Asiago, referendum costituzionale: a confronto Giorgio Conte e Alessandra Moretti. Prove per le amministrative 2018 di Vicenza?
Lunedi 29 Agosto 2016 alle 08:44 | 2 commenti
Referendum costituzionale di fine novembre, Asiago piazza Risorgimento, due vicentini sul palco: Giorgio Conte, coordinatore provinciale del Comitato per il No e Alessandra Moretti, Coordinatrice regionale del Comitato per il Sì. Moderatore Francesco Brasco, direttore di Radio Vicenza, che sostituisce Davide Parenzo impegnato nelle zone terremotate. Entrambi i "contendenti" sono accattivanti nel look, entrambi sono ex parlamentari, il primo da sempre finiano, ora impegnato nella sua attività di ingegnere, e la seconda, già avvocato, ora capogruppo del Pd in Regione, ex bersaniana, ex cuperliana, ora renzista o renziana. Entrambi già vice sindaci a Vicenza, il primo con Enrico Hüllweck, la seconda con Achille Variati, il "destro" finora mai associato a fatti da spiegare, la "sinistra" nel 2015 a cena elettorale con esponenti del "sistema vicentino", sono dati ora, su fronti diversi (una volta avremmo scritto "opposti"), nella rosa dei possibili candidati sindaco di Vicenza nel 2018.
Alessandra Moretti dopo l'insuccesso in regione, da qualche tempo e di nuovo volto televisivo, parte dalla benedizione del suo organizzato staff, ai cui vertici opera anche il sempre ben posizionato, nel sistema, Roberto Ditri; Giorgio Conte raccoglie quella di Elena Donazzan, a dir poco "discusso" assessore regionale alla formazione (c'è un incartamento contro di lei in procura per i relativi finanziamenti) seduta in prima fila, anche perchè c'è chi dice che, fatta lanciare la volata a Conte, possa essere lei a superarlo in dirittura d'arrivo..
Al confronto di ieri, 28 agosto, intorno ad un palco rigorosamente "sponsorizzato"Â (inconcepibile in un recente passato) e in un campo interessato al referendum, ma neutro per la possibile prima prova della rincorsa a Palazzo Trissino, il pubblico era numeroso e gli scambi secchi (?). Eccone una sintesi.
Moretti: il referendum non sarà il giudizio universale. Entrambe le posizioni hanno legittimità . La riforma durerà per i prossimi 50a nni.
Conte: questo referendum non c'entra nulla con la governabilità . Noi siamo per una riforma che preveda il monocameralismo con l'abolizione del senato attraverso la istituzione di un'Assemblea Costituente. Con tutte le forze politiche e i movimenti.
Moretti: anche questa riforma ha difetti, però Forza Italia per 3 volte l'ha votata. Un govetno ha il dovere di farla con chi ci sta. Aumenterà il controllo del parlamento sul governo.
Conte: il senato non viene abolito , si fa un pasticcio. Le provincie sono e saranno un pasticcio all'italiana.
Moretti: noi contro l'immobilismo
Conte: noi siamo per la partecipazione dei cittadini nala formazione del nuovo senato se non lo si elimina e dunque con il voto si fa l'elezione dei senatori che non ricoprano il doppio incarico come consiglieri regionali o sindaci.
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