, dall'alto della sua Fede cristiana, desse una risposta che si richiami alla Carità e induca alla Speranza.