Gruppo Mastrotto contesta notizie della GdF
Venerdi 26 Agosto 2011 alle 17:40 | 1 commenti
Gruppo Mastrotto - Precisazioni sulle notizie diffuse dalla GdF. Cifre sproporzionate, nessuna irregolarità sulle operazioni estere. La società ha fornito ampia collaborazione alle Fiamme Gialle e sta regolarizzando le posizioni contestate sui dipendenti. Il Gruppo non solo non si riconosce nelle cifre divulgate, sproporzionate rispetto a quanto riferibile al gruppo, ma resta colpita dalla rappresentazione della realtà che e' stata fornita dal comunicato stampa della Guardia di Finanza che, cumulando importi riferiti a più periodi d'imposta, rischia di provocare un notevole danno di immagine assolutamente ingiustificato.
Il Gruppo Mastrotto ha fornito ampia collaborazione alla Guardia di Finanza nell'ambito degli accertamenti e non si riconosce nelle cifre che appaiono di un ordine di grandezza sproporzionato rispetto a quanto riferibile al gruppo.
Il Gruppo Mastrotto ribadisce che tutti i propri dipendenti sono regolarmente assunti e inquadrati e che le irregolarità , ammesse, riguardano la corresponsione fuori busta in passato di parte degli straordinari. Prassi diffusa nel territorio cui il Gruppo e' stato costretto ad adeguarsi solo per mantenere e acquisire le risorse umane necessarie alla sua crescita, prassi peraltro abbandonata da tempo e sulla quale il Gruppo ha da tempo avviato e sta definendo la regolarizzazione della propria posizione. In ogni caso si segnala che le contestazioni riguardano importi su base annuale assolutamente marginali rispetto al volume d' affari del Gruppo (in media meno dell'1%) .
Per quanto attiene alle cosiddette "operazioni estere", esse sono state effettuate oltre dieci anni orsono ma per motivi assolutamente legittimi, quali favorire la internazionalizzazione e garantire la continuità futura del gruppo. Pertanto a tale riguardo si conferma che nessuna irregolarità e' stata compiuta e si e' fiduciosi che le autorità competenti riconosceranno tale dato di fatto.
Tuttavia non si può non rimanere colpiti dalla rappresentazione della realtà che e' stata fornita dal comunicato stampa della Guardia di Finanza che, cumulando importi riferiti a più periodi d'imposta, rischia di provocare un notevole danno di immagine assolutamente ingiustificato ad una realtà industriale che con gli stessi verificatori ha mostrato, invece, sempre massima disponibilità e collaborazione.
In conclusione si sottolinea che nessuna delle irregolarità emerse era finalizzata all'evasione fiscale, tantomeno all'estero, e che le persone coinvolte perciò contesteranno nelle sedi competenti la fondatezza dei rilievi della Guardia di Finanza.
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domanda.. ma se l'operaio non lavorasse per la chisura dei stabilimenti,
chi pagherebbe le tasse?? e chi pagherebbe gli operai e le famiglie disoccupate??