Garante primarie vicentine Tommaso Ruggeri al GdV: ho "sculacciato" Bulgarini e Dalla Rosa. Jacopo boccia sondaggio GdV pur se vi primeggia per spazi istituzionali. Garante muto su questo svantaggio per Dalla Rosa e Possamai...
Lunedi 9 Ottobre 2017 alle 00:34 | 1 commenti
Dopo lo scontro troppo aspro (mah?) tra Jacopo Bulgarini d'Elci e Otello Dalla Rosa, con Giacomo Possamai vero gentleman distaccato, al pre lancio e al lancio delle primarie della coalizione di centro sinistra, scontro verbale così feroce e rumoroso che neanche le bombe dell'Isis..., è arrivato giorni fa, il 6 5 ottobre, il "sedativo" di Tommaso Ruggeri, come ha ha raccontato al GdV in esclusiva proprio lui, neo presidente della comitato di garanzia delle primarie. Leggiamo sul GdV del 6 ottobre cosa ha detto il presidente e lo sintetizziamo : "non volevo che uscisse la notizia del mio incontro con i candidati ma qualche spione, uno dei tre candidati, lo ha avvisato, sono stato chiamato di sera e allora gliel'ho detto al suo collega che quei cattivoni di Bulgarini e Dalla Rosa li ho scudisciati a dovere...".Â
Bene. Vediamo, quindi, di ricostruire la storia recente del ciellino di rango locale, che fu issato al ruolo di assessore nel Variati 1 bis (1 in quanto primo del terzo secolo, bis perchè da giovane ante rottamazione sindaco Achille lo fu dal 1995) dal suo mentore, poi dimenticato alle prime difficoltà , Gianni Giglioli.
Senza l'ex assessore alle partecipate, poi assolto con formula piena nel caso Aim per il quale si era dimesso per non danneggiare il sindaco, che mai gli si mostrò riconoscente per quell'insolito gesto, il Ruggeri tornò nei ranghi da semplice consigliere, eletto però nella lista Variati Sindaco.
Lì, o quì fate vobis, si guadagnò, prima, qualche gallone, ad esempio come membro del Cda dell'Istituto di Storia di Vicenza, il cui presidente Paolo Scaroni continua a fare collezioni storiche di indagini (e condanne) per tangenti confermando la tesi che a Vicenza si goda di indubbi vantaggi per diventare presidenti o membri di Cda pubblici o di interesse pubblico se si hanno indagini o condanne a proprio carico per aver preso o guadagnato soldi: vedansi Matteo Marzotto al Cuoa e in Fiera e Giuseppe Zigliotto in BPVi (io no, perchè i soldi, al tempo dell'attacco subito non li ho presi ma li avrei dati...).
Guadagnatisi quei galloni il nostro è ricomparso sempre più spesso sulla sxena istituzionale e/o pubblica.
Prima come "ammorbidente", nel Palazzo, sulle responsabilità di Gianni Zonin & c. a proposito delle quali ricordo uno lungo scontro verbale con lui, ma ovviamente a bassa voce perchè serale e perchè alla presenza di mia moglie in cui lei tenne in mano il mio gelato fino allo scioglimento della mia debolezza... gastronomica e fino al mio, inconsueto, sfinimento dialettico con chi voleva dimostrarmi che sì Giannino il gambelalrese aveva qualche colpa, ma lo avevano indotto in errore altri cattivoni che avevano attaccato il sacro Veneto...
Col ruolo ammorbidente si è occupato delle Pr con i vari Confidi arrivando fino ad accompagnare ora anche Variati a consolare gli operai della Lovato Gas, mentre nel frattempo arrivava alla ribalta mediatica sul caso che ha tenuto sulle spine (?) tutta Vicenza: la donazione del torrione di Porta Castello a tal Antonio Coppola (che cognome rischioso!) che con l'aiuto dell'ex dg di Apindustria e della Giunta Variati (chissà perchè?) è riuscito ad accreditare la tesi di essere lui il donatore a Vicenza del torrione acquistato per una pipa di tabacco, che anche il Comune aveva pronta, e non che l'attuale amministrazione glielo abbia dato per molte vite sue e altrui senza oneri che non siano la pipa di tabacco e la donna delle pulizie.
Beh, ricostruiti alcuni dei suoi meriti politici nell'era Variati, ricordiamo che alla presentazione del regolamento delle primarie di centrosinistra, dopo aver manifestato soddisfazione per essere stato scelto unanimamente come presidente del comitato di garanzia delle primarie, ha mostrato il suo conclamato, corretto equlibrio non rispondendo a una domanda facile facile che avevamo fatto a Bulgarini che ci aveva subito rinviato a lui.
Scrivemmo quel sabato 30 settembre: "dopo il suo, condivisibile, appello al presidente del comitato dei garanti di fissare tetti di spesa per la "pubblicità " alle primarie, Bulgarini ha perso per un po' l'inconsueto sorriso ammaliante che sfoggiava quandogli abbiamo chiesto se quei tetti dovessero tenere in qualche modo conto della maggiore esposizione mediatica, rispetto a candidati senza cariche pubbliche, di chi, come lui e, meno, Possamai, ricoprendo un ruolo pubblico, è sui media un giorno sì e l'altro pure per gli impegni pubblici (conferenze, presentazioni, inaugurazioni e quant'altro). Ci aspettavamo da lui, tipicamente incline alle risposte, anche provocatorie, una risposta e non il "rinvio" stizzito a Ruggeri, che poi declinava una presa di posizione ('è presto per darla'), accompagnandolo solo con un 'chi ha ruoli pubblici ha anche meno tempo per la campagna elettorale'...".
Ma, ora che Ruggeri ha rotto il ghiaccio e ha preso il gusto a parlare, solo, con "il" giornale di "quel" sistema che ha azzerato Vicenza e, ancora di più, la sua dignità (come ha chiaramente detto ieri sera anche Giacomo Possamai concordando su questa analisi con Otello Dalla Rosa), anche se, secondo Ruggeri, non è così malvagio come sembrerebbe, nel riproporre la domanda al presidente di garanzia lo aiutiamo con i dati.
Ebbene, signor presidente Tommaso Ruggeri, ecco la domanda: considererà nei giusti tetti di spesa che le ha chiesto di fissare per la promozione della candidature il vice sindaco, che pensiamo non si auto sospenderà nel periodo fino al 3 dicembre, data delle primarie, i vantaggi mediatici che dà ricoprire un ruolo istituzionale visibile come il suo, per giunta nell'epoca di Van Gogh by Goldin?
Per i dati, che danno un'idea di questi vantaggi, signor presidente, abbiamo preso a riferimento il periodo che va dal 23 settembre, il giorno successivo alla presentazione pubblica della candidatura di Otello Dalla Rosa, la prima dei tre competitor, abbiamo raccolto gli articoli sul foglio del sistema Confindustriale fino a venerdì 6 ottobre e abbiamo contato gli spazi di testo, senza considerare le foto, degli articoli in cui compaiono i tre nomi (analogo lavoro può essere fatto per Il Corriere del Veneto, per Tva e i media web, nostro incluso).
Ecco i dati e la "classifica" di esposizione mediatica
1° Jacopo Bulgarini d'Elci
Parole 13.677 ca. 43.7% del totale
2° Giacomo Possamai
Parole 8.943 ca. 28.6% del totale
3° Otello Dalla Rosa
Parole 8.652 ca. 27.7%del totale
Beh, caro presidente Tommaso Ruggeri, speriamo che questi dati la aiutino a porsi correttamente il problema e a... risponderci tanto più che il candidato primo in questa classifica oggettiva (spazi che il quotidiano concede) si è lamentato (scherzosamente?) addirittura di possibili brogli nel sondaggio del GdV che oggi dà questo risultato di clic di gradimento, invertito, che Bulgarini sospetta come fasulli:
1° Dalla Rosa col 57%, 2° Possamai col 24° e 3° Bulgarini col19%
Altre domande le faremo, poi.
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