Fine anno e fine lavoro per 7 operai di Aim Mobilità, D'Angelo: protesteremo con Variati!
Venerdi 30 Dicembre 2011 alle 20:44 | 0 commenti
Per i sette operai internalizzati a tempo determinato lo scorso anno in Aim Mobilità è finito con più paure di quando è iniziato l'incontro tra i sindacati e la dirigenza dell'azienda. Nessuna lettera, che di prassi le aziende inviano anche se non dovuta per legge stante la loro precarietà , è ancora arrivata da parte del neo amministratore unico Pio Saverio Porelli o dal direttore delle relazioni sindacali, Luciano Avogaro, ai sette dipendenti il cui contratto scade domani, 31 gennaio 2011. Ma, ci dice il segretario della Fit Cgil, Massimo D'Angelo, "la giornata di fitte trattative dopo il sit in di stamattina si è chiusa con un nulla di fatto di fronte all'intransigenza dell'azienda".
Mentre l'amministratore unico del gruppo, Paolo Colla, incontrerà il 10 gennaio e su loro richiesta i tre segretari confederali per il Piano industriale, Aim Mobilità era rappresentata con i relativi poteri di decisione, in assenza di Pio Saverio Porelli, dallo stesso Avogaro, dal direttore generale del gruppo Dario Vianello e da Giampaolo Rossi di Aim Mobilità .
"Speriamo ancora che qualcosa possa succedere domani - continua Massimo D'Angelo - anche perchè, stranissimo, addirittura c'è chi tra i licenziandi è di turno nella notte tra il 31 dicembre, quando cessa il contratto a tempo, e il 1° gennaio... L'azienda dice che è suo obiettivo, come lo è per noi, un eventuale assorbimento all'interno del gruppo dopo le decisioni sul Piano industriale, ma allora perchè non accettare la nostra proposta di 'accompagnare' i lavoratori con un contratto provvisorio di tre mesi senza privare loro del lavoro e l'azienda e la comunità della loro esperienza in un settore delicato come il rimessaggio? Perchè dal 1° gennaio esternalizzarlo con un affidamento diretto in attesa di indire il regolare bando europeo? Come è possibile che queste cose non si sappiano già oggi? il timore è che questo probabile licenziamento sarà solo l'anticamera degli altri che potrebbero nascere dal piano industriale. Speriamo ancora, ma questo nuovo gruppo dirigente sta attuando una politica insensibile ai lavoratori e alle loro famiglie, attenta solo ai numeri e foriera di vertenze che nascerebbero anche dalla non chiarezza delle modalità di affidamento esterno" (che, lo ricordiamo, era ipotizzato dall'azienda a favore della 'discussa' Nicolini, ndr).
E D'Angelo chiude così: "Se tutto fosse confermato come fa temere la rottura di fatto di oggi, nonostante tutti gli sforzi da noi compiuti, attueremo azioni di protesta forti coinvolgendo la proprietà , cioè il sindaco Achille Variati che la rappresenta!"
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