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Marlane Marzotto: padroni, processi da evitare. Vittime, attesa infinita e indifferenza generale

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 14 Ottobre 2010 alle 08:04 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Federazione della Sinistra, PdCI, Prc  -  I continui rinvii dell'udienza preliminare del processo Marlane che vede indagati per gravissimi reati (omicidio colposo, lesioni colpose e disastro ambientale) imprenditori, dirigenti, ex-dirigenti, manager, ex-sindaci molto noti nella nostra provincia, fanno pensare all'esistenza di una precisa tattica difensiva: il processo deve essere sospeso il più a lungo possibile. Sembra che questo processo non si debba fare.

Ogni cittadino onesto dovrebbe indignarsi di fronte all'atteggiamento dei padroni quando vengono indagati o quando sono imputati. I loro avvocati sono abilissimi nel trovare sempre la maniera di ottenere un rinvio, una sospensione, un impedimento qualsiasi alla prosecuzione dell'iter processuale. Probabilmente vengono pagati lautamente non tanto per dimostrare l'innocenza del proprio assistito quanto per rinviare sine die il processo. Questa volta il rinvio è stato chiesto dall'avvocato Ghedini (difensore del signor Favrin) perché non poteva essere presente. "Doveva" essere a Montecitorio e non è riuscito (ahinoi) a nominare un suo sostituto per l'udienza. Una miserevole scusa.

C'è da dire che, per lorsignori, i processi sono un fastidio, una perdita di tempo. Hanno altre cose da fare, gli affari da seguire, i risultati economici da raggiungere. Evidentemente, per loro, la vita di decine di lavoratori e delle loro famiglie conta poco o meno di niente.

Ci sorge il legittimo sospetto che, quando sono implicati in qualche processo, il vero obiettivo dei padroni (e dei loro avvocati) non sia affatto quello di dimostrare la propria estraneità ai fatti il più presto possibile ed essere assolti. No. Semplicemente lorsignori non vogliono essere processati. Mai. Succede troppo spesso. Succede nel processo Marlane, succede nei vari processi che vedono imputato il presidente del consiglio Berlusconi. E così il tempo passa da un cavillo all'altro, rinvio dopo rinvio fino ad arrivare alla prescrizione. E quando arriva la prescrizione, gli imputati eccellenti si auto-proclamano assolti e puntano il dito contro quei magistrati "comunisti" che li hanno "accusati ingiustamente". In questa maniera non vengono mai giudicati.

Evidentemente, lorsignori sono convinti che l'impunità sia un loro diritto acquisito per il fatto che sono ricchi e potenti. In poche parole non si sentono mai colpevoli di nulla perché loro sono "i padroni".

Le vittime, intanto, devono aspettare tra il silenzioso torpore degli organi di informazione, l'indifferenza di quelle forze politiche che si auto-definiscono "responsabili", l'assenza di quelle forze sociali che sono troppo "distratte" e timide di fronte a chi ha il potere economico e finanziario.

Alziamo la testa, teniamo la schiena diritta almeno una volta. Ribelliamoci a quanto succede al processo Marlane. Aiutiamo i magistrati a giudicare gli imputati anche se sono ricchi e potenti. Anche se hanno il cognome famoso. Bene ha fatto il giudice di Paola a rinviare l'udienza preliminare della Marlane a sabato prossimo per tentare di evitare altri "legittimi impedimenti" da parte di Ghedini o di altri avvocati parlamentari. Vedremo se sabato l'udienza avrà luogo o se la creatività di qualcuno inventerà altre miserabili scuse per far rinviare l'udienza.

Noi comunisti vicentini crediamo che ogni cittadino onesto debba dare la propria solidarietà ai lavoratori della Marlane e alle loro famiglie. Chiediamo che il processo debba essere fatto il più presto possibile e che giustizia sia fatta con la necessaria severità, senza guardare il curriculum degli indagati-imputati né il loro conto in banca. Sono solo richieste normali se l'Italia fosse un paese normale. Ma non lo è più.

Sabato dovrebbe aver luogo l'udienza preliminare del processo Marlane. A Roma, sempre sabato, ci sarà una grande manifestazione promossa dalla FIOM. Una manifestazione in difesa dei diritti dei lavoratori e di tutti i cittadini. Una manifestazione in difesa della Costituzione. Noi comunisti vicentini saremo presenti a Roma anche per gridare per il diritto dei lavoratori della Marlane ad ottenere giustizia. E saremo idealmente assieme a loro e alle loro famiglie al processo. Non possiamo farne a meno perché non accettiamo, né accetteremo mai, di piegarci di fronte all'arroganza dei padroni e dei loro servitori. Noi continueremo a lottare al fianco dei lavoratori.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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