Processo BPVi, il Gup Roberto Venditti schiva le richieste di alcuni legali della difesa di allungare i tempi: udienze il 20 e 27 gennaio e poi il 3 febbraio. Guerra su ammissione associazioni soci come parti civili
Giovedi 21 Dicembre 2017 alle 20:37 | 0 commenti
Alcuni avvocati della difesa hanno provato a ritardare di qualche mese i tempi dell'udienza preliminare per il crac della Banca Popolare di Vicenza, ma il Gup Roberto Venditti ha optato per un calendario serrato di sedute, fissandone tre per la definizione dell'ammissione delle parti civili. Appuntamento al 20 e 27 gennaio e poi ancora il 3 febbraio. Entro questa data quindi si saprà quante delle oltre diecimila richieste depositate troveranno accoglimento ed avranno quindi ingresso nel processo contro gli vertici della Banca Popolare di Vicenza. La battaglia con gli imputati si preannuncia dura, soprattutto con riferimento alla richiesta di costituzione avanzata dalle organizzazioni rappresentative dei consumatori che diversi avvocati della difesa non hanno fatto mistero di volere combattere.
Il 20 gennaio quindi si terrà la discussione e saranno certamente sollevate le prime eccezioni. L'impegno del gup Venditti è di chiudere la questione entro il 3 febbraio per poi, in una seconda sequenza di sedute, presumibilmente concentrata entro il mese di marzo, entrare nel merito delle accuse e pervenire alle determinazioni in ordine alle richieste di rinvio a giudizio avanzate dai pubblici ministeri Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi.
Imputati sono la Banca popolare di Vicenza come persona giuridica e sette loro ex dirigenti accusati di aggiotaggio, ostacolo alle attività di vigilanza e falso in prospetto: l'ex presidente Gianni Zonin, l'ex direttore generale Samuele Sorato (la cui posizione però, stralciata per legittimo impedimento per motivi di salute sarà vagliata in un'apposita udienza fissata l'11 gennaio prossimo), l'ex consigliere d'amministrazione Giuseppe Zigliotto, gli ex vicedirettori Emanuele Giustini (responsabile divisione mercati), Andrea Piazzetta (area finanza), Paolo Marin (divisione crediti), nonché il dirigente che redigeva materialmente il bilancio Massimo Pellegrini.
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