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Dopo l'estate torna VicenzaPiù e il n. 258 è gratis nelle edicole Fenagi
La sfida giornalistica di VicenzaPiù: non criminalizzare le minoranze con le parole
L’ultimo comunicato che VicenzaPiù ha ricevuto da Davide Casadio, presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme, permette di avanzare alcune riflessioni generali che i precedenti articoli avevano lasciato inconsiderate. Esiste una questione interna al rapporto tra una qualsiasi maggioranza e una qualsiasi minoranza: la questione dell’immagine. Che può sembrare banale, ma che in realtà è vitale, perché l’immagine è tutto.
Continua a leggereIntegrazione da costruire mattone su mattone
Di Deha Sanata Caryne, 16 anni, nata in Italia e di origini in Costa D' Avorio, per la rubrica autogestita "StranIeri, italiani oggi" da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente
La prima parola che mi viene in mente quando penso al termine integrazione è: "diversità ", è il far parte di qualcosa di diverso da te. L' integrazione come tanti pensano non è diventare come l'altro ma adottare parte della sua cultura per cui ciò non significa abbandonare le proprie origini e tradizioni solo perché si è in un altro paese (nella foto Deha Sanata Caryne con le compagne di classe).
Il Vicenza pride 2013 visto con gli occhi di un omosessuale credente
Da La parola per la rubrica autogestita Vita gay vicentina da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online   Â
La parola nasce nel 1988 per offrire un'esperienza più specificatamente religiosa ad un gruppo di omosessuali. Costituitasi poi come associazione di omosessuali credenti "laica, ideologicamente libera e apartitica" questa esperienza personale è rimasta e ai partecipanti è rivolto l'invitato al condividere la parola di se.
Continua a leggereLe osterie a Vicenza, erano troppe!
Di Luciano Parolin da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online   Â
Il termine osteria a Vicenza, come nel resto del Veneto, stava ad indicare non solo una rivendita di vino, ma un luogo dove si poteva trovare anche cibo e alloggio. L'oste era un locandiere, un albergatore. E' del 1485 il più antico statuto degli osti che contiene l'intero ordinamento della fraglia (categoria).
Continua a leggereCos'è la felicità
Nina Cupac è una bambina italo-serba che ha solo undici anni. I suoi genitori sarebbero contenti se venisse pubblicato il suo articolo, questo ci è stato scritto. E allora pubblichiamo l'inno alla felicità della nostra lettrice italo serba di undici anni: ci rende felici.
di Nina Cupac per la rubrica autogestita "StranIeri, italiani oggi" da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente
Continua a leggereIl mediatore culturale parte dai bambini delle scuole
Di Marina Grulovic per la rubrica autogestita "StranIeri, italiani oggi" da da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online  Â
L'idea di formare la figura di mediatore culturale è nata circa tredici-quattordici anni fa, quando i flussi migratori erano piuttosto frequenti. Era sorta l'esigenza di una persona straniera con buona conoscenza della lingua, della cultura e delle tradizioni italiane e altrettanto della lingua, della cultura e delle tradizioni del paese d'origine.Â
Continua a leggereVicenza: città "interessante"... per la prostituzione
Da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online  Â
La prostituzione di strada rappresenta un fenomeno complesso e controverso non solo per quanti direttamente praticano, per scelta o costrizione questa attività , ma anche per tutti i diversi attori sociali che ne sono coinvolti più o meno direttamente. Quella che caratterizza il territorio vicentino negli ultimi anni è una prostituzione prevalentemente migrante, spesso sottoposta allo sfruttamento di organizzazioni criminali, caratterizzata da numeri alti e in aumento.
Continua a leggereL'emigrazione
Di Youssef Cherif, Tunisia, per la rubrica autogestita "StranIeri, italiani oggi" da VicenzaPiù n. 257 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online  Â
Questa volta voglio parlare di questo fenomeno a partire dalla mia esperienza personale. Io sono partito dalla Tunisia all'età di 28 anni e da sette vivo in Italia. Come me, molte altre persone devono affrontare la stessa trafila per vari e diversi motivi. A parere mio, la prima ragione è la ricerca di migliori prospettive di vita.