Famiglie sempre più vulnerabili ed indebitate
Sabato 1 Maggio 2010 alle 03:55 | 0 commenti
Adico - Nonostante la crisi le famiglie hanno sempre continuato ad investire sul mattone - si legge nella nota diffusa dall'ADICO - aiutati ovviamente dal mutuo.
Un dato che trova conferma nel Report trimestrale "Indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane" realizzato dall'ABI in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in cui si evidenzia come, nell'ultimo trimestre 2009 i mutui per l'acquisto di abitazioni sono aumentati dell'8,2% rispetto al 2008, per un giro d'affari di circa 247 miliardi di euro.
L'importante - spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - che la rata del mutuo non superi il 30% del reddito, una condizione in cui lo scorso anno rientrava il 58% delle famiglie, pari a 15 milioni di nuclei.
Qualora le famiglie italiane non raggiungono un reddito sufficiente che gli permette di sostenere i costi di un mutuo, si legge nel dal Rapporto dell'Abi, si scopre che le famiglie diventano più vulnerabili.
Sono le famiglie giovani che vivono nelle grandi città , dove il relativo vantaggio di un maggior reddito disponibile viene contrastato dalle più alte quotazioni immobiliari a precludere la possibilità di acquistare casa di proprietà .
Il risultato del Report e' chiaro: fra questi nuclei si stima che alla fine del 2009 solo il 30% circa, poco meno di 500 mila famiglie, abbia avuto un reddito sufficiente per investire sul mattone. E i principali problemi per chi vive al Centro sono legati alla forte crescita del prezzo degli immobili, mentre al Sud condiziona negativamente il basso livello di reddito disponibile.
"Una mancanza di liquidità che spinge sempre più italiani a richiedere prestiti" avverte il presidente dell'ADICO. Lo scorso anno infatti le richieste sono salite del 6,7%, portandosi a quota 113 miliardi di euro "tanto che in poco tempo hanno cominciato a comprare tutto a rate: il televisore con lo schermo piatto, le vacanze, il dentista e il nuovo arredamento".
Una corsa, questa all'indebitamento, che rischia tuttavia di trasformarsi in un boomerang: basta pensare che alla fine del 2009 lo stato delle sofferenze ha raggiunto l'1,19%, in crescita dello 0,33% sul 2008".
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