La bellezza secondo Jacopo Bulgarini d'Elci: rimanere vice sindaco durante le primarie mentre Possamai e Dalla Rosa si sono dimessi da ruoli pubblici
Domenica 5 Novembre 2017 alle 10:59 | 1 commenti
Sono settimane che i mass media si occupano delle primarie della coalizione che fa capo al PD. I tre candidati che si contendono la palma della vittoria, che è rappresentata "solo" dalla candidatura a sindaco di Vicenza, gara che poi sarà tutta da giocare, si son dati da fare così tanto che i loro interventi pubblici mi paiono più da campagna elettorale, quella autentica del maggio prossimo venturo, che una conta interna alla coalizione. Qualche elemento si potrebbe anche raccontare ma hanno tanto chiacchierato loro tre e qualche loro sostenitore che non mi pare il caso di aggiungere altro.
Sui programmi diffusi, e talvolta confusi, si potrebbe dire, senza tema di smentita, che ogni loro affermazione, l'una per l'altra, era tale da denunciare, in effetti, una carenza, e non di poco conto, della gestione Variati degli ultimi nove anni.
Ne cito una, tanto per memoria, che è stata al centro di tutti i loro programmi: la necessità di dare sicurezza, ovunque e comunque, compreso Campo Marzo. Chissà cosa ne penserà il giovane consigliere comunale Stefano dal Prà Caputo delegato al suo rilancio. Di Campo Marzo si intende.
Mi contraddico e ne cito un'altra che però ha il pregio di riguardare un solo candidato. L'attuale vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, già capo di gabinetto del sindaco Achille Variati nella precedente legislatura, ora pone quale slogan per la Vicenza futura la "bellezza". Sono anni, per lo meno i nove anni abbondanti, quelli della sua presenza in Amministrazione, che Consiglio Comunale, Maggioranza e Opposizione (per la verità più quest'ultima che la prima citata) parlano di una Vicenza in degrado, e ne scrivono in continuazione i mass media. Ma imperterrito il nostro, si fa per dire, eroico vicesindaco, non bada a queste insinuazioni e promette una Vicenza scrigno di bellezza, futura.
Basterebbe che si affacciasse al Ponte degli Angeli, che guardasse alcuni elementi del palazzo del Territorio, o palazzo Angaran, o alcuni tratti delle mura cittadine, o i luoghi dove son posati i cassonetti. Le aiuole nei pressi del Chiericati, la loggetta che si affaccia sul giardino del teatro Olimpico. La piazzetta dedicata, guarda un po' proprio per sua scelta perché altre proposte assai più degne di un grande scrittore erano sul tavolo, oppure faccia quattro passi per stradella San Giacomo ecc. ecc. Mi fermo perché la lista sarebbe lunghissima. Purtroppo.
Leggo, poi, in questi giorni che i candidati Giacomo Possamai, il più giovane dei tre, e Otello dalla Rosa, il meno giovane, hanno compiuto un bel gesto che altri non si sentono di fare, ma che dovrebbero fare per essere considerati degli autentici democratici. Possamai si è dimesso da Capo Gruppo in Consiglio Comunale del PD mentre qualche mese fa Dalla Rosa aveva lasciato in anticipo la carica di Amministratore Unico della "pubblica" Aim Energy. Non frequento questi signori, ma va dato atto che la loro scelta è lodevole.
Altrettanto lodevole non appare la posizione che ancora mantiene il vice sindaco. Dalla sua poltroncina non lo distacca nemmeno il buon gusto per un "bel gesto", che qui proprio non c'è. Quindi continuerà a svolgere la sua campagna elettorale utilizzando la sua carica e tutto ciò che questo comporta, compreso il fatto di diffondere i manifestini per le primarie con già impresso, poco scaramanticamente bisogna riconoscerlo al vice sindaco, l'appellativo assonante di "sindaco"?
Eppure il vice di Variati non aveva perso l'occasione di lagnarsi, e non certamente nel chiuso di una stanza, ma pubblicamente, per il fatto che un altro candidato alle primarie, proprio Otello Dalla Rosa avesse osato convocare una conferenza stampa per parlare di sé medesimo mentre ancora era amministratore di Aim Energy, incarico di pubblico amministratore da cui, come prima ricordato, subito si dimise. Eppure la lagnanza di Bulgarini si riferiva all'unica occasione di possibile conflitto. Una sola. Quante volte per il passato e in questi ultimi tempi, e quante altre occasioni avrà il vice sindaco di utilizzare il suo ruolo per farsi campagna elettorale, dimenticandosi volutamente di essere un pubblico amministratore?
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.