AAA avvocato cercasi, VicenzaPiù offre carriera. Lunga ...
Mercoledi 25 Luglio 2012 alle 23:49 | 0 commenti
Stasera è avvenuto l'ennesimo, proditorio episodio che ha appena impedito al nostro redattore Marco Milioni di svolgere compiutamente il suo lavoro al Consiglio Comunale di Villaverla, come era recentemente successo nella sala consiliare di Trissino. Letteralmente schifato perchè anche nei luoghi di democrazia si tenta di impedire o ostacolare la visibilità e la conoscenza degli atti compiuti da chi il popolo ha eletto e da chi al popolo deve rendere sempre conto, ho deciso di selezionare un avvocato, magari giovane: i curricula degli aspiranti vanno inviati a [email protected].
Il nuovo avvocato dovrà assisterci con assiduità anche e soprattutto per farci risparmiare il tempo che oggi dobbiamo dedicare spesso in prima persona, salvo lasciar perdere dopo la semplice, insufficiente denuncia pubblica, a chi vuole distoglierci, per suo ovvio vantaggio, dal nostro lavoro: l'informazione.
Per compiere al meglio tutte le azioni, legali e presso Ordine e Sindacato dei Giornalisti, che da oggi in poi abbiamo deciso di portare avanti a tutela nostra ma, soprattutto, dei nostri liberi lettori, chiederemo al futuro avvocato dei nostri redattori e collaboratori che condivida, soprattutto, con noi una reale e totale fede nei valori della Costituzione per tutti i suoi dettami che riguardano "la" libertà . Di sicuro il legale ad hoc che cerchiamo avrà modo di migliorare la sua preparazione tecnica di base nello specifico settore soprattutto grazie alla prevedibile frequenza di casi da gestire.
Appena trovata la giusta figura, li seguiremo, infatti, è questa la decisione di base, uno per uno, senza mollarne nè tralasciare di denunciarne alcuno. Di questi casi potrà (e dovrà ) lui stesso scrivere per diventare anche nostro collega. Perchè: basta!Â
«I giornalisti bisogna denunciarli, perché tra l’'altro non hanno neanche i soldi per pagarsi l’'avvocato». Questa frase epica, come la definisce Renzo Mazzaro a pagina 196 del suo libro "I padroni del Veneto", è di Lia Sartori. E che quella frase dell'eurodeputao, che per Galan «è il miglior politico che conosco», abbia fatto scuola ne siamo testimoni (vittime?) direttamente, col nostro network locale dell'informazione fatto dei periodici cartacei VicenzaPiù e (da sabato autonomo) BassanoPiù oltre che dai quotidiani web VicenzaPiu.com & c..
Tanto per rimanere, ai casi ad oggi a noi noti (perchè altri ne incombono se è vero che ci hanno toccato anche mafiosi avvertimenti tra cui tempo fa una stranissima visita senza seguito di sedicenti carabinieri presso la tipografia), la Cassazione ci ha appena decretato "vincitori" nel caso Cis-Filippi-Procura di Vicenza, rigettando il ricorso del Pm Severi e confermando la sentenza a noi già favorevole del Tribunale del Riesame di Vicenza con una decisione che Ordine dei Giornalisti, Sindacato e Ossigeno per l'Informazione hanno definito "storica" per la libertà di stampa (infatti a Vicenza la stampa locale ... non ne ha parlato punto).
Ma il nostro avvocato senior, l'ex senatore Renato Ellero, è anche oggi in azione presso l'Ordine dei Giornalisti per dimostrare insieme allo scrivente direttore responsabile che sembrano palesemente "sartoriane" le rimostranze, ad esempio, fatte (disciplinatamente?) riguardo al titolo sul "quaquaraquà " (che forse avrebbe vietato anche il Minculpop) dalla responsabile dell'ufficio stampa del Comune di Vicenza per conto del primo cittadino, che nell'intervista che preannunciamo per VicenzaPiù in edicola sabato 28 si è, comunque, anche espresso, una volta sollecitato, sul must della sora Lia.
E lo studio Ellero sta argomentando e sta preparando documenti e arringhe, in questo periodo, oltre che presso l'Ordine anche presso il Tribunale civile contro una richiesta da parte della municipalizzata Aim di presunti danni di entità degna del ... libro dei sogni. Con quale motivazione? L'Ordine, ad esempio, ci ha anticipato (ma oggi abbiamo chiesto di visionare i documenti per conoscere meglio i dettagli e la liceità deontologica delle accuse) che Aim non entra nel merito di nostre eventuali inesattezze, ma si lamenterebbe che ... scriviamo troppo di fatti, udienze, problemi.
«Denunciate, denunciate VicenzaPiù e VicenzaPiu.com, tanto non hanno i soldi per difendersi», sembra quasi di udire il rimbombo degli ordini di manager e sotto manager cloni (di basso cabotaggio?) di Lia Sartori.
Incoraggiati, forse e anche, da un fatto inconfutabile: loro i soldi, anche se li hanno, non ce li mettono perchè, che vincano o perdano, le parcelle di decine di migliaia di euro dei loro manzoniani "azzeccagarbugli" le pagano i proprietari di Aim.
Se non avessimo paura ... delle minacce (municipali e municipalizzate), denunceremmo che le parcelle degli ottimi studi legali scelti le pagano i cittadini berici nelle bollette e i lavoratori di Vicenza della multiutility comunale che stanno perdendo il lavoro, perchè "Aim non ha soldi e deve tagliare i posti", lo hanno appena confermato ai sindacati negli uffici di Confindustria i datori di lavoro ... aggiuntivo agli avvocati che accusano VicenzaPiù e VicenzaPiù forse solo di scrivere, mentre certi altri media dimenticano di mandare i propri redattori a qualche udienza dei processi Aim, aiutando, così, Aim a risparmiare sugli avvocati per, magari, poter spendere in spazi pubbliciatri ben indirizzati dagli "esperti interni" in (non) comunicazione.
Così esperti in (non) comunicazione da non inviarci chissà da quanto tempo i loro (normalmente) auto inneggianti comunicati stampa, che, come a tutti noto, pubblicheremmo sempre anche se ci arrivassero da Cetto Laqualunque.
Eppure i signori Laqualunque di Contrà Pedemuro S. Biagio, i cui stipendi li paghiamo sempre noi, si lamentano di VicenzaPiù urbi et orbi: vuol dire in città e al mondo, per carità non fateci un'altra causa gentilissimi Colla, Vianello e quel (non riusciamo a dire) collega di cui neanche gli interroganti consiglieri comunali sono riusciti a sapere quanto avevano chiesto sulla sua assunzione, nata perchè Aim comunicasse meglio e (quasi) tutto.Â
Ma se Lia Sartori ha fatto scuola col suo invito a "denunciare, citare e combattere" i, fisicamente, poveri giornalisti, i sanbiagini hanno messo in ... scacco i loro (leggasi bene, loro, non nostri) colleghi, che so, della Banca Popolare di Vicenza e di Confindustria Vicenza.
Che, infatti, ci hanno inflitto la terribile pena di non poter parlare bene di loro cancellandoci dalle mailing list per i loro ottimistici comunicati stampa.
I bancari di Zonin, forse perchè ci siamo permessi nell'anno di grazia 2012 del mondo global di fare, oddio, qualche critica sulla sua "trasparenza" pubblicando più volte domande senza risposta.
I confindustriali di Zigliotto, forse perchè abbiamo scritto che la sua iniziale assomiglia tanto a quella del re dei grandi vigneti (dei grandi vini, no, sono ben altri i nomi).
Caro avvocato che, veramente (non è satira alla quaquaraquà ), vogliamo selezionare, ecco, quindi, le prime due cose che dovrai fare.
Spiegare, intanto, ai nostri dipendenti di Aim e ai loro fan di Via Btg. Framarin (tra un downgrading e l'altro) e di Palazzo Bonin Longare (tutti i giorni meno il venerdì, quando, verificalo, i telefoni degli uffici non squillano più anche per recuperare i 14 milioni di euro pagati da tutti gli associati a Amenduni e Ingui per ... liquidarli dal confindustriale GdV) che, se ci interessassero i loro comunicati più delle notizie e delle opinioni che altri non condividono o non scrivono, certamente andremmo a leggerli sui loro siti aziendali.
E poi, caro, nostro nuovo avvocato prova a far capire che se i "quante cose buone facciamo" non vengono pubblicati, per loro scelta, sui nostri media (i secondi a Vicenza per lettori dopo il GdV, e sul web possiamo anche lanciare una sfida ... in Più) i nostri lettori aumenteranno perchè leggeranno meno cose scontate e più informazioni su cui esercitare il proprio cervello.
Loro ce l'hanno. E primo o poi si incazzeranno con l'acquiescenza e l'omertà .
P.S. Volevamo scrivere oggi la terza puntata dell'intervista a Giulio Antonacci, che poteri e condizionamenti li ha subiti, per alcuni, usati per altri. Di certo li ha conosciuti se nel suo libro, che alcuni, lui ci racconterà chi e perchè, vorrebbero fosse morituro prima di essere nascituro, ha scritto: «Quasi mai è consentito al lettore di conoscere i giochi di forza, le pressioni, gli atti di potere, le seduzioni che l'establishment politico, la proprietà , l'autorità giudiziaria o i gruppi di opinione, la redazione o i corrispondenti esterni, possono o tentano di esercitare quotidianamente sul caporedattore e, per le questioni più delicate e importanti, sul direttore di un giornale».
Ma raccontando perchè cerchiamo un avvocato ... quotidiano abbiamo confermato che da noi «è sempre consentito al lettore di conoscere i giochi di forza, le pressioni, gli atti di potere, le seduzioni che l'establishment politico, la proprietà , l'autorità giudiziaria o i gruppi di opinione possono o tentano di esercitare quotidianamente sul direttore» ma anche che «la redazione e il direttore si opporranno sempre a tutto questo e il nuovo avvocato, se troveremo quello giusto, avrà da noi una lunga carriera».
Lunga sì, non ... ci dispiace per gli altri, perchè se il 25 febbraio 2006 quando uscimmo col n. 1 di VicenzaPiù ci pronosticarono 3 numeri al massimo di vita, sabato 28 luglio 2012 col n. 239 di Vicenzapiù in edicola uscirà anche il primo numero di BassanoPiù in versione autonoma, dopo i primi 19 inserti.
Scusate se è poco. Ma sarà di Più. A lungo. Perché sì, ci sono due modi per censurare l’informazione: minacciare chi la fa oppure non rispondere. Uil e BpVI insegnano.
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