Per Aim Mobilità ed Ftv Cgil, Cisl e Uil invitano a incrociare "esuberi" e "fabbisogni"
Martedi 31 Luglio 2012 alle 12:57 | 0 commenti
Marina Bergamin, Gianfranco Refosco, Grazia Chisin, Cgil Cisl Uil Vicenza - In questi giorni si sta discutendo il piano di riorganizzazione di AIM Mobilità , in virtù del quale, potrebbero chiudersi - da settembre a dicembre - almeno 15 posizioni lavorative, dirette e indirette. Tradotto, si tratta di 15 nuovi disoccupati, tutti con competenze specifiche create negli anni in Azienda. Contemporaneamente FTV dichiara di avere un fabbisogno di almeno 10 autisti e di voler ricercare sul mercato le offerte migliori.
In data odierna abbiamo scritto All'amministratore unico AIM Dr. Paolo Colla e al Sindaco di Vicenza Dr. Achille Variati, all'Amministratore unico FTV Dr. Angelo Macchia e al Commissario della Provincia di Vicenza Dr. Attilio Schneck , affiancandoci alle nostre categorie dei trasporti, per chiedere di affrontare insieme il problema ‘esuberi-fabbisogni'.
Tra FTV e AIM, nel mese di maggio, è stato sottoscritto un protocollo che impegna le aziende in un percorso di integrazione operativa: esso deve trovare in questa operazione sul personale, un primo significativo passo avanti.
Questa operazione avrebbe la conseguenza importante di attutire le conseguenze delle riorganizzazioni sui lavoratori.
Non riteniamo accettabile da una parte provocare inoccupazione e dall'altra affidarsi al mercato alla ricerca di condizioni vantaggiose che, purtroppo, il sindacato conosce bene: contratti di lavoro spesso precari, condizioni di sicurezza poco controllabili, appalti e subappalti.
Chiediamo inoltre ad AIM di considerare l'intero assetto del personale del gruppo e di cercarvi la possibilità di assorbimento del personale risultante eccedente o con contratto in scadenza.
Le nostre non sono pretese assistenzialiste.
Chiediamo alle due Aziende pubbliche e alle due Amministrazioni locali di fare ogni sforzo per non appesantire ulteriormente una situazione occupazionale, nella nostra Provincia, via via più preoccupante.
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