La Cgia di Mestre pubblica uno studio in base a quale «al netto dei titoli pubblici, che emette per coprire il fabbisogno della Pubblica amministrazione, lo Stato centrale presenta un livello di indebitamento più che triplo rispetto a quello delle Amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni)». Al 30 giugno 2014, infatti e senza il “costo†dei titoli di Stato, il debito dell’Amministrazione centrale era pari a 257,8 miliardi di euro, mentre quello delle Regioni e degli Enti locali ammontava a circa un terzo, 81,6 miliardi di euro. Il debito in capo agli Enti previdenziali, infine, era di soli 184 milioni di euro.
I Re del Debito e che può accadere domani, FQ: Amato, Gentiloni e Monti, 6° Berlusconi, solo 10° Renzi
Lunedi 8 Ottobre 2018 alle 10:12Debiti Stato al triplo degli Enti locali: di questi i migliori sono le province, Comuni i peggiori
Venerdi 5 Settembre 2014 alle 00:17Ciambetti "Quota 2.014 miliardi di debito, Monti non ha inciso nella spesa statale"
Venerdi 14 Dicembre 2012 alle 20:39Italiani indebitati e voragine statale, Zaia: regionalizziamo debito dello stato
Sabato 4 Agosto 2012 alle 21:38Luca Zaia, Regione Veneto - "Il debito medio di ciascuna famiglia italiana verso le banche supera ormai i 20 mila euro, con una crescita del 33,4 da gennaio, pari a 5.039 euro a famiglia. E' un dato che spaventa, ma che addirittura impallidisce di fronte al debito dello Stato, che non si arresta e che sostanzialmente vale circa 33 mila euro a testa: non a famiglia, ma a cittadino da zero anni in su."
Continua a leggereLa minaccia tedesca
Giovedi 28 Giugno 2012 alle 18:57Fmi: Italia sia attenta a debito, tagli spese e salari
Martedi 25 Maggio 2010 alle 00:11L'Italia deve "mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo": è quanto chiede il Fondo Monetario Internazionale. Nell'Article IV, che l'ANSA ha anticipato insieme a una serie di considerazioni, il Fmi sottolinea che "concorda con l'obiettivo delle autorità di un consolidamento fiscale basato sulla spesa".
Per il Fondo "il contenimento dei salari del settore pubblico dovrebbero essere un elemento chiave della strategia di consolidamento".
Continua a leggereFamiglie sempre più vulnerabili ed indebitate
Sabato 1 Maggio 2010 alle 03:55Adico - Nonostante la crisi le famiglie hanno sempre continuato ad investire sul mattone - si legge nella nota diffusa dall'ADICO - aiutati ovviamente dal mutuo.
Un dato che trova conferma nel Report trimestrale "Indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane" realizzato dall'ABI in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in cui si evidenzia come, nell'ultimo trimestre 2009 i mutui per l'acquisto di abitazioni sono aumentati dell'8,2% rispetto al 2008, per un giro d'affari di circa 247 miliardi di euro.
Famiglie italiane sempre più indebitate
Mercoledi 10 Marzo 2010 alle 03:19Adico  Â
Le famiglie italiane sono sempre più indebitate: il totale del debito sfiora i 500 miliardi di euro, afferma Bankitalia.
Secondo le ultime rilevazioni contenute nel supplemento al Bollettino statistico della Banca centrale, l'ammontare dei prestiti concessi alle famiglie era infatti a fine gennaio pari a 498.999 milioni di euro, contro i 468.918 milioni di gennaio 2009. In un anno l'aumento e' stato dunque del 6,4%. A crescere sia il credito al consumo che i mutui.
A crescere sia il credito al consumo, a 57 mld rispetto ai 54 mld di gennaio 2009, che i mutui, 282 mld contro 264. Proprio sul fronte dei mutui, si registra un ulteriore calo dei tassi si interesse. A gennaio, il Taeg (ovvero il tasso annuo effettivo globale) è sceso sotto il 3%, al 2,89% dal 3,01% di dicembre 2009. Scende anche il tasso nominale, al 2,75% a gennaio dal 2,88% di dicembre.
Intanto, continuano a crescere le sofferenze. Perché sempre più famiglie e imprese hanno difficoltà ad onorare le rate dei prestiti ottenuti.
I motivi, spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini sono imputabili "sia alla crisi economica che ai bassi tassi d'interesse che spingono le famiglie italiane sempre più spesso a ricorrere a banche o società finanziarie per i propri acquisti".
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