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Lavoro in Veneto nei primi 2 mesi: i numeri

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 21 Marzo 2010 alle 17:27 | 0 commenti

Federazione della Sinistra    

 

Veneto lavoro ha reso pubblici i dati sulla situazione del lavoro di febbraio 2010 in Veneto. La crisi occupazionale continua e, se possibile, si aggrava.

Giorgio LangellaVeneto lavoro ha reso pubblici i dati di fine febbraio 2010 sulla situazione del lavoro in Veneto. La crisi occupazionale continua e, se possibile, si aggrava. Nonostante quello che affermano "lorpadroni" e il governo che li rappresenta, la ripresa per i lavoratori non esiste. Anzi.
In questi primi due mesi del 2010 nella provincia di Vicenza , le aziende coinvolte in aperture di crisi sono state 38 (237 nel Veneto). I lavoratori coinvolti nel vicentino sono 421 (nel Veneto sono 4.422).
In provincia di Vicenza, nei primi due mesi dell'anno in corso, le ore di cassa integrazione ordinaria richieste sono 1.303.216, quelle di cassa integrazione straordinaria sono 4.232.848 per un totale di 5.536.064. L'anno scorso il totale di ore richieste erano, nello stesso periodo, 765.296. In tutto il 2009 sono state 21.138.487. Le ore richieste per cassa integrazione in deroga (sempre in gennaio e febbraio 2010) sono 1.576.701 e coinvolgono 1.615 lavoratori.
Mecc Alta di CreazzoLa mobilità, sempre nella nostra provincia e nei primi due mesi del 2010, ha colpito 379 lavoratori di aziende oltre i 15 dipendenti (a fine febbraio 2009 erano 350) e 907 lavoratori di piccole aziende (l'anno scorso erano 788).
Ma un altro dato, ben evidenziato nel rapporto di Veneto lavoro, fotografa il dramma di cosa sta succedendo nel mondo del lavoro veneto e vicentino in particolare. Mi riferisco al numero di aziende con trattamenti di cassa integrazione straordinaria approvati. A fine febbraio 2010 queste aziende sono 155 in provincia di Vicenza (a fine 2009 erano 127); in tutto il Veneto sono 494 (a fine 2009 erano 366).

Un numero impressionante, aggravato dal dato della scadenza della CIGS nei prossimi sei mesi (agosto 2010) che interesserà (solo nel vicentino) ben 103 aziende.
È un presente drammatico, un futuro tragico. Nel frattempo si parla di altro.

Di liste non presentate, di giudici che fanno il loro mestiere ma sono "comunisti" perché colpiscono il capo, di riforme costituzionali ... necessarie, dicono, a dare maggior potere a chi governa. Nel frattempo si licenziano altre centinaia di lavoratori.

Lo stabilimento OlimpiasSono di questi giorni le notizie di espulsione dal mondo del lavoro di 75 lavoratori della M.E.C.C. Alte e la chiusura della Olimpias di Grumolo.

"Crisi" aziendali? Non proprio. Sono, piuttosto, le ormai abituali delocalizzazioni verso nazioni dove, affermano "lorpadroni", il lavoro costa meno (Cina, India, Tunisia).

Noi crediamo, invece, che "lorpadroni" delocalizzano in paesi dove si può sfruttare di più e meglio (per i loro profitti) chi lavora, dove ci sono meno "lacci e lacciuoli" (così chiamano i diritti) nella sicurezza sul lavoro, nelle condizioni di lavoro, nelle norme di tutela dell'ambiente... Ma questi sedicenti imprenditori dove vogliono arrivare, qual è il progetto che hanno in mente per l'industria italiana?

E il governo nazionale, quello regionale e quello provinciale (guarda caso sempre di centrodestra) cosa fanno, che progetti hanno? Perché continuano a cancellare diritti di chi lavora (vedi l'ultima legge che prevede l'arbitrato privato al posto del giudice per i licenziamenti) e dei pensionati (additati spesso come causa della crisi). Lo dicano, per favore, a chi sta perdendo il posto di lavoro. Lo dicano con parole chiare. Cosa fanno? O sono troppo impegnati a "salvare il capo" dai processi?
Non possiamo attendere che "lorpadroni", i responsabili della crisi, continuino nei loro giochi di borsa, nei loro investimenti finanziari che penalizzano il lavoro. Non si possono più giustificare profitti immensi in cambio di sempre maggiori sacrifici da parte dei lavoratori e dei pensionati. Non si può più tollerare una corruzione valutata in 60 miliardi di euro all'anno e una evasione fiscale di centinaia di miliardi ogni anno.
Cambiare politica nazionale e locale può essere un primo passo. C'è bisogno di un nuovo progetto, un nuovo piano locale e nazionale, che metta il lavoro e i lavoratori al primo posto e che, finalmente, faccia pagare la crisi a chi l'ha prodotta.

Giorgio Langella
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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