Un grande statista e Distretto di Polizia 10
Mercoledi 22 Settembre 2010 alle 21:00 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (FdS, PdCi, Prc) e pubblichiamo.
In Veneto succedono cose strane. La gravità della crisi è sotto gli occhi di tutti. Le fabbriche chiudono. La cassa integrazione è altissima. Ad agosto, in tutta la regione le richieste sono state 85.911.488 con un incremento di oltre il 100% rispetto allo stesso periodo del 2009 e molte di più di quelle totali dell'anno scorso.
La povertà colpisce un numero crescente di famiglie. Il lavoro è sempre più precario, il futuro sempre più incerto per decine di migliaia di cittadini.
Ma il "governatore" Zaia cosa fa? È molto impegnato a far occupare agli "amici" i posti nelle fondazioni bancarie. La distribuzione delle poltrone, delle sedie, degli sgabelli e quant'altro, si sa, è un'attività che stanca molto. Per riposarsi un po', alla sera, si siede davanti alla televisione e guarda la fiction "Distretto di polizia 10". E s'indigna. Manda una lettera alla direzione di Mediaset che è una vera e propria denuncia di razzismo. Scrive Zaia: "Siamo alle solite. Il nordista, veneto o lombardo o piemontese che sia, è raffigurato nelle serie tv prodotte a Roma, come terragno, servile, interessato, poco perspicace". E continua affermando che la cosa è grave tanto più che la fiction è messa in onda da una tv del Nord che "vive di pubblicità raccolta per gran parte tra le aziende del settentrione".
Zaia è soddisfatto, pensa (sic), si guarda allo specchio e (forse) capisce il perché di tante cose.
Giorgio Langella
segr. prov. Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della Sinistra Vicenza
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