28 maggio giornalisti veneti: no a Ddl intercettazioni
Sabato 22 Maggio 2010 alle 01:05 | 0 commenti
Ordine dei giornalisti del Veneto - Ordine dei giornalisti del Veneto, Sindacato e Unione Cronisti hanno organizzato per venerdì 28 maggio, nella sede di Venezia, San Polo 2162, un'assemblea pubblica per affrontare la questione del Disegno di legge Alfano, passato in Commissione giustizia del Senato, che richiamandosi in maniera strumentale ad una privacy fatta su misura solo per i potenti, di fatto sancisce la censura preventiva delle notizie, impedisce ai giornalisti di esercitare il diritto-dovere di cronaca e decreta la cancellazione del diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati.
All'iniziativa sono stati coinvolti esponenti della società civile, delle organizzazioni dei lavoratori Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dell'Associazione nazionale magistrati, dell'Ordine degli Avvocati. Interverranno anche il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, il vicesegretario della Fnsi, Enrico Ferri, il segretario del Sindacato regionale, Daniele Carlon e il presidente dell'Unci Veneto, Ugo Dinello.
La norma impropriamente denominata Ddl intercettazioni, in realtà non si occupa soltanto di intercettazioni. Il provvedimento in discussione in Commissione Giustizia al Senato prevede, infatti, l'introduzione di pesanti sanzioni economiche per gli editori, nonché sanzioni penali, ammende pecuniarie e sospensione dalla professione per i giornalisti che dovessero avere l'ardire di continuare a fare il proprio "mestiere": cioè dare notizie ai propri lettori e telespettatori. In particolare tutte le notizie relative ad inchieste penali in corso, prima dell'udienza preliminare.
Si tratta di una legge che vuole impedire la pubblicazione di notizie scomode, come quelle che stiamo leggendo in questi giorni su "Appaltopoli" e sul malcostume dilagante anche tra i rappresentanti politici. Se dovesse essere approvata con l'attuale formulazione, significherà non poter sapere più nulla per anni di fatti importanti: sulle indagini su Ustica, ad esempio, gli italiani sarebbero stati completamente all'oscuro, così come su tutte le altre stragi che hanno insanguinato in Belpaese. Ma anche su terroristi, mafiosi. Forse si potrà continuare a scrivere degli sbarchi di poveri immigrati disperati ...
La Fnsi sta già lavorando all'organizzazione di uno sciopero generale dei giornalisti e ad un eventuale ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo se la legge sarà approvata.
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