Alcuni dati su chi ha pagato e paga la crisi
Sabato 6 Maggio 2017 alle 18:01
Leggiamo nelle tabelle successive i dati ISTAT sull'occupazione, recentemente pubblicati e riportati nelle tabelle (i numeri sono in migliaia). Nel 2008 i dieci più ricchi italiani possedevano personalmente una ricchezza stimata, dalla rivista Forbes, in 52,5 miliardi di dollari. Nel 2017 i dieci italiani più ricchi possiedono una ricchezza stimata in 97,3 miliardi di dollari con un aumento pari al 85,33%. Nello stesso periodo i disoccupati sono cresciuti in valore assoluto di circa 1.450.000 di unità con un incremento del 92,34%. E, se le famiglie che si trovavano in condizioni di povertà assoluta nel 2008 erano 1 milione 126 mila (il 4,6% della popolazione) per un totale di 2 milioni e 893 mila persone, secondo i dati ISTAT, nel 2015 (ultima stima disponibile) le famiglie in condizione di povertà assoluta erano 1 milione e 582 mila (il 6,1%) e gli individui 4 milioni e 598 mila.
Continua a leggereVicenza, commercianti in fuga da San Felice
Martedi 3 Gennaio 2017 alle 10:31
Serrande abbassate e negozi sfitti. Questo è il paesaggio che offre in questi giorni la zona di San Felice a Vicenza situata tra Viale Verona e Viale Milano. Il tratto è sicuramente un'area di passaggio molto frequentata e vicina al centro storico cittadino ma non riesce ad attrarre la clientela. Alcuni negozianti spiegano che, forse perché sono cambiati i tempi o forse perché complice la crisi economica degli ultimi anni, le persone non comprano più come una volta e hanno cambiato le loro abitudini.
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Cittadinanze re-incontrate, terzo anno per il progetto che sostiene i cittadini con disagi sociali ed economici
Venerdi 26 Agosto 2016 alle 17:09
Comune di VicenzaIl 30 giugno si è conclusa la seconda annualità del progetto  “Reddito di inclusione attiva – Cittadinanze re-incontrateâ€Â finanziato dalla Regione del Veneto e che ha visto il coinvolgimento di 16 Comuni: Vicenza (capofila), Altavilla Vicentina, Arcugnano, Bolzano Vicentino, Brendola, Caldogno, Camisano Vicentino, Costabissara, Creazzo, Dueville, Isola Vicentina, Longare, Monteviale, Quinto Vicentino, Sovizzo, Torri di Quartesolo, Zovencedo. Numerose sono le associazioni di volontariato, le agenzie di formazione coinvolte; inoltre associazioni di categoria e sindacati. Continua a leggere
Le difficoltà dei commercianti di corso Padova tra viabilità e BPVi
Mercoledi 22 Giugno 2016 alle 10:40Il nostro viaggio all'interno di Arti e Mestieri dei quartieri vicentini ha fatto tappa in corso Padova. Come in altre zone della città , anche qui i commercianti intervistati hanno riferito di aver registrato negli ultimi anni un netto calo degli incassi. Sulle cause che hanno portato le attività all’attuale situazione i commercianti affermano che parte della responsabilità è dovuta ai numerosi blocchi della percorribilità automobilistica. Dai lunghi cantieri stradali, alla mancanza di una entrata diretta da via Quadri, che non permette un maggiore transito di vetture su corso Padova, riducendo notevolmente l'affluenza di persone presso le attività presenti in zona. Continua a leggere
Le tredici banche in crisi del Veneto. Gianfranco Rigon, ex vicepresidente di BPVi: si è sviluppato un sistema di corruzione
Lunedi 23 Maggio 2016 alle 08:10
I davanzali hanno fiori alla tirolese, le chiese codici a barre perché i passanti possano rileggerne la storia medievale negli smartphone. Montagnana, cinquanta chilometri a sud-ovest di Padova, è un idillio ricco e civile. Solo che un paio di settimane fa lungo i portici del centro gli abitanti hanno trovato un cartello che è apparso subito come uno squarcio nel paesaggio. «Avviso alla clientela», era il titolo. La banca cooperativa fondata qui nel 1909, al cui capitale partecipa praticamente ogni cittadino adulto del borgo, non c’è più. Restano la targa di ottone e il palazzo della sede, curato ed elegante. Per il resto, ai correntisti sarebbe stato comunicato un nuovo numero di conto «a breve».Da qui non sono usciti trader con scatole di cartone in mano, come ai tempi del crash di Lehman. Sono usciti padri di famiglia un po’ smarriti, ma diretti alle solite destinazioni: gli incontri in parrocchia, le riunioni dei genitori in una scuola materna di una perfezione disumana. Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo
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Banche in Veneto: sofferenze a 18 miliardi. Francesco Zen: il localismo non è sbagliato, ma che non diventi incestuoso
Lunedi 16 Maggio 2016 alle 08:21Banche in Veneto: sofferenze a 18 miliardi. Francesco Zen: il localismo non è sbagliato, ma che non diventi incestuoso
Lunedi 16 Maggio 2016 alle 08:03
Crisi del settore lattiero-caseario, Regione e Confagricoltura difendono il latte veneto
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 00:11
L'assessore all'agricoltura Giuseppe Pan ha convocato oggi, 23 marzo, in Regione i rappresentanti delle associazioni degli allevatori, dei produttori, dei caseifici e di tutte le categorie del settore per affrontare la crisi del settore lattiero-caseario che vede il rischio di perdere la metà delle 3300 stalle in Veneto. Lo scopo è quello di coordinare degli interventi e delle strategie per contrastare il crollo del prezzo del latte, dopo la fine del regime europeo delle quote di produzione. Circa 700 stalle venete infatti sono già state costrette a chiudere. Anche Fabio Curto, presidente del lattiero caseario di Confagricoltura Veneto si unisce alla Regione: “Monitoraggio sulle industrie che producono formaggi made in Italy con latte comprato a basso prezzo all’esteroâ€.
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Dopo dieci anni la crisi è a tripla V?
Domenica 20 Marzo 2016 alle 11:40
È diventato ormai un luogo comune paragonare la crisi di oggi a quella del 1929, ossia alla più grave crisi delle economie capitalistiche prima dell’attuale. E tuttavia, nel decimo anno dall’inizio della crisi ( 2007), forse sta diventando più chiaro che i tratti distintivi della crisi attuale sono assai diversi da quelli del ’29.Il primo tratto è il suo profilo temporale. La crisi attuale non è stata né a V (crollo e rapida ripresa), né a U (caduta e lenta ripresa), né a L (caduta seguita da stagnazione), e forse neppure a W (double dip, ossia caduta, finta ripresa, nuova caduta), come credevamo fino a un anno fa, quando ci si illudeva di essere all’inizio di un nuovo periodo di crescita (leggi su Rassegna stampa l’articolo completo di Luca Ricolfi su Il Sole 24 Ore). Continua a leggere
Dopo dieci anni la crisi è a tripla V?
Domenica 20 Marzo 2016 alle 11:39
È diventato ormai un luogo comune paragonare la crisi di oggi a quella del 1929, ossia alla più grave crisi delle economie capitalistiche prima dell'attuale. E tuttavia, nel decimo anno dall'inizio della crisi ( 2007), forse sta diventando più chiaro che i tratti distintivi della crisi attuale sono assai diversi da quelli del '29. Il primo tratto è il suo profilo temporale. La crisi attuale non è stata né a V (crollo e rapida ripresa), né a U (caduta e lenta ripresa), né a L (caduta seguita da stagnazione), e forse neppure a W (double dip, ossia caduta, finta ripresa, nuova caduta), come credevamo fino a un anno fa, quando ci si illudeva di essere all'inizio di un nuovo periodo di crescita. A giudicare dai segnali di rallentamento degli ultimi trimestri, la W (doppia V) potrebbe tramutarsi in tripla V (triple-dip, con terzo tuffo tra il 2016 e il 2017), come qualche economista aveva profeticamente congetturato fin dal 2013-2014.
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