Jacopo Bulgarini d'Elci si candida alle primarie di Vicenza nel segno del bello e della continuità. Se anche col sistema intorno alla BPVi e col disfacimento del territorio sentitelo nelle risposte che ci ha dato
Lunedi 2 Ottobre 2017 alle 17:08 | 2 commenti
Dopo quelle di Otello dalla Rosa e Giacomo Possamai, entrambi iscritti al Partito democratico, di cui il secondo è capogruppo a Palazzo Trissino, il primo supportato da Vinòva e il secondo "scelto" da Vicenza Capoluogo, è arrivata oggi la terza tra le candidature attese, quella da indipendente dell'attuale vice sindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, che, salvo mai impossibili sorprese dell'ultima ora con Giovanni Rolando a "provocare" un mini sconquasso, soprattutto nell'ala meno centrista, dovrebbe completare la terna, per la verità di qualità , delle primarie della coalizione di centrosinistra che si svolgeranno il 3 dicembre prossimo con regole e linee guida illustrate sabato scorso 30 settembre e da noi videoriprese qui.
Bulgarini si presenta alla stampa, al nucleo dei suoi supporter "istituzionali" iniziali (gli assessori Umberto Nicolai e Annamaria Cordova e i consiglieri comunali Fioravante Rossi e Lorella Baccarin) e della "società civile", tra cui, se non erriamo non essendo esperti di vita privata e pubblica, la sua compagna, nello stesso luogo in cui, da suo Pr, accompagnò per la sua sfida, con lo slogan Ritorna il futuro, Achille Variati, poi vincitore a sorpresa delle amministrative nel 2008 e "facile" nel 2013.
È con questa voluta coincidenza, diversa solo nel tempo, due mandati fa uggioso oggi solarmente splendente, che Bulgarini sottolinea plasticamente la sua volontà , coerente, di continuità con le due precedenti amministrazioni pur nel segno, ha detto, dell'innovazione ("io e Variati esprimiamo, comunque, personalità diverse") e del bello ("si possono fare le cose bene ma farle anche belle costa poco di più e la cura estetica, che voglio definire 'la cura della bellezza', è anche riaffermazione dell'etica") e definendo "sgradevole" o peggio ancora la "richiesta di discontinuità ".
Più tardi proporremo il suo intervento integrale ma ora vi anticipiamo l'intervsista che poi gli abbiamo fatto, quasi in privato, per ben capire cosa intendesse per rifiuto della richiesta di discontinuità .
E lui ha detto, ad esempio, sul sistema intorno alla Banca Popolare di Vicenza e sulla cementificazione ossessiva e distruttiva del territorio che...
Beh, vedete, ascoltate e valutate.
Di certo in queste primarie ci sarà da appassionarsi.
Il che già non è poco.
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