La manovra del Governo: niente condoni ma regolarizzazione, niente tasse ma ticket
Sabato 22 Maggio 2010 alle 09:43 | 0 commenti
di Giorgio Langella
... Ovvero: come cambiare il nome alle cose per prendere in giro (e far pagare) i cittadini onesti
Nel sito Ufficiale dell'On. Giulio Tremonti si può leggere una interessante intervista del 14/03/2008 a Repubblica (eravamo in piena campagna elettorale). Alla domanda "Farete altri condoni fiscali?" Tremonti risponde: «Oggi non ci sono più le condizioni per farli. Non li ho certo fatti volentieri, ma perché costretto dalla dura necessità . I condoni sono una cosa del passato. All´epoca hanno dato un enorme gettito, perché Prodi aveva consentito un´enorme evasione».
Oggi si leggono le anticipazioni della manovra che dovrebbe essere varata martedì prossimo.
Si parla di 27-28 miliardi di euro.
Una delle "voci" della manovra, quella che tanti giornali chiamano "novità emersa", è la regolarizzazione con un concordato dei cosiddetti immobili fantasma.
Gli immobili fantasma sono quelle costruzioni rilevate dal Catasto ma sconosciute al fisco.
Case e quant'altro per le quali i proprietari non hanno pagato le tasse dovute.
Cos'è questa "regolarizzazione" se non un vero e proprio condono?
E chi è il ministro dell'Economia, il responsabile della manovra, se non l'On. Giulio Tremonti? Ma esiste la coerenza per questi signori?
Sempre sulla manovra prossima ventura, il governo rassicura: "Non ci saranno nuove tasse, né interventi sulle pensioni".
Poi si legge che è prevista la cancellazione delle attuali finestre sia per le pensioni di anzianità che di vecchiaia e che, quindi, si andrà in pensione un po' dopo (qualche mese? un anno?).
Si legge anche che ci saranno tagli per le Regioni e i Comuni (4 miliardi nel prossimo biennio) e che, forse, ci saranno nuovi ticket sanitari a discrezione delle Regioni.
Ma cosa ci raccontano? Non ci saranno nuove tasse? E i ticket cosa sono?
Certo i nuovi probabili balzelli non li pagheremo (forse) allo Stato, ma alle Regioni e ai Comuni quasi certamente si. Altrimenti, sarà necessario diminuire i servizi. La salute costerà di più e saranno i più deboli a pagare. Ma, ci "rassicurano", questi tagli non sono "tasse". E cosa sono allora?
Chi siede al governo cambia nome alle cose (condoni, tasse ecc.) per essere a posto con la coscienza, per beffare i cittadini.
La sostanza è una sola: questo governo vuole far pagare la crisi a chi le tasse le ha sempre pagate.
Gli "altri", quelli che evadono il fisco, quelli che speculano, possono stare tranquilli. Per "lorsignori" ci sono i condoni (più o meno mascherati).
Questo è il "loro governo".
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - Rifondazione-Comunisti Italiani Vicenza
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