Langella: ma Ciambetti legge quello che scrivono gli altri?
Venerdi 9 Settembre 2011 alle 15:24 | 0 commenti
Qui il link a al primo della catena di interventi sull'argomento concia-evasori-imprenditori-visibilità (foto d'archivio)
Giorgio Langella, PdCI, FdS - L'assessore Ciambetti ha letto bene le mie considerazioni che prendevano spunto (e nient'altro) dal suo comunicato su Arzignano e il settore della concia? La mia affermazione finale era molto semplice. Direi normale, anzi banale (anche se di questi tempi la normalità e anche le banalità diventano qualcosa di sconvolgente ed estremistico). Ho scritto "I ricchi signori che evadono il fisco sono ladri (siano del Nord come del Centro o del Sud).
Ladri che rubano non per necessità o per fame ma per ingordigia. Vogliono diventare sempre più ricchi e, per questo, non guardano in faccia nessuno. Devono essere perseguiti e, se risulteranno colpevoli, dovranno essere condannati senza attenuanti né sconti di pena. Dovranno pagare tutto quello che hanno rubato. Perché, lo ripeto, sono ladri. E chi giustifica o copre il reato ne diventa complice."
L'ho scritto e lo confermo. NOn mi sento per nulla un manipolatore.
L'assessore Ciambetti si è sentito chiamato in causa? E perché?
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