Quotidiano |

Debiti Stato al triplo degli Enti locali: di questi i migliori sono le province, Comuni i peggiori

Di Pietro Cotròn Venerdi 5 Settembre 2014 alle 00:17 | 0 commenti

ArticleImage

La Cgia di Mestre pubblica uno studio in base a quale «al netto dei titoli pubblici, che emette per coprire il fabbisogno della Pubblica amministrazione, lo Stato centrale presenta un livello di indebitamento più che triplo rispetto a quello delle Amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni)». Al 30 giugno 2014, infatti e senza il “costo” dei titoli di Stato, il debito dell’Amministrazione centrale era pari a  257,8 miliardi di euro, mentre quello delle Regioni e degli Enti locali ammontava a circa un terzo, 81,6 miliardi di euro. Il debito in capo agli Enti previdenziali, infine, era di soli 184 milioni di euro.

Leggere e provare  a interpretare, la nota completa, che pubblichiamo di seguito, ci mostra uno spaccato  particolarmente significativo e indicativo del "sistema Italia" (tra l'altro tra gli enti più virtuosi c sono le province, che stanno per essere... soppresse).

Se i nostri politici a turno dicono di volerlo scardinare per poi razionalizzarlo senza poi riuscirci, non si sa quanto questo sia avvenuto (e temiamo che avvenga ancora) per mancata reale volontà, quanto altro per incapacità progettuale e gestionale e quanto, infine, per le autodifese che del sistema stesso sono parte integrante e consolidata. Fino a che non si completerà quella che già appare dalla semplice lettura del debito pubblico in continua crescita come  una metastasi in stato avanzato.

“Se escludiamo la spesa per gli interessi e quella previdenziale – segnala, quindi, il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – oltre il 57 per cento delle uscite totali è riconducibile alle Amministrazioni locali. Ebbene, nonostante queste ultime debbano farsi carico di ben oltre la metà della spesa pubblica, presentano un livello di indebitamento nettamente inferiore a quello dello Stato centrale. In vista della definizione dei tagli alle uscite con la cosiddetta spending review crediamo sia importante che il Commissario Cottarelli tenga in considerazione anche questi dati.”

A livello locale "gli Enti territoriali meno indebitati sono le Province che, ricordiamo, sono al centro di una importante riforma che, in pratica, le sta progressivamente sopprimendo: al 30 giugno di quest’anno il loro indebitamento era di 5,4 miliardi di euro (pari al 1,6% del debito totale al netto dei titoli pubblici): seguono gli Altri enti (Asl, Università, Comunità montane e Camere di Commercio), con un importo di 14,5 miliardi di euro (4,3% del totale). Le Regioni, spesso vituperate per gli scandali emersi in questi ultimi anni, presentavano un livello di indebitamento abbastanza contenuto: 23,4 miliardi di euro (6,9% del totale). I Comuni, infine, sono i più “spendaccioni”: l’ammontare del debito ha raggiunto quota 38,2 miliardi di euro (11,3% del totale)".

Dalla CGIA ricordano, infine, che al 30 giugno 2014, il debito pubblico complessivo (includente anche i titoli pubblici) ha raggiunto quota 2.168 miliardi di euro. I titoli pubblici (a breve, medio e lungo periodo) ammontano a 1.828.888 milioni di euro: di questi, 1.806.767 milioni sono imputabili alle Amministrazioni centrali (98,8% del totale), che li emettono per coprire il fabbisogno della Pubblica amministrazione, con effetti sullo stock di debito pubblico.

SCARICA LE TABELLE

Leggi tutti gli articoli su: spesa pubblica, Debito, Cgia di Meste

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network