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Autonomia e affari degli industriali, FQ: in Veneto sindaci da Rucco a Brugnaro in rivolta contro il "Capitano"

Di Rassegna Stampa Venerdi 7 Dicembre 2018 alle 12:31 | 0 commenti

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Grandi opere, manovra e autonomia. Gli amministratori locali di centrodestra nel Veneto sono anime in pena, preoccupati che la Lega, partito di riferimento della coalizione – almeno nei territori – abbandoni sul più bello i loro affari, dimenticandosi degli industriali, del cemento, degli imprenditori. È il partito del Pil, che non vuol sentir parlare di assistenzialismo e di stop alla Tav, alla Pedemontana e a tutto ciò che è benzina per le industrie.

E così, oltre ai mal di pancia del governatore Luca Zaia, che ha sostenuto le proteste degli imprenditori contro il governo, in queste ore Matteo Salvini è alle prese con le lamentele – tra gli altri – dei sindaci di Rovigo, Verona e Vicenza, pronti anche loro ad affiancare in piazza le associazioni delle imprese.

Nel fronte di “Quelli del sì” (così si sono ribattezzati i manifestanti del 13 dicembre a Milano) c’è Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia dal 2015: “Devo proprio dirlo – ha scritto su Facebook –, le categorie economiche, che rappresentano le aziende e il mondo del lavoro, hanno ragione, vanno ascoltate. Io sto con Confindustria, io sto con chi lavora e produce!”. Concetto ribadito da Federico Sboarina, sindaco di Verona che interrogato dal Corriere del Veneto impallidisce all’idea di fermare le grandi opere: “Le infrastrutture sono fondamentali per la nostra zona quanto lo è l’Arena. Ecco perché sono profondamente Si Tav e sono d’accordo con chi sta facendo il modo che il problema del completamento venga concluso positivamente”. 

Per convincere il governo ci sono la diplomazia e la piazza. Alla prima pensa Massimo Bergamin, leghista della prima ora e sindaco di Rovigo, che incarica la sua categoria di portare “al governo le istanze del territorio”. 

Striscioni e megafoni convincono invece Francesco Rucco, eletto a giugno a Vicenza, che, ancora al Corriere del Veneto, conferma: “Alle manifestazioni di piazza le imprese non mi hanno ancora invitato, ma ci andrei. Anzi, potremmo andarci come fronte dei sette sindaci veneti uniti. Le infrastrutture vanno fatte senza se e senza ma”. 

A togliere il sonno ai veneti c’è poi la questione autonomia. Matteo Salvini, il ministro per gli affari regionali Erika Stefani e persino Luigi Di Maio – di recente in visita in Veneto – continuano a promettere che entro la fine dell’anno arriverà in Consiglio dei ministri il testo per l’autonomia della Regione, ma il territorio inizia a spazientirsi.

Il testo dell’intesa è fermo da due mesi sui tavoli dei ministri del Movimento 5 Stelle, che ancora non hanno dato il via libera, poco convinti della sostenibilità economica dell’operazione e impauriti dell’impatto politico, in termini di consenso, che avrebbe fuori dal Nord. Anche su questo il Partito del Pil aspetta risposte. Soprattutto dai leghisti.

di Lorenzo Giarelli da Il Fatto Quotidiano 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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