Ansa: 525 mln l'anno per tre anni per ristoro soci con "danno ingiusto" BPVi, Veneto Banca e risolte: 30%, limite 100.000 €, precedenza Isee 35.000 euro. Anche per chi ha transato
Lunedi 29 Ottobre 2018 alle 17:25
Sperando fortemente che, dopo le ennesime ipotesi discordanti, trovi riscontro ufficiale nel Bilancio di cui parla e con modalità gestibili ma ancora non note pubblichiamo l'Ansa delle 16.46: «Manovra. 525mln l'anno per ristoro azionisti banche. Al 30% con tetto a 100mila euro. Fondo finanziato per 3 anni. Arriva un fondo da 525 milioni l'anno per il 2019-2021, che assorbe il fondo della scorsa manovra, per il ristoro degli azionisti di banche poste in liquidazione coatta amministrativa (come le due VENETE) o in risoluzione (come le "4 banche") che abbiano subito "danno ingiusto"».Â
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Concorso sospetto per ufficio stampa di Brugnaro a Venezia: Ordine dei giornalisti del Veneto presenta "Istanza di accesso agli atti"
Sabato 25 Agosto 2018 alle 09:02
A fine giugno scorso il direttore di VicenzaPiù denunciò su queste pagine la vicenda del concorso pubblico per tre posti da addetto stampa al Comune di Venezia, al quale furono ammessi 210 giornalisti, tra cui diversi vicentini, poi arrivati in 130 circa il giorno delle prove scritte che avrebbro dato l'accesso agli orali finali a solo tre di loro per... tre posti: “L'esito – fu la posizione espressa in una nota anche dall'Ordine e Sindacato Giornalisti del Veneto - desta quantomeno sorpresa. Il fatto che solo tre candidati, lo stesso numero dei posti da ricoprire, su 123 partecipanti alle prove scritte siano stati ammessi agli orali solleva degli interrogativiâ€.
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A Venezia (l'amministrazione) Brugnaro boccia 207 giornalisti, tra cui vari vicentini, e ne ammette agli orali per tre posti nell'ufficio stampa solo tre... Tutti Ansa e media locali
Martedi 26 Giugno 2018 alle 02:17
Tra gli sport nazionali più praticati in Italia e per i quali ci qualifichiamo sempre almeno per le finali dei Campionati del Mondo ci sono i "concorsi ad personam", che nel caso i predestinati siano più di uno diventano "ad personas". Ora è più che noto che a Venezia la faccia da "padrone" col supporto della sua maggioranza, anche per operazioni immobiliari e di affari denunciate come da "conflitto di interessi" da Report (qui il servizio di lunedì 11 giugno su Rai3), il sindaco Luigi Brugnaro, che si difende, però, a spada tratta da ogni accusa, più o meno velata, ricordando di aver affidato la sua azienda a un "blind trust" (affidamento fiduciario cieco della gestione) di cui la rubrica Rai contesta la reale cecità .
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Massimiliano Fedriga vince in Friuli Venezia Giulia, secondo Bolzanello candidato Pd, a distanza Fraleoni Morgera del M5S
Lunedi 30 Aprile 2018 alle 11:38
Massimiliano Fedriga va verso la vittoria in Friuli Venezia Giulia visto che a oltre metà dello scrutinio il candidato del centrodestra è avanti oltre il 55% sul candidato del centrosinistra Sergio Bolzanello, che lo ha chiamato per complimentarsi per la sua vittoria. "Ho appena sentito Massimiliano Fedriga al telefono - ha detto (fonte Ansa)- e mi sono complimentato per il risultato che ha ottenuto, io ora starò all'opposizione con lo spirito di chi sa di lasciare una Regione in ottima salute e che tale dovrà rimanere nei prossimi 5 anni".
Continua a leggereDiseguaglianze sociali, Giorgio Langella (PCI): "l'OCSE propone la tassa patrimoniale per ridurle, ma allora i comunisti avevano ragione"
Venerdi 13 Aprile 2018 alle 16:40
ANSA 12 aprile 2018 ore 13:50: "L'Italia è uno dei Paesi dove, dopo la crisi economica dell'ultimo decennio, la disuguaglianza sociale è più aumentata e dove la concentrazione di ricchezza verso l'alto è diventata più evidente. Lo scrive l'Ocse nel rapporto 'The Role and Design of net wealth taxes', spiegando quindi che uno dei modi per ridurre più velocemente i divari di ricchezza è l'imposizione della tassa patrimoniale." Sono anni, forse decenni, che i comunisti chiedono che venga introdotta una tassa sui grandi patrimoni.Â
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BPVi e Veneto Banca a Intesa, i dettagli: dallo Stato subito 5,2 miliardi, con le garanzie si arriva a 17, 1 mld pr esuberi, nulla per ora per i soci azzerati che non hanno transato
Lunedi 26 Giugno 2017 alle 00:46
Spesa immediata da 5,2 miliardi con le garanzie mobilitati fino a 17 miliardi
L'esborso immediato da parte dello Stato vale 5,2 miliardi, finanziati dal debito aggiuntivo (20 miliardi) già previsto dal decreto di Natale. Di questi 4,78 servono a garantire la neutralità dell'operazione sui capital ratios di Intesa, come chiesto espressamente dalla banca, e altri 400 milioni servono a finanziare garanzie potenziali su rischi futuri fino a 12 miliardi: si tratta di garanzie fino a 6,3 miliardi per la retrocessione di crediti che non risultino in bonis e oltre 4 miliardi per crediti in bonis ma ad alto rischio.
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca: ancora non convocato alle 14 Cdm per passaggio a Intesa Sanpaolo. Dopo ok a Decreto legge il via a liquidazione, nomina commissari tra cui Viola e vendita
Domenica 25 Giugno 2017 alle 14:44
Ore di attesa per la soluzione che porterà ad Intesa Sanpaolo la parte 'sana' di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, scrive l'Ansa, dopo l'avvio di quella che è stata definita una 'liquidazione ordinata' delle due venete. Nella notte l'accordo con il gruppo guidato da Carlo Messina, secondo quanto viene riferito, sarebbe stato raggiunto e ora si tratta di finire di tradurre questo accordo nelle misure di cornice, che spettano al governo, e nel contratto che, già in giornata, i commissari liquidatori dei due istituti che saranno nominati dalla Banca d'Italia e tra cui ci sarebbe di sicuro Fabrizio Viola firmeranno con Cà De Sass. Il consiglio dei ministri, già slittato di 24 ore, ancora non è stato fissato ma dovrebbe essere convocato a breve (nella nostra foto la direzione centrale di BPVi aperta con Mion & nc. all'interno in attesa degli eventi, ndr).
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BPVi e Veneto Banca: si lima Decreto legge, Cdm domattina. La rabbia degli azionisti in Veneto potrà sfociare in un ricorso
Sabato 24 Giugno 2017 alle 21:54
Si svolgerà domani mattina il Consiglio dei ministri per il decreto sulla Banca Popolare di Vicenza e su Veneto Banca che devono andare in liquidazione. Lo apprende l'ANSA da fonti digoverno. La riunione, ipotizzata ma non convocata per oggi, si terrà domani - sottolineano le fonti - non a causa di difficoltà oproblemi particolari, ma perché si sta in queste ore limando il testo in contatto con tutte le istituzioni coinvolte. In ognicaso, fanno notare dal governo, verrà rispettato l'impegno preso dal Mef ad approvare il provvedimento entro il fine settimana. Intanto secondo L'Huffington Post la rabbia degli azionisti in Veneto potrà sfociare in un ricorso contro la soluzione ipotizzata.
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L'indagine BPVi trasferita a Milano: l'ira di Achille Variati e la risposta di Alessandra Moretti confermano che la decisione merita considerazione. Variati chiederà un processo a Vicenza anche per la Fondazione Roi?
Martedi 30 Maggio 2017 alle 20:48
«Non è una buona notizia, non è affatto una buona notizia». È la reazione, diffusa dall'Ansa, del sindaco di Vicenza Achille Variati alla notizia del trasferimento di parte dell'indagine sulla Banca Popolare di Vicenza al tribunale di Milano. «Credo che una vicenda che affonda le sue radici in questo territorio, che ha portato sofferenza a tante persone, avrebbe dovuto trovare piena definizione giudiziaria qui a Vicenza. Tutto ciò che si allontana - conclude il sindaco - rischia di essere annacquato, ritardato, dimenticato. No, credo davvero che dovremmo fare di tutto per tenere il processo a Vicenza». A un primo esame appare a dir poco fuori luogo la presa di posizione del sindaco di Vicenza che è anche presidente della provincia berica, di tutte le province italiane associate nell'Upi e membro del cda di Cassa Depositi e Prestiti, finanziatrice di Atlante, e che, quindi, ha una responsabilità estesa ma in quell'ambito politico che, lo predicano lui stesso e il suo partito, dovrebbe essere sempre totalmente separato dal potere giudiziario.
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"Prospetti falsi" di BPVi e Veneto Banca: la denuncia di Giuseppe Guzzetti dispersa tra i... Boschi
Domenica 14 Maggio 2017 alle 11:59
Giovedì 11 maggio avevamo commentanto e messo in copertina un lancio Ansa sulle accuse di estrema gravità che Giuseppe Guzzetti aveva fatto a chi, a cavallo del primo trimestre 2016, aveva autorizzato (Consob e Banca d'Italia) e, di conseguenza, a chi, a suo dire, aveva elaborato e/o presentato (Francesco Iorio, Cristiano Carrus & c.) "prospetti falsi" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca per le loro due progettate quotazioni in Borsa che, poi, a metà 2016 non si concretizzarono. Fu quel fatt(acci)o che spalancò definitivamente le porte alle valorizzazione "miserabile" da 10 centesimi per azioni pagate decine di euro ognuna dai poveri soci fino al 2014 (e anche nel 2015 dai più "disgraziati") e all'ingresso di fatto "totalitario" nelle due ex Popolari venete del Fondo Atlante.Â
