Tremonti:fine emergenza. Vicenza:dramma dati
Lunedi 6 Settembre 2010 alle 22:54 | 0 commenti
Riceviamo da Giorgio Langella (Fds,PdCI,Prc) e pubblichiamo
Sostiene Tremonti "Questo autunno avrebbe dovuto essere il terzo autunno atteso per il crollo dell'Italia. Non è così. Non sarà così: l'Italia è fuori dall'emergenza". Tutto bene dunque? No.
Se leggiamo i dati della nostra provincia (foto Olimpias, Grumolo) aggiornati a luglio 2010, le crisi aziendali e quella occupazionale risultano tutt'altro che superate. Una situazione che continua ad essere drammatica.
Aperture di crisi. Le aziende coinvolte nel mese di luglio sono 24. Da inizio anno sono 153. Nel 2009 furono rispettivamente 14 e 113. I lavoratori coinvolti sono 250 in luglio e 2282 da inizio anno. Nel 2009 furono 261 e 1708. Nei primi 7 mesi del 2010, rispetto al 2009 l'incremento è stato del 35% per quanto riguarda le aziende e del 33,6% per i lavoratori.
Cassa integrazione. Le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria hanno un netto calo. Passano da 5.356.378 (gen-lug 2009) a 3.937.597 (gen-lug 2010). È l'unico dato positivo. Le ore di cassa integrazione straordinaria passano da 1.381.755 (gen-lug 2009) alle 12.042.227 attuali (gen-lug 2010). Anche le ore di cassa integrazione in deroga aumentano da 764.815 del 2009 alle 910.054 del 2010 (sempre per il periodo da gennaio a luglio). In totale le ore autorizzate complessive sono (periodo gen-lug 2010) 16.889.878 con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2009 del 129% (erano 7.375.199). Se si dividono le ore totali per le ore lavorative teoriche (40 ogni settimana) risulta che (se la cassa integrazione fosse stata utilizzata tutta) è come se non avessero lavorato 13.890 addetti. Quando si parla di produttività ...
Mobilità . È in leggero calo rispetto al 2009 e colpisce 3.900 lavoratori (nello stesso periodo dell'anno scorso furono 3.972). Se si analizza la territorialità il dato appare preoccupante per la zona di Vicenza (si passa da 197 a 244 lavoratori coinvolti solo per le aziende oltre i 15 dipendenti). In tutta la provincia, la mobilità in luglio colpisce 625 lavoratori e con un incremento sia rispetto a giugno (547) sia rispetto al dato di luglio 2009 (559) di oltre il 10%.
Allora, siamo fuori dall'emergenza? Non sembra proprio.
I cittadini hanno diritto di sapere la verità e non la propaganda. Cosa si intende fare di concreto per i lavoratori e le loro famiglie. Sarebbe bene saperlo prima di conoscere cosa il governo intende fare per le imprese.
"Cari" governanti, se non ve ne siete accorti la povertà aumenta. Aumenta la precarietà . Un giovane su quattro non ha un lavoro. E quando lo trova è precario e mal pagato. Aumenta il numero di chi non lavora e non ha neppure la forza di cercare un lavoro. E, come dichiarate (vedi affermazioni di Tremonti in tal senso), la sicurezza nei posti di lavoro è diventata un "lusso" (da inizio anno 716 lavoratori sono morti e 17.909 sono gli invalidi).
Ma voi avete altro a cui pensare. Dovete piazzare gli amici nelle fondazioni (vedi le dichiarazioni di Zaia), dovete allargare la maggioranza a "nuovi soggetti" (vedi giunta Variati), dovete pensare a come bloccare i processi che vi vedono coinvolti (vedi Berlusconi).
Ai cittadini si può dire che l'emergenza è finita ... se poi le cose non vanno bene, basterà incolpare i lavoratori di Melfi di sabotaggio o i pensionati di pesare troppo sui conti dello Stato. La colpa sarà , come sempre, degli altri.
Giorgio Langella
segr.prov. PdCI - Federazione della sinistra di Vicenza
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