Quotidiano | Categorie: Sindacati

Langella: con gli operai di Melfi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 23 Agosto 2010 alle 15:38 | 0 commenti

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Giorgio Langella, Federazione della sinistra, PdCI, Prc - Pochi ore fa a Melfi, applauditi dai colleghi di lavoro, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, i 3 operai licenziati dalla FIAT e poi reintegrati dal giudice del lavoro si sono presentati ai cancelli (foto tiscali.it) per iniziare a lavorare.

Pochi giorni fa la FIAT aveva mandato loro un telegramma invitandoli a non presentarsi al lavoro. I 3 operai sono stati bloccati dalla vigilanza interna.

I lavoratori di Melfi sono scesi in sciopero fino alle 15.00 in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione.
È sotto gli occhi di tutti che la FIAT e i suoi "signorotti" (a partire da Marchionne) voglio mostrare i muscoli e non tengono conto delle leggi e delle sentenze dei giudici del lavoro. È una situazione pericolosa e indegna di un paese civile. La FIAT non può cercare di fare quello che vuole infischiandosene delle regole. Il governo non deve far finta di nulla.
Ai 3 operai che con dignità e coraggio si sono presentati ai cancelli della loro fabbrica perché è un loro diritto lavorare va tutta la nostra solidarietà. A tutti i lavoratori che oggi lottano per i loro e i nostri diritti diamo pieno appoggio. Chiediamo a tutte le forze politiche democratiche di prendere una posizione netta e chiara. La FIAT e nessun padrone può pretendere di piegare la legge e la costituzione al proprio profitto. I dirigenti della FIAT devono recedere da quella guerra contro i diritti dei lavoratori che hanno scatenato. Devono sottostare alle leggi italiane. Se così non fosse devono essere colpiti con severità e durezza. In questa vicenda non sono in ballo "solo" le vite di 3 operai e delle loro famiglie. Sono messi in pericolo i diritti di tutti noi.
Alla CISL e alla UIL che non perdono occasione per attaccare la CGIL e la FIOM vogliamo chiedere di decidere una volta per tutte da che parte stare.
A chi sostiene che non esiste più la lotta di classe vogliamo solo far presente che quella di Melfi altro non è che uno dei tanti attacchi scatenati dai padroni contro i lavoratori.
Non è tempo di fare distinguo. È tempo di lottare. Si sta dalla parte dei lavoratori o da quella dei padroni. Noi comunisti siamo e saremo sempre da quella dei lavoratori. Senza se e senza ma.


Giorgio Langella
segr. prov. Partito dei Comunisti Italiani - Federazione della sinistra di Vicenza


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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