Stupisce lo... stupore dell'Avvocatura della Regione Veneto per il rigetto della sua richiesta di costituzione di parte civile nel processo sul crac della Banca Popolare di Vicenza che si sta celebrando a Vicenza contro Gianni Zonin e, solo, altri 5 imputati (la posizione del settimo indagato Samuele Sorato è stata stralciata per motivi di salute) in quanto, essenzialmente, presentata fuori tempo massimo il 15 dicembre scorso e non il 31 novembre. Quello era il giorno noto a tutti meno che ai solerti legali di palazzo Balbi che ora fanno gli acrobati per far credere l'incredibile a meno che non ne vogliano trarre le conseguenze: rifare il praticantato per imparare in futuro come produrre in tempo gli atti per tutelare i danni subiti da regione e veneti.
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In merito al rigetto dell’istanza di costituzione di parte civile della Regione del Veneto nel processo per il danno ai risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza, ecco la puntualizzazione arrivata dall’Avvocatura regionale: 1) Il rigetto del tentativo di costituzione di parte civile della Regione Veneto, unitamente ad altri soggetti privati danneggiati presentatisi per la prima volta all’udienza odierna del 15 dicembre 2018, è stato assunto per una quanto apprezzabile, tuttavia non condivisibile valutazione delle norme processuali da parte del collegio giudicante.
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Il Comune di Vicenza, tramite il sindaco Francesco Rucco quale legale rappresentante dell’ente, ha proposto l’azione di costituzione di parte civile nei procedimenti penali instaurati presso il Tribunale di Vicenza a seguito delle note vicende di dissesto della Banca Popolare di Vicenza. “Un atto dovuto - afferma Rucco - per i danni diretti e di immagine subiti dal Comune, di cui speriamo almeno in parte di essere ristorati, anche se siamo consapevoli che questa vicenda abbia conseguenze negative che continueremo a pagare ancora per tanti anni. Un gesto per ribadire anche la nostra vicinanza ai tanti vicentini che hanno perso i risparmi di una vitaâ€.
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Sarà un processo monstre. Finora si sono costituite olÂtre 9900 parti civili che chieÂdono giustizia dopo il disseÂsto della Banca Popolare di Vicenza. Un numero destiÂnato a salire. Tra queste ci saÂrà sicuramente il Comune di Vicenza. Il sindaco FranceÂsco Rucco sta preparando le carte. Tutte insieme si poÂtrebbe superare certamente le 1Omila costituzioni di parÂte civile, considerando anÂche quelle che si costituiranÂno alla prima udienza dibatÂtimentale prevista per il priÂmo di dicembre.
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Stralciata per gravi motivi di salute la posizione dell'ex dg e per pochi mesi Ad della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, sentite la difese di Giovanni Zonin (avv. Enrico Ambrosetti: "è l'Ettore di Vicenza!") e iniziate quelle degli altri imputati nel processo BPVi (se l'istituto è difeso dall'avv. Francesco Mucciarelli i reati ipotizzati sono aggiotaggio aggravato e ostacolo alla vigilanza), oggi nell'aula C nel sotterraneo del tribunale di Vicenza, agibile in assenza di... innalzamenti del livello dei due fiumi nelle cui prossimità qualcuno ha pensato di costruire uno dei tribunali più auto inquisiti d'Italia, sono sfilate davanti a Roberto Venditti.
Arringa degli avvocati dell'ex presidente al processo sul crac. La difesa: «L'indagine non ha fatto luce su responsabilità della banca: «Come l'Ettore omerico, è una vittima designata» della Vigilanza, delle società di revisione, Bankitalia e BCe»Â
Il sindaco Francesco Rucco interviene sull'ipotesi di trasferimento ad altra sede del processo sulla Banca Popolare di Vicenza, sospeso a norma di legge fino a settembre, in attesa che la Cassazione prenda una decisione in merito. "Con il trasferimento del processo della Banca Popolare dal Tribunale di Vicenza ad altra sede - dichiara il sindaco Rucco - oltre al danno i vicentini subirebbero una vera beffa. Non solo, infatti, non ci risultano accaduti in città eventi tali da giustificare l'incompatibilità ambientale invocata dalla difesa, ma lo spostamento del dibattimento altrove rappresenterebbe un grave disagio per le migliaia di piccoli e piccolissimi azionisti, già duramente colpiti dalla vicenda".
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Crac BPVi e giustizia: l'udienza preliminare in corso verrà sospesa, almeno fino a metà settembre, quando la Cassazione stabilirà se il processo potrà continuare a Vicenza o essere trasferito ad altro tribunale, e cioè quello competente di Trento. Il giudice Roberto Venditti, ora che la Suprema Corte ha assegnato alla Quinta sezione l'istanza di remissione del processo presentata dalle difese (con cui si chiede di spostare altrove il processo per incompatibilità ambientale), nell'udienza di domani, 16 giugno, sarà obbligato a dichiarare la sospensione di ogni attività . E aggiornare tutto all'autunno (probabilmente fine settembre).
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"Condivido il disagio e lo sdegno delle associazioni di risparmiatori rispetto all'eventualità che il processo per la Banca Popolare di Vicenza sia trasferito lontano da Vicenza". Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene in riferimento alla richiesta di trasferimento del processo avanzata dalla difesa aggiungendo: "Il trasferimento del processo sarebbe l'ennesima offesa a una comunità che ha già pagato un prezzo sociale elevatissimo alla gestione spericolata di due istituti bancari che godevano della fiducia dei risparmiatori".
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