Quotidiano | Categorie: Politica

Il programma di Rivoluzione civile, Langella: basta parlare solo di liste e alleanze

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 20 Gennaio 2013 alle 10:46 | 2 commenti

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Riceviamo da Giorgio langella, segretario regionale di PdCI FdS e tra i promotori di Rivoluzione Civile per Antonio Ingroia, e pubblichiamo.

Ci si sofferma molto sui nomi dei candidati alle prossime elezioni politiche nazionali. Si sta attenti alla loro provenienza (territoriale e politica), un po' meno alla loro storia e ai loro comportamenti. Si parla anche delle alleanze future. E si polemizza, si discute, si insulta. In questa "confusione" quello che sfugge sono i programmi. Ci si limita a qualche frase detta in televisione o scritta sui giornali. Frasi spesso contraddittorie a distanza di qualche ora.

L'impressione è che si vogliano inseguire gli umori e i malumori dei cittadini e si presti troppa attenzione ai sondaggi. Tutto per modulare in base ad essi una proposta politica che, di fatto, è ondivaga e confusa. Si parla di "voto utile" non per costruire ma contro qualcosa. E si mettono insieme posizioni inconciliabili con frasi che sono soltanto slogan pubblicitari e, si crede, vadano sempre bene.
In questa poca chiarezza è difficile percepire quali siano le differenze tra le proposte delle liste in campo (soprattutto di quelle considerate "maggiori" dei leader Bersani, Monti, Berlusconi), quali gli obiettivi, quali le reali intenzioni.
Noi di "Rivoluzione civile" vorremmo si discutesse di contenuti veri, di quello che si intende fare una volta eletti. Vorremmo una cosa semplice e normale: far conoscere i programmi per discuterli e decidere per chi votare.
Per questo alleghiamo il programma della nostra lista perché si possano conoscere i punti che proponiamo per ricostruire il paese.

 

“UNA RIVOLUZIONE CIVILE PER RICOSTRUIRE IL PAESE”

UN PROGRAMMA PER GOVERNARE L’ITALIA

 

Depositato e formalmente sottoscritto da:

Antonio Ingroia, Paolo Ferrero, Oliviero Diliberto, Angelo Bonelli, Antonio Di Pietro, Luigi De Magistris e Leoluca Orlando.

Redatto a partire dal decalogo di 'Io Ci Sto', dai contributi di elaborazione di Rifondazione Comunista, dei Comunisti Italiani, dei Verdi, dell'Italia Dei Valori, degli Arancioni e della Rete, e dal decalogo di 'Cambiare Si Può' e dalle mozioni delle sue assemblee territoriali.

 

Vogliamo realizzare una rivoluzione civile per attuare i principi di uguaglianza, libertà e democrazia della Costituzione repubblicana.

 

Vogliamo realizzare un “nuovo corso” delle politiche economiche e sociali, a partire dal mezzogiorno, alternativo tanto all’iniquità e alla corruzione del ventennio berlusconiano, quanto alla distruzione dei diritti sociali, del lavoro e dell’ambiente che ha caratterizzato il governo Monti.

 

VOGLIAMO UNA RIVOLUZIONE CIVILE:

 

1.    per l’Europa dei diritti, contro l’Europa delle oligarchie economiche e finanziarie. Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni. Siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza di accentuare la crisi economica. Il debito pubblico italiano deve essere affrontato con scelte economiche eque e radicali, finalizzate allo sviluppo, partendo dall’abbattimento dell’alto tasso degli interessi pagati. Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri il benessere sociale e ambientale;

 

2.    per la legalità e una nuova politica antimafia che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l’eliminazione della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nelle sue relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del falso in bilancio e l’inserimento dei reati contro l’ambiente nel codice penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico;

 

3.    per la laicità e le libertà. Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della persona umana. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia di genere. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti;

 

4.    per il lavoro. Non vogliamo più donne e uomini precari. Siamo per il contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell’art. 18 e per una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro. Vogliamo creare occupazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione ecologica dell’economia. Vogliamo introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati. Vogliamo che le retribuzioni italiane aumentino a partire dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle tredicesime. Vogliamo difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;

 

5.    per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole. Deve partire un grande processo di rinascita del Paese, liberando le imprese dal vincolo malavitoso, dalla burocrazia soffocante. Vanno premiate fiscalmente le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato. Vanno valorizzate le eccellenze italiane dall’agricoltura, alla moda, al turismo, alla cultura, alla green economy;

 

6.    per l’ambiente. Va cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da ogm, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog;

 

7.    per l’uguaglianza e i diritti sociali. Vogliamo eliminare l’IMU sulla prima casa, estenderla agli immobili commerciali della chiesa e delle fondazioni bancarie, istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Vogliamo colpire l’evasione e alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi. Vogliamo rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale ed un piano per la non-autosufficienza. Vogliamo il diritto alla casa e il recupero del patrimonio edilizio esistente. Vogliamo un tetto massimo per le pensioni d’oro e il cumulo pensionistico. Vogliamo abrogare la controriforma pensionistica della Fornero, eliminando le gravi ingiustizie generate, a partire dalla questione degli “esodati”;

 

8.    per la conoscenza, la cultura, l’informazione libera. Affermiamo il valore universale della scuola, dell’università e della ricerca pubbliche. Vogliamo garantire a tutte e tutti l’accesso ai saperi, perché solo così è possibile essere cittadine e cittadini liberi e consapevoli, recuperando il valore dell’art. 9 della Costituzione, rendendo centrali formazione e ricerca. Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale, storico e artistico. Vogliamo una riforma democratica dell’informazione e del sistema radiotelevisivo che ne spezzi la subordinazione al potere economico-finanziario. Vogliamo una legge sul conflitto di interessi e che i partiti escano dal consiglio di amministrazione della Rai. Vogliamo il libero accesso a Internet, gratuito per le giovani generazioni e la banda larga diffusa in tutto il Paese;

 

9.    per la pace e il disarmo. Va ricondotta la funzione dell’esercito alla lettera e allo spirito dell’articolo 11 della Costituzione a partire dal ritiro delle truppe italiane impegnate nei teatri di guerra. Va promossa la cooperazione internazionale e l’Europa deve svolgere un’azione di pace e disarmo in particolare nell’area mediterranea. Vanno tagliate le spese militari a partire dall’acquisto dei cacciabombardieri F35;

 

10. per una nuova questione morale ed un’altra politica. Vogliamo l’incandidabilità dei condannati e di chi è rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione. Vogliamo eliminare i privilegi della politica, la diaria per i parlamentari, porre un tetto rigido ai compensi dei consiglieri regionali e introdurre per legge il limite di due mandati per parlamentari e consiglieri regionali. Vogliamo una nuova stagione di democrazia e partecipazione.

 


Commenti

Antonella Zarantonello
Inviato Domenica 20 Gennaio 2013 alle 12:17

ora ci unisce la Rivoluzione Civile visto le inceretzze della Federazione anche qui a Vicenza.... ne sono felice! complimenti per l'articolo al compagno, io penso che il cambiamento e la rivoluzione siano già cominciati da un bel pò anche qui a Vicenza e ci sono pesone che ogni giorno da anni si stanno impegnando in questo e che ora con Rivoluzione Civile ci sia più spazio per loro per essere ascoltate...
Antonella Zarantonello
Inviato Domenica 20 Gennaio 2013 alle 12:31

ora ci unisce la Rivoluzione Civile visto le inceretzze della Federazione anche qui a Vicenza.... ne sono felice! complimenti per l'articolo al compagno, io penso che il cambiamento e la rivoluzione siano già cominciati da un bel pò anche qui a Vicenza e ci sono persone che ogni giorno da anni si stanno impegnando in questo e che ora con Rivoluzione Civile ci sia più spazio per loro per essere ascoltate...
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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