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Processo Banca Popolare di Vicenza, 10mila parti civili. Il Mattino: servirà l'aula bunker di Mestre?

Di Rassegna Stampa Domenica 21 Ottobre 2018 alle 11:07 | 0 commenti

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Sarà un processo monstre. Finora si sono costituite ol­tre 9900 parti civili che chie­dono giustizia dopo il disse­sto della Banca Popolare di Vicenza. Un numero desti­nato a salire. Tra queste ci sa­rà sicuramente il Comune di Vicenza. Il sindaco France­sco Rucco sta preparando le carte. Tutte insieme si po­trebbe superare certamente le 1Omila costituzioni di par­te civile, considerando an­che quelle che si costituiran­no alla prima udienza dibat­timentale prevista per il pri­mo di dicembre.

Per queste ragioni il presidente del Tribunale di Vicen­za, Alberto Rizzo, intende procedere a formulare preci­se richieste al Consiglio su­periore della Magistratura ed al Ministero. Questo ma­xi processo, infatti, è quasi unico. Forse solo Parmalat nel panorama italiano ha avuto più parti civili ammes­se. «Questo è un processo mastodontico - spiega Rizzo - un milione e duecentomila carte, suddivi­se in 163 faldoni, 57 provve­dimenti di sequestro per un ammontare di oltre 300 mi­lioni. Il Tribunale diVicenza versa in una situazione drammatica per quanto ri­guarda la scopertura del per­ sonale amministrativo, che è pari al 31,21%. Il che vuol dire che dovrebbero esserci 140 persone e ce ne sono me­no di 100. Inoltre anche per quanto concerne la pianta organica dei magistrati abbiamo una scopertura del 17,07%. E questo processo richiederà ai tre magistrati che compongono il collegio un impegno assorbente». Al­la luce di questi numeri Riz­zo già lunedì intenderebbe chiedere al Ministero della Giustizia e al Csm i necessa­ri rinforzi all'organico del tri­bunale.

«Il Tribunale di Vicenza­ - spiega ancora il presidente Rizzo - ha necessità anche per quanto riguarda la logi­stica e la dotazione informa­tica, tutte cose che chiedere­mo al Ministero in modo da consentire un efficace e fun­zionale svolgimento di un processo che è connotato da una significativa complessi­tà?».

Un processo unico per l'impatto socio-economico che ha avuto la vicenda del crac della Bpvi per il territo­rio e per la città che tutti si at­tendono si possa svolgere con una ragionevole dura­ta. Sulla location della fase dibattimentale alcune sono le ipotesi che sono al mo­mento al vaglio. La prima udienza, come detto, si svol­gerà a Vicenza. E probabil­mente anche la seconda. Per quelle successive si po­trebbe pensare, visto il nu­mero delle parti civili, ad una soluzione che potrebbe essere o a Padova o all'aula bunker di Mestre. A meno che non si opti per mantene­re a Vicenza a tutti i costi le udienze cercando delle solu­zioni come la Fiera o il Tea­tro cittadino. A giudicare gli ex vertici di BpVis sarà il tribu­nale collegiale, composto da tre giudici. Che per l'occa­sione dovrebbe essere pre­sieduto da Lorenzo Miazzi, coordinatore dei magistrati assegnati all'area penale.-

di Roberta Paolini da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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