Quotidiano | Categorie: Fatti, Economia&Aziende

"Vicenza. La città sbancata" presentato a Venezia con ospiti illustri e testimonianze su Banca Popolare di Vicenza

Di Edoardo Andrein Martedi 11 Ottobre 2016 alle 23:46 | 0 commenti

ArticleImage

Nella splendida cornice della sala Cuoi di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale, riempita in ogni ordine di posti come mai avvenuto quest'anno ci dicono gli addetti, e con in prima fila la capogruppo del Partito Democratico Alessandra Moretti, quello del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel, affiancati dall'assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato della Lega Nord, è stato presentato il libro "Vicenza. La città sbancata" (qui il video). Un evento fortemente voluto dal presidente della commissione d'indagine regionale sulle banche venete, Maurizio Conte della lista Tosi, il quale, preceduto dai saluti e dalla premessa del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti (le dichiarazioni di Ciambetti e Tosi a seguire), ha introdotto l'intervento del direttore di VicenzaPiù Giovanni Coviello, premiato anche con l'Osella di Murano dorata raffigurante il leone marciano (foto).

Nel discorso di Coviello un "viaggio" nello scenario economico e di poteri nel quale è nato il libro sulla Banca Popolare di Vicenza, preludio agli interventi degli ospiti intervenuti alla conferenza. L'imprenditore vicentino Dario Loison, che ricordato la sua vicenda di acquisto delle azioni ed è tornato ad accusare la raccolta di sottoscrizione di azioni fatta dalla BPVi, e l'intervento a sorpresa di un altro vicentino, Christian Malinverni presidente dei Ristoratori Confartigianato Imprese Veneto, proprietario della prima villa del Palladio e con una moglie che lavora proprio in BPVi... Malinverni ha usato parole dure, auspicando di voler vedere Zonin, Sorato e Giustini in manette "per dare un segnale", ma raccontando anche la sua esperienza con i fidi baciati della BPVi arrivati a toccare "1,5 milioni di euro mentre ero in vacanza in Sardegna...". 

Hanno preso parola anche l'avvocato Franco Conte di Codacons che ha chiesto ad Alessandra Moretti la richiesta di una commissione d'inchiesta parlamentare e ricordando che "in passato siamo stati capaci di portare a casa i soldi, la strada è difficile, ma ogni danno verrà risarcito".
Infine spazio alle testimonianze dei soci traditi, anche di Veneto Banca con Maria Teresa Roda, azionista di 65 anni, insegnante in pensione che spera "oltre al danno non ci sia la beffa", Patrizio Miatello Coordinatore dell'associazione Don Torta che ha ricordato la raccolta firme per la commissione parlamentare: "bisogna arrivare a 500 mila firme entro dicembre". E Alessandro Dalla Via, che in passato aveva già condotto una battaglia giudiziale nelle assemblee BPVi contro Gianni Zonin: "ha messo in piedi un sistema relazionale nel quale sono stati coinvolti tutti". 
Al termine della partecipata conferenza molti dei presenti hanno acquistato il libro chiedendo anche la dedica del direttore Coviello.
Fuori dal palazzo, nel frattempo, un volantinaggio sulle banche degli esponenti di Codacons.
 
Di seguito maggiori dettagli nella nota diffusa dal Consiglio regionale:

“Il Governo istituisca al più presto una Commissione d’inchiesta, con poteri d’indagine più ampi di quelli dell’omologa regionale, per tutelare efficacemente i risparmiatori veneti raggirati”. Con queste parole, il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha introdotto la presentazione, presso la sede di Palazzo Ferro Fini, del libro di Giovanni Coviello “Vicenza. La città sbancata”, una raccolta di articoli che, secondo le intenzioni dell’autore, “ricostruiscono gli ultimi sei anni delle vicende, poco chiare, che hanno coinvolto la Banca Popolare di Vicenza, analizzando le tappe di un percorso che ha progressivamente minato la solidità della BPV e di Veneto Banca”. “Una pubblicazione - continua Coviello - che testimonia il dramma che ha colpito il territorio veneto e tantissimi risparmiatori, provocando un danno all’intero tessuto socio-economico regionale quantificabile, secondo il quotidiano ‘La Repubblica’ in quaranta miliardi di euro”. “Un libro - conclude l’autore - che dimostra come in questi sei anni, chi poteva intervenire a tutela dei risparmiatori non lo ha colpevolmente fatto. Pertanto, assieme ai miei collaboratori, ora il mio impegno sarà rivolto non solo per fare completamente luce su quanto accaduto, ma soprattutto affinché non abbiano più a ripetersi in futuro situazioni analoghe, che danneggiano in modo così pesante tanti cittadini veneti”. Per il consigliere regionale Maurizio Conte, che ha presieduto la Commissione speciale regionale d’inchiesta, è necessario “restituire credibilità al sistema creditizio veneto, condizione indispensabile per promuovere la ripresa socio-economica del territorio”. “Il principale obiettivo - sottolinea Conte - come Regione del Veneto, è quello di verificare se sussistono i presupposti giuridici per impugnare la normativa che ha trasformato le Banche Popolari in Società per Azioni, trasformando quindi di fatto i risparmiatori in soci- azionisti, con correlativa assunzione di responsabilità civile e perdita di capitale”. “E’ fondamentale - conclude il consigliere regionale - la tutela del risparmio, che ricopre un ruolo strategico all’interno della società veneta. La ‘Carta del Risparmio’, articolata in dieci punti e frutto del lavoro della Commissione d’inchiesta da me presieduta, dovrebbe essere recepita dalle amministrazioni locali proprio a tutela dei risparmiatori veneti e del risparmio  in tutte le sue forme”. Per l’avv. Franco Conte, intervenuto in rappresentanza di Codacons, “il problema più rilevante è la mancanza di empatia tra i risparmiatori traditi e le Istituzioni, con conseguente perdita di quel rapporto fiduciario che caratterizza da sempre il modo di relazionarsi all’interno della società veneta e che deve essere recuperato per progettare un futuro migliore”. Alcuni piccoli imprenditori hanno infine testimoniato le proprie personali esperienze di risparmiatori raggirati, come Dario Loison che “ha subito ingenti perdite personali e soprattutto aziendali, che hanno avuto pesanti conseguente anche sul tessuto sociale, data il minor gettito di tasse garantito”. Maria Teresa Roda, azionista di Veneto Banca, ha invitato quindi tutti “ad avere fiducia nella vicinanza delle Istituzioni, che non possono lasciare soli tanti risparmiatori così pesantemente colpiti”.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network