Achille Variati (non) ci stupisce un'altra volta, si smentisce come quando gli fa comodo e sul GdV "sponsorizza" Bulgarini alle primarie. Una domanda la facciamo a Federico Formisano
Domenica 15 Ottobre 2017 alle 11:34 | 4 commenti
Achille Variati, il sindaco uscente, iscritto al Pd, che lo ha espresso come suo candidato nel 2008 e nel 2013, sceglie oggi Jacopo Bulgarini d'Elci, non iscritto al partito, come "suo" candidato alle primarie del centrosinistra, area in cui il suo pupillo è appena approdato per parteciparvi utilizzando le sue indubbie qualità ma ora anche l'appoggio di chi per dieci anni ha gestito il potere politico e non solo quello in città e in provincia e ha rappresentato il trait d'union con i poteri nazionali com epresidente dell'Upi e membro del cda di cassa Depositi e Prestiti. La storia ci dirà se il politico e l'uomo hanno operato per il bene pubblico.
La cronaca registra, intanto, un nuova svolta ad U rispetto agli impegni del nostro sindaco, lo fa notare il GdV, nel commento non firmato, quindi da linea editoriale, che vi proponiamo così come pubblichiamo qui l'articolo di Gian Marco Mancassola che ci informa dello schieramento "sindacale".
Una sola domanda la rivolgiamo non a Variati, che da tempo non vuole (non ha il coraggio di) rispondere alle nostre domande ma che lecitamente esprime la sua scelta, sia pure "variando" il suo precedente impegno per la neutralità (ma non a caso Achille si chiama Variati... e solo i psoteri valuteranno se l'incoerenza è un suo pregio strategico o solo un'arte tattica), nè a Bulgarini, che lecitamente partecipa alle primarie a cui il Pd lo ha ammesso e che, tatticamente e strategicamente, incassa il sostegno di chi ha condotto la città dove ora è (se bene o male sta agli elettori delle primarie emettere la loro prima valutazione) e si assume, lealmente bisogna dire, il rischio di sommare alle simpatie di certi schieramenti per il sindaco i dubbi di altri sugli interessi che esprime e sul fatto di poter essere non un eletto dal popolo, ma un nominato )gestibile) dal futuro sindaco onorario.
La domanda la facciamo a un altro politico storico di Vicenza, grande amico di Variati dai tempi della Dc ma iscritto anche lui al PD, cioè al presidente del consiglio comunale Federico Formisano che, lo leggemmo sempre sul GdV sabato 9 settembre, a Otello Dalla Rosa che, annunciando la sua corsa alle primarie del centrosinistra, aveva dato, pur facendo parte di "un partito, il Pd, che è azionista di maggioranza di palazzo Trissino", al sindaco uscente un 8 come politico, ma "solo" un 6 meno come amministratore, rispose secco: «Auguri Otello, ma io penso proprio che la tua parabola politica, così come è iniziata, sia già arrivata al capolinea».
La domanda all'amico, anche nostro, Formisano chiediamo, come esponente della maggioranza ma anche di quel Pd ultimamente svuotato nel Paese e ancora di più a Vicenza: "va tutto bene se l'esponente di spicco del Pd locale si rimangia la sua parola, ma fin qui passi, ci siamo abituati, ma lo fa per rompere l'impegno alla neutralità già espresso con i cittadini, che dice di rappresentare, e con gli elettori, prima ancora che delle primarie allargate, del suo partito?".
A meno che Formisano non consideri finita, oltre che quella di Dalla Rosa, anche la parabola politica di Variati...
Agli elettori delle primarie la prima, ardua sentenza.
Ecco la nota di commento del GdV
Dalla neutralità all'endorsement
«Non intendo prendere posizione alle primarie del centrosinistra. Starò un passo indietro. Le primarie saranno un momento importante, veglierò perché non ci siano pasticci, ma è giusto che ogni candidato possa esprimere le sue idee e presentarsi ai vicentini. Da quel momento in poi il vincitore avrà tutto il mio appoggio, se avremo dei punti in comune». Lo dichiarava il sindaco Achille Variati a giugno, intervistato dal nostro giornale al giro di boa dell'ultimo anno a palazzo Trissino. E in effetti era una posizione coerente con quanto aveva avuto modo di dire un anno prima, nel giugno 2016, quando aveva espresso l'auspicio che il suo erede fosse emerso dall'attuale maggioranza che lo sostiene in sala Bernarda: «Voglio essere chiaro: non intendo schierarmi a favore o contro nessuno e non ci sarà un "mio" candidato, questo lo dico subito. Ritengo che la figura in questione debba emergere naturalmente e fare la propria strada. Non mi farò tirare per la giacchetta».Â
Ecco l'articolo di Gian Marco Mancassola
CENTROSINISTRA. Il sindaco individua nel suo vice il profilo più adatto per la successione a palazzo Trissino in vista della sfida con Possamai e Dalla Rosa del 3 dicembre
Variati e le primarie: «Sostengo Bulgarini»
Il big del Pd sceglie il candidato civico senza tessere «Non volto le spalle al partito, ma scelgo in libertà la persona che ha le caratteristiche per questo ruolo»
Ragione e sentimento. Achille Variati decide di schierarsi per sostenere il suo vice Jacopo Bulgarini d'Elci alle primarie del centrosinistra che andranno in scena il 3 dicembre. È un endorsement di elevato peso specifico, fatto con «razionalità e umanità », racconta Variati, che ha misurato le caratteristiche del suo braccio destro e il cammino fatto fin qui: dieci anni in prima linea a palazzo Trissino, che Bulgarini ha trascorso per metà da portavoce e capo di gabinetto e per l'altra metà da assessore alla Crescita, delega che riassume cultura e turismo. Il sostegno annunciato da Variati è una notizia per varie ragioni: perché sceglie di infrangere la promessa di neutralità annunciata in almeno due occasioni, perché gode di un vasto consenso in città , perché opta per un candidato civico senza la tessera di quel Partito democratico di cui Variati è l'esponente vicentino più importante. «Le primarie sono uno strumento giusto: meglio che il candidato sindaco nasca dal basso e non nelle segreterie dei partiti, perché un sindaco non è espressione dei partiti, ma dei cittadini che lo eleggono», argomenta Variati plaudendo allo spirito delle primarie vicentine in cui si sfideranno Bulgarini, Otello Dalla Rosa e Giacomo Possamai: «Mi pare che stiano vivendo questa competizione nel modo corretto, senza farsi male reciprocamente. Guardo a tutti e tre con gratitudine, pensando che forse c'è una sana incoscienza nell'affrontare questa avventura. L'impegno che richiede il ruolo di primo cittadino è terribile, è un atto di grande generosità , che non prevede né sabati né domeniche di riposo. Dico fin d'ora che mi metterò a disposizione di chi vincerà le primarie, così come faranno i due candidati che risulteranno sconfitti. Anch'io, tuttavia, voglio esprimere una preferenza e annuncio che il mio sostegno andrà al mio vicesindaco». All'indirizzo di Bulgarini nei giorni scorsi erano piovute inequivocabili parole di stima in occasione dell'inaugurazione della grande mostra su Van Gogh in Basilica e dell'assemblea nazionale dell'Anci in Fiera: «Lavoro con Bulgarini da oltre dieci anni. Lo conobbi ai tempi delle elezioni provinciali del 2007, quando aiutò la campagna elettorale di Piero Collareda. Compresi subito che aveva grandi numeri e mi ricordai di questo giovane brillante un anno dopo quando decisi di correre da sindaco. Senza dubbio è la persona che più mi è stata vicina in questi anni». Un'ideale linea di successione era stata tracciata già nel 2013, quando Bulgarini era stato promosso vicesindaco: «Già allora furono determinanti alcune caratteristiche: è un uomo colto, conosce la città , ha maturato esperienza, ha visione e concretezza, due attributi fondamentali per fare il sindaco e per poter vincere una sfida politica così complessa». A chi ritiene che cultura e turismo siano deleghe poco "allenanti", per dirla in termini sportivi, Variati risponde così: «Dalle deleghe che gli ho affidato esce vincente, perché la città è decisamente migliorata. Ma ha saputo dimostrare il suo valore anche in altri settori. Penso, ad esempio, alla sicurezza, con l'idea delle telecamere intelligenti, al centro del progetto per una città sempre più smart; oppure la gestione dei campi nomadi, rispetto alla quale mi è stato accanto nel mantenere una posizione di rigore per far rispettare le regole e non di semplice assistenzialismo. Ma potrei ricordare anche i giorni dell'alluvione, quando ci mise gli stivali e la testa, esattamente quello che serve per essere una guida». Quello che sta a cuore a Variati è soprattutto la continuità di un percorso amministrativo che nei prossimi mesi si muoverà attraverso snodi cruciali, come l'Alta velocità , la filovia, i nuovi parchi, l'ampliamento della rete di piste ciclabili: «Se saprà superare le primarie, Bulgarini ha le caratteristiche per vincere le elezioni». Ma queste saranno primarie vere e il risultato non è per nulla scontato: «Avrei desiderato che ci fosse anche Antonio Dalla Pozza, un uomo che si è occupato di referati difficili, dovendo spesso infilarsi l'elmetto in testa. Esprimo quindi in libertà il mio sostegno a Bulgarini, unico candidato espressione della mia giunta, ferma restando la mia simpatia per Possamai e Dalla Rosa, e lo faccio con razionalità e umanità , che un sindaco deve sempre mantenere. E non è vero che volto le spalle al Pd, che in maniera intelligente ha organizzato queste primarie aperte per selezionare il candidato migliore».
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