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Achille Variati tifa Silvio Berlusconi che candida Zaia premier e sogna Venezia: il Veneto spera che il pelide veda le stelle, anche solo 5...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 27 Febbraio 2017 alle 21:59 | 0 commenti

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Da mesi se ne parlava nelle cene dei "manovratori" del PD di potere, non di strada, e del potere degli interessi, non di certo pubblici, e da qualche giorno si respirava un'aria di trepida attesa nelle stanze del piano nobile di Palazzo Trissino, cioè nell'unica stanza che conta, lo studio di Achille Variati, sindaco nonchè presidente della provincia di Vicenza eccetera eccetera. E oggi in quella stanza sarebbe scoppiato un prima silenzioso e onanistico e poi liberatorio applauso al materializzarsi della candidatura sempre più sponsorizzata da Silvio Berlusconi di Luca Zaia, manfrine e contro manfrine a parte, a candidato premier del riunificando centro destra (nella foto del 2014 Luca Zaia con Achille Variati con... Giampiero Beltotto sullo sfondo a sx, ndr).

Tutto questo mentre il centro sinistra porta a compimento il suo ennesimo suicidio scissionista, la sinistra implode prima ancora di riunirsi e i pentastellati seppelliscono con l'inno allo stadio della Roma i perfidi tentativi di montare contro l'inesperta e, perchè no?, morettiana Virginia Raggi uno scandalo per scelte errate di collaboratori "amici" e per polizze vita da pochi spiccioli, se pure fossero realmente destinate a lei, che a Vicenza neanche ce lo sogniamo nonostante Matteo Quero, Matteo Marzotto, Antonio Bortoli, la zoniniana Banca Popolare di Vicenza e il maltaurico Borgo Berga e chissà quant'altro ancora.

Era da tempo che non dall'eroico Piave ma dal conigliesco Bacchiglione si programmava la sfida dei Mirmidoni di re Achille alla troiana Venezia e la candidatura alla presidenza della Regione Veneto di Variati, frustrato da sempre nelle sue ambizioni romane perchè noto ai capi di turno come tifoso perenne del vincitore, ma solo dopo la sua vittoria (vedasi ultimamente quella di Renzi contro Letta di cui il nostro sindaco si professava estimatore), verrebbe spianata dalla corsa al premierato di Zaia.

Non a caso in questi ultimi anni da re della provincia il pelide Achille ha costruito da abile stratega quale è una ragnatela di legami con alcuni altri presidenti veneti e con numerosi sindaci, piccoli e, soprattutto, grandi tra cui il suo grande elettore, e  nemico di Zaia, Flavio Tosi.

Presidenti e sindaci sono quei portatori di voti che, in un Veneto senza il richiamo di Zaia, giustificherebbero e sosterrebbero una candidatura vincente del sempre più "civico" Variati, a cui, tra l'altro, difficilmente il debolissimo Partito Democratico regionale potrebbe opporre una valida alternativa e a cui guarderebbero con interessata simpatia quelle "famiglie" imprenditoriali care a lui come al sistema che fu di Galan, Sartori e Zonin e che ancora oggi guardano al nostro presidente come volano di affari, dalla Tac Tav alla stazione appaltante unica provinciale.

E non dimentichiamo il dettaglio che una sua ascesa a Venezia liberebbe d'impaccio col figlio a lui più caro anche il buon padre di famiglia, pur senza famiglia, che Achille ama sembrare. È difficile, infatti, oggi immaginare oceaniche simpatie popolari dei prossimi elettori vicentini per Jacopo Bulgarini d'Elci, obbligato candidato sindaco nel 2018 ma che sarebbe felicemente sollevato da questa immane prova dalla sua indispensabilità accanto ad Achille Variati nella sua corsa regionale, che lascerebbe spazio ai competitor di centro sinistra oscurabili comunque dal facebookkarro Jacopo...

E qui gli applausi a Berlusconi nella stanze vicine a quella del sindaco sono diventati un boato con l'assessore Umberto Nicolai pronto a lanciare Daniela Sbrollini come sua apripista alla massima carica comunale e col giovane capogruppo del Pd, Giacomo Possamai, pronto a giocarsi le sue carte in anticipo sui normali tempi della maturità ma ben allenato alla carriera politica e non inviso a vaste aree dell'imprenditoria locale come dimostra la sua collaborazione professionale con Marcello Cestaro, uno dei residui veri ricchi "cash" del Vicentino, come re della Unicom Famila, nonchè capo di Dino Nani, suo dirigente storico, storicamentre di centro destra ma ora neo convertito variatiano ...

Ma Oriana Fallaci l'aveva già scritto ne "La Forza della Ragione" per poi riprendere il concetto nel suo ultimo libro "Oriana Fallaci intervista se stessa": «ormai Destra e Sinistra sono i due volti della medesima faccia. Quando parlo di Destra e Sinistra non mi riferisco a due entità opposte e nemiche, l'una simbolo di regresso e l'altra di progresso: mi riferisco a due schieramenti che come due squadre di calcio rincorrono la palla del Potere e che per questo sembrano davvero due entità opposte e nemiche. Se le guardi bene, però, t'accorgi che nonostante il diverso colore delle mutande e delle magliette sono un blocco omogeneo: un'unica squadra che combatte se stessa».

Tutto chiaro?

Tutto meno un dettaglio... storico: il tallone di Achille.

Luca Zaia per candidarsi premier non dovrà dimettersi da governatore del Veneto prima della sua eventuale vittoria e allora il pelide Achille potrebbe rischiare di vedere le stelle: solo 5 magari, ma più che sufficienti a sparigliare le carte se vincessero loro in Italia. 

E a lasciare al Veneto la residua speranza di salvare il poco di salvabile che gli è, comunque, rimasto. Dopo gli arraffoni alla Galan e gli spremi-uva alla Zonin il passaggio di "Attila" Achille Variati sarebbe  letale. Vicenza docet.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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