Fmi: Italia sia attenta a debito, tagli spese e salari
Martedi 25 Maggio 2010 alle 00:11 | 0 commenti
L'Italia deve "mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo": è quanto chiede il Fondo Monetario Internazionale. Nell'Article IV, che l'ANSA ha anticipato insieme a una serie di considerazioni, il Fmi sottolinea che "concorda con l'obiettivo delle autorità di un consolidamento fiscale basato sulla spesa".
Per il Fondo "il contenimento dei salari del settore pubblico dovrebbero essere un elemento chiave della strategia di consolidamento".
La decisione del governo italiano di non adottare un'ampia politica di stimolo fiscale, continua la nota Ansa sul Fmi, è stata "appropriata, alla luce dell'elevato livello del debito pubblico. ... Anche se i peggiori effetti della crisi sull'economia italiana sono per la maggior parte passati, restano delle vulnerabilità chiave ... L'elevato livello del debito pubblico e la deludente performance di crescita potrebbero rendere l'Italia vulnerabile a futuri shock esterni"
Poiché la spesa pensionistica in Italia "rimarrà tra le più elevate del mondo", mentre il tasso di occupazione resta "tra i più bassi in Europa" il Fondo Monetario Internazionale chiederebbe, sempre secondo l'Ansa, di aumentare ulteriormente l'età pensionabile e di adottare riforme del mercato del lavoro che introducano maggiore flessibilità per i contratti a tempo indeterminato e maggior protezione per quelli a termine.
In Italia, aggiunge l'Fmi, "l'onere delle tasse è elevato e pesa in modo disomogeneo sui lavoratori dipendenti e sui pensionati.. Quando il consolidamento fiscale basato sulla spesa sarà saldamente in corso di attuazione, le autorità dovrebbero prendere in considerazione una riforma fiscale nell'ottica di ridurre il peso del fisco e aumentare la propensione a pagare le tasse ... La riforma fiscale dovrebbe diminuire il costo del lavoro e aumentare il tasso di occupazione, che continua ad essere uno dei più bassi in Europa". Il Fmi fa poi un appunto al governo sul condono fiscale: nonostante il suo successo in termini di volume di capitali rientrati, si legge infatti, "la recente amnistia fiscale potrebbe ridurre la già bassa propensione a pagare le tasse". E inoltre, avverte il Fondo, "misure che funzionino da deterrente per l'evasione fiscale sono ancora da vedere".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.