Al processo BPVi davanti al gup Venditti i difensori di Marin, Pellegrini, Giustini e Zigliotto. Il prof. Bettiol: loro tesi mi paiono insufficienti al non rinvio a giudizio. Sabato c'è Piazzetta
Mercoledi 17 Ottobre 2018 alle 22:48 | 0 commenti
Stralciata per gravi motivi di salute la posizione dell'ex dg e per pochi mesi Ad della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, sentite la difese di Giovanni Zonin (avv. Enrico Ambrosetti: "è l'Ettore di Vicenza!") e iniziate quelle degli altri imputati nel processo BPVi (se l'istituto è difeso dall'avv. Francesco Mucciarelli i reati ipotizzati sono aggiotaggio aggravato e ostacolo alla vigilanza), oggi nell'aula C nel sotterraneo del tribunale di Vicenza, agibile in assenza di... innalzamenti del livello dei due fiumi nelle cui prossimità qualcuno ha pensato di costruire uno dei tribunali più auto inquisiti d'Italia, sono sfilate davanti a Roberto Venditti.
Il gup, che ho l'onore di avere anche io nel processo intentatomi dall'ex presidente della fu Popolare di Vicenza e della Fondazione Roi e in cui ora sono indagati anche alcuni dei soci che lo hanno "insultato", ha ascoltato, quindi, i difensori di Paolo Marin, Massimiliano Pellegrini, Emanuele Giustini e Giuseppe Zigliotto mentre i legali di Andrea Piazzetta entreranno in azione sabato prossimo.
Abbiamo raccolto, all'uscita dell'aula, alcune frasi di alcuni difensori tra cui quelle, significative, dell'avv. Lino Roetta che aveva già parlato per Marin mentre oggi toccava a una sua collega un'altra arringa: "Marin di cosa è colpevole se è lui stesso ad aver informato Banca d'Italia dell'esistenza di operazioni finanziate, alias le baciate, tra l'altro più che lecite in sé visto che illecito ne solo è il loro mancato scomputo dal capitale di vigilanza, incombenza non del mio assistito? Coinvolgere lui per ostacolo alla vigilanza significa voler tutelare il vigilante... palazzo Koch...".
Posizioni analoghe nel pomeriggio per Emanuele Giustini (per i legali dello studio Dominioni: "baciate di per sé lecite e il nostro cliente, che operava nel 'commerciale' non entrava nella determinazione del capitale di vigilanza") e per Giuseppe Zigliotto (avv. Giovanni Manfredini e Giulio Manfredini: "la sua baciata era un'operazione che rientrava tra quelle corrette").
A fine udienza della mattina (finita intorno alle 14.30) abbiamo sentito l'avv. prof. Rodolfo Bettiol, presente con l'avv. Alessandra Chiantoni, in rappresentanza dell'unica parte civile che ha fatto costituire l'associazione Ezzelino III da Onara che non reputa produttiva, ai fini pratici del recupero dei propri risparmi, tale istituto, però necessario per seguire l'andamento processuale e aver accesso agli atti.
In poche parole il prof. Bettiol ha riassunto le tesi dei legali del mattino per gli imputati Pellegrini e Marin reputando le loro arringhe non sufficienti ad evitare il rinvio a giudizio..
Ascoltatelo.Â
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