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Arriva la Tav Tac a Vicenza in cambio di tanti collegamenti diretti. Achille Variati ne chiede... uno per Roma e FS risponde: "mah, chiederemo a Trenitalia se sarà sostenibile..."

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 18 Ottobre 2017 alle 17:31 | 0 commenti

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Venerdì scorso 13 ottobre nelle pagine de Il Giornale di Vicenza che ci raccontavano i vari incontri di Achille Variati con politici e manager in occasione della "convention" nazionale dell'Anci, trasformata spesso in una "exhibition" del sindaco (e presidente della provincia oltre che dell'Upi) uscente di Vicenza, abbiamo letto un, imbarazzante, scambio di domanda e risposta di fatto sulla centralità della Tav Tac per Vicenza. Il collega Nicola Negrin lo racconta argutamente così: "Un treno che si chiama desiderio; che, però, parte da Vicenza e finisce a Roma. Le citazioni e le parafrasi sono ovviamente frutto di fantasia, la richiesta di poter salire su un convoglio in viale Roma (guarda caso) e di scendere direttamente nella Capitale senza scali è, invece, reale.".

"E porta la firma , ci informa il collega, di Achille Variati. Il sindaco non perde l'attimo e poco dopo aver dato il benvenuto all'amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, va subito al sodo, in attesa dell'arrivo del ministro Graziano Delrio. «Ci sarebbe - è l'incipit del dialogo - quella questione del treno diretto da Vicenza a Roma»

«Ci stiamo ragionando - è la replica riportata da Nicola Negrin - e ci sarà una risposta entro i prossimi due mesi».Il dialogo, ovviamente, è molto più lungo, ma la sintesi, in soldoni, è questa: a metà dicembre si saprà se Vicenza avrà un collegamento diretto con la capitale. Altrimenti? Bisognerà attendere. «Questa - risponde ai microfoni Mazzoncini - è una richiesta che giro a Trenitalia, visto che stanno studiando il cambio di orario del 10 dicembre. Possibilità? Vediamo. Come sempre il problema dei treni a mercato è che devono stare in piedi, perché non essendoci un contributo pubblico, il problema è azzeccarci. Quando fai un treno non lo fai per un mese. Dunque, se nella produzione inserisci un cambio orario con un nuovo treno, poi fino al cambio orario successivo il treno c'è. Ecco perché è abbastanza importante che funzioni. Non si può sbagliare e avere dei convogli vuoti»".

"Variati, a pochi centimetri, annuisce - ci racconta partecipe il collega -  ma rincara: «Ho spiegato tutto quello che rappresenta a livello provinciale lo snodo della stazione di Vicenza e quali sarebbero i vantaggi interessanti nell'avere una linea per Roma. Vediamo cosa accadrà entro il 10 dicembre, con il cambio orario»".

Ebbene, a parte l'errore nel destinatario della domanda (il gestore della rete e non quello dei treni...) da parte del buon e sempre ingenuo Variati, che comunque un articolo sui suoi sforzi, mediatici ovviamente, così se l'è guadagnato, la risposta dell'amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, potrebbe essere esilarante se non fosse tremendamente impattante sulla città e sul territorio la costruzione di linee veloci al suo interno, il rifacimento della stazione di Viale Roma (che prima addirittura si voleva sopprimere a favore di una criminale stazione a Borgo Berga) e l'edificazione di una nuova stazione, funzionante a fiere alterne nella Fiera di Rimini, pardon di Vicenza...

Insomma in città si è discusso animatamente, anche se, variatianamente, di corsa, sui vantaggi di una Linea Tav Tac all'interno della cinta muraria piuttosto che fuori e si sono fatti anche due sondaggi/votazioni, che al confronto le primarie grilline sembrano adunate oceaniche web, sui desiderata dei ben mille cittadini che si sono espressi sulla indispensabilità dell'opera che porterebbe chissà quanti nuovi collegamenti, e opportunità, alla città del Palladio da preoccupare anche l'Unesco.

Ma oggi il nostro sindaco nonchè eccetera eccetera pietisce un, dicasi un, collegamento andata e ritorno diretto per e da Roma e la risposta è: "vedremo, faremo i conti ma ci sa che non conviene...".

Qui qualcosa non torna oltre ai conti di chi ci guadagnerà tra opere miliardarie, cessioni di terreni inquinati e contorni... "cantoniani".

W Vicenza, W Variati, W l'Italia di questi politici!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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