Vicenza non gode più: gli amministratori di Variati affetti da eiaculatio precox
Giovedi 25 Maggio 2017 alle 15:35 | 2 commenti
Bisogna trovare un direttore pro tempore per il Chiericati ma da mettere nel Cda della Fondazione Roi? Va bene anche uno che sia direttore tecnico ben pagato e poco importa che poi, magari, diventi onorario, senza aver informato la sua Università di essere stato pagato prima, ma si faccia presto! Ed ecco, grazie a Jacopo Bulgarini d'Elci e a Gianni Zonin, Giovanni Carlo Federico Villa con quel che ancora oggi ne consegue. Bisogna avere le compensazioni per il Dal Molin? Presto, presto, "vado a Roma per firmare per la tangenziale", annuncia bellicoso Achille Variati. Che poi, al ritorno, oggi si trova in pancia, non lui in effetti ma la città , il Parco dellla Pace con i costi di gestione che solo Dio sa.
Bisogna far passare la Tac, Alta Capacità , da Vicenza? Facciamo presto, chiamiamola, di conseguenza, Treni ad Alta Velocità (Tav) e facciamo due stazioni e un tunnel sotto Monte Berico, ma presto. Ed ecco che il Consiglio Comunale ha avallato subito, cosa neanche lui sapeva bene, ma la Tav non c'è se non nei disegni di qualche ufficio, e chissà se mai ci saranno le fermate in città con la comunità ormai sbancata e ridotta sul lastrico dagli amici di Variati & c. Eppure i rimbrotti dell'Unesco sono arrivati, quelli sì, subito.
Bisogna ingrandire la Fiera di Vicenza? Presto, facciamo un Consiglio Comunale e facciamola grande, e poco importa che ora sia quasi tutta di Rimini che, siatene felici, per il 19% è di Vicenza, parola di sindaco e dell'assessore Michela Cavalieri.
Ma anche Aim deve crescere? Sì, ma solo con Verona e di corsa, altrimenti il sindaco successore di Flavio Tosi potrebbe cambiare idea e, sopratttto, gli amici di Tosi rimarranno senza poltrone. E allora vai col consiglio comunale velox e sì alla fusione con AGSM Verona anche se, lo dice il matematico Varaiti, forse polticamente attaccato alle minoranze qualificate. è un affare con la minoranza al 42%.
Continuiamo?
The last but not the least, l'ultimo ma non il peggiore progetto: vendiamo i palazzi comunali in centro grazie a un gestore di fondi, Investire Sgr, che ha "sfondato" i risparmiatori che se ne erano fidati alle Poste? Forse sì, forse no, ma facciamo subito sennò si perde il finanziamento di Invimit sgr.Â
Ci scommettiamo in un nuovo consiglio comunale con la sceneggiatura già scritta e, magari e vista la fretta da gattini vicentini ciechi, con qualche errore, al solito, nei numeri, che a Vicenza capita spesso di leggere come "minoritari" (vedi le percentuali nelle newco) o disastrosi (come i ristori da 9 euro su 62,50 della BPVi e magari da tassare) ma, rispettivamente, qualificati o generosi...
Mentre la città ha smesso di "godere" con questi ammistratori che sembrano affetti da "eiaculatio precox", la Giunta Variati ci assicura sempre che lei sì che fa presto, lo abbiamo certificato, e bene.
Per chi non si sa.
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