Morto di fuga
Giovedi 22 Dicembre 2011 alle 19:56 | 0 commenti
L'ufficio stampa del comune di Vicenza questa mattina dirama uno scarno comunicato via sms nel quale spiega che durante la conferenza delle 11.15 in cui si presenterà la festa di San Silvestro organizzata dall'amministrazione, sarà presente Massimo Pecori, da poco richiamato in giunta. La scelta del primo cittadino Achille Variati, presente anch'egli, è chiara: sono di fatto venuti meno i motivi che avevano spinto il figlio Massimo a dimettersi per non compromettere, in termini di opportunità , la corsa del padre Paolo Pecori, attuale procuratore reggente, a procuratore capo effettivo: il tutto perché il Csm ha recentemente optato per Antonio Cappelleri quale numero uno di palazzo Negri.
Queste alla grossa sono le argomentazioni di Variati il quale però dopo pochi minuti è filato via per incombenze non spiegate ai cronisti, evitando quindi accuratamente di rispondere ad una serie di domande scomode in ragione del fatto che il caso Pecori ha tenuto banco anche sui media nazionali e non si può certo liquidarlo con due battute al cloroformio da venti secondi cadauna. Tra l'altro chi scrive il 4 dicembre ha invitato via e-mail il primo cittadino, che col suo Pd ha fatto della trasparenza una bandiera nella campagna elettorale 2008, a rispondere ad alcune domande precise sulla situazione assai chiacchierata di Diego Fontana (VicenzaPiù del 27 novembre 2011, pagina 10 e VicenzaPiù del 17 dicembre pagina 9) sul quale pende lo spettro di una serie di irregolarità nel calcolo della retribuzione per via di un doppio incarico: uno da funzionario a palazzo Trissino, l'altro da segretario presso l'Opera Pia Cordellina, la nomina del cui cda è spettanza proprio del sindaco. Domande poste non per rompere le scatole, ma per ragioni di chiarezza anche in considerazione della amicizia personale e politica di vecchia data che lega Fontana a Variati, dei legami che passano per la Pro San Bortolo, uno dei centri di potere in città , e soprattutto perché sino a pochi giorni fa Variati aveva la delega agli affari legali, oggi restituita a Pecori con nota 87098 registrata al protocollo generale del comune.
Pertanto ammesso che ci possa stare un comportamento da parte dei politici più o meno opaco, il punto è pure un altro. Per colpa anche di noi giornalisti le conferenze stampa si trasformano sempre più spesso in show per amministratori e politici e quasi mai in momenti di confronto dialettico anche serrato. Ora se la cosa può star bene a qualche collega, che si accontenta di fare da tappezzeria a questo o quel potente (non ho notato alcun cronista imbufalirsi per il comportamento villano tenuto da Variati), certo tale andazzo non vale per il sottoscritto.
E nonostante questo, confidando in qualche forma di resipiscenza, ho nuovamente riformulato un po' di domande per iscritto (l'ennesimo vano atto di cortesia), ma ancora una volta il sindaco e il suo profumatissimamente pagato portavoce Jacopo Bulgarini D'Elci hanno deciso di tacere. Ad ogni buon conto al di là della figura meschina e del comportamento pavido (che ricorda in gran parte il predecessore di Variati Enrico Hüllweck del Pdl), è stupefacente il silenzio delle opposizioni, ma pure del Pd e delle liste di maggioranza, sul caso Pecori e sul caso Fontana. Un silenzio che fa supporre un certo timore per i soggetti finiti al centro della polemica. Per caso sanno qualcosa di molto sconveniente per molti? Perché stamani il dottor Achille è di fatto scappato dai cronisti con aria cadaverica?
A questo punto Variati non si azzardi nemmeno a tirare fuori la questione della madre malata; perché se vicende personali, pur tristi e degne del massimo rispetto, impediscono al primo cittadino di spiegare anche per un solo secondo il suo punto di vista in situazioni del genere, è meglio che il capo dell'esecutivo comunale si dimetta e pensi ad attività più alla sua portata, meno onerose sul piano del coraggio e degli attributi.
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