Quotidiano |
Categorie: Politica, Ambiente, Fatti, Giudiziaria
Si legge sulla stampa dalla scorsa settimana (precisamente da sabato 25 febbraio), scrive in una nota che pubblichiamo
Valentina Dovigo, consigliere comunale della
Lista Civica e Sel, che la Procura di Vicenza ha ultimato le indagini sul Piruea
Borgo Berga ed il Procuratore ha chiesto al GIP il sequestro per lottizzazione abusiva di tutta l'area del Piano, formulando le seguenti ipotesi di reato: errata valutazione della compatibilità idraulica, valore dei benefici economici fortemente sbilanciato a favore dei costruttori privati, mancato rispetto della dovuta distanza dai fiumi delle opere edili, mancato accoglimento delle Prescrizioni della Sovrintendenza ed omissione delle Valutazioni di carattere ambientale.
Continua a leggere
Quotidiano |
Categorie: Ambiente, Fatti, Giudiziaria
In merito alla pubblicazione sulla stampa di ampi stralci del dispositivo del GIP, dott.
Massimo Gerace, con il quale si rigetta la richiesta avanzata dalla Procura di sequestrare l'intera lottizzazione di
Borgo Berga, le associazioni
Legambiente,
Italia Nostra e
Comitato contro gli abusi edilizi ci inviano
una nota che pubblichiamo e condividiamo in cui, premettono, che "
non possono non commentare criticamente quanto si è appreso pubblicamente". Le motivazioni del GIP, prosegue la presa di posizione, sono infatti costellate da considerazioni extra-giuridiche che riteniamo inopportune e incomprensibilmente animose verso cittadini e Associazioni che da anni denunciano la devastazione del territorio. Parole, quelle del GIP, che non avrebbero destato stupore solo se a pronunciarle fosse stato il privato costruttore, oggi sotto indagine penale.
Continua a leggere
Quotidiano |
Categorie: Politica, Ambiente, Giudiziaria
«
Certamente la richiesta della Procura di sequestro dell'intera area di Borgo Berga arriva tardi. Ma siamo comunque sconcertati del fatto che non possa essere accolta. Perché il Giudice deve applicare la legge. E se c'é, come sembra, la ragionevole certezza che l'opera sia abusiva, realizzata con "illegale ed ingente sbilanciamento economico, connotata da gravi illiceità diffuse" (violazione delle distanze dai corsi d'acqua, dei vincoli storico-architettonici, delle norme sugli appalti, e dell'obbligo della valutazione ambientale, strategica e idraulica), perché mai ci si dovrebbe opporre al sequestro, lasciando dunque che venga perpetuato il reato? E' come se con la ragionevole certezza che fosse in corso una rapina, anziché intervenire per limitare i danni, si dicesse che siccome ormai il più è fatto... lasciamoli pure finire (!)»: lo affermano il senatore
M5S Enrico Cappelletti ed i consiglieri comunali M5S
Liliana Zaltron e
Daniele Ferrarin nell nota che pubblichiamo.
Continua a leggere
Quotidiano |
Categorie: Politica, Fatti, Giudiziaria
La prima, recente richiesta di sequestro del complesso di
Borgo Berga è nata dall'esigenza di evitare la prosecuzione del reato di lottizzazione abusiva che continuerebbe con ulteriori lavori ai cantieri delle palazzine non ancora completate. Dopo che la prima istanza è stata respinta dal giudice
Massimo Gerace, il procuratore
Antonino Cappelleri ha proposto appello al riesame. Le motivazioni che hanno spinto Cappelleri a chiedere il sequestro sono presto dette: il lotto E, sostiene Cappelleri, è un'area estranea alle caratteristiche di degrado alla base del Piruea, c'è un ingente sbilancio economico a favore del privato e infine non sono state rispettate le distanze dai corsi d'acqua.
Continua a leggere
Quotidiano | Rassegna stampa |
Categorie: Giudiziaria
Il presidente e tutti i consiglieri di amministrazione? Sono estranei. Le decisioni operative venivano prese altrove (cioè, se ne deduce, dall’Ad
Vicenzo Consoli). Per questo, i magistrati fanno bene a non indagare nessuno del cda e quindi dovrebbero archiviare, e subito, la posizione del presidente. A voler sintetizzare le tesi sostenute ieri di fronte ai pm di Roma da
Flavio Trinca, ex presidente di
Veneto Banca, basterebbero questi concetti. Anche se poi, ovviamente, ci sono molte sottigliezze e precisazioni da porre, che in ogni caso puntano a orientare l’attività dei magistrati più verso chi, quel ruolo operativo, ce l’aveva: Vicenzo Consoli, l’amministratore delegato dell’istituto di credito che ha polverizzato i risparmi di 88 mila azionisti, e ora è nel mirino di un’ indagine per aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza assieme ad altre 14 persone, tra le quali lo stesso Trinca.
Continua a leggere
Quotidiano | Rassegna stampa |
Categorie: Giudiziaria
Inchiesta su
Borgo Berga, l’esito della super perizia delegata dal procuratore capo
Antonino Cappelleri ha portato quest’ultimo a chiedere - senza al momento ottenerlo - il sequestro dell’intera area, tribunale compreso, ma anche ad ampliare la lista degli iscritti sul registro degli indagati, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Tanto che il numero da 18 è lievitato a 22 (incluso l’ex sindaco
Enrico Hüllweck), o meglio 21 visto che
Bruno Soave, dirigente in pensione del Comune, è mancato 10 giorni fa.
Continua a leggere
Quotidiano |
Categorie: Politica, Fatti, Giudiziaria
"
Ringraziamo la Procura di Vicenza ed il Corpo Forestale dello Stato per il prezioso lavoro che stanno facendo nell'accertamento delle responsabilità sui presunti abusi edilizi che, a quanto pare, hanno contraddistinto la realizzazione del complesso di Borgo Berga. Ma comunque vada la verifica delle responsabilità penali, noi crediamo che i cittadini di Vicenza abbiano già emesso una chiara sentenza di condanna "politica" per tutti i gruppi di centro-sinistra e di centro-destra, Lega compresa, che hanno avuto un ruolo determinante nella realizzazione di questa colossale speculazione edilizia: una condanna, o meglio una bocciatura che auspichiamo potrà essere fatta "scontare" alle prossime elezioni": lo affermano il senatore
M5S Enrico Cappelletti ed i consiglieri comunali M5S
Liliana Zaltron e
Daniele Ferrarin nella nota che pubblichiamo.
Continua a leggere
Quotidiano |
Categorie: Ambiente, Lavoro, Fatti, Giudiziaria
Dal nostro corrispondente a Praia a Mare. Dell'eventualità che dalla
procura di Paola, in provincia di Cosenza, si volesse rimettere mano al procedimento per le morti bianche delle tute blu della
Marlane Marzotto di Praia a Mare e all'inquinamento dell'area industriale a pochi metri dal Mar Tirreno si era iniziato a parlare a luglio dell'anno scorso (nella foto ritrovamenti di rifiuti tossici nell'area, ndr). Ma la voce circolava già durante il processo di primo grado alla proprietà e ai dirigenti della fabbrica tessile chiusa nel 2004, tra cui
Pietro Marzotto presidente del gruppo vicentino dal 1982 al 1998. Nei corridoi e nelle aule del tribunale di Paola, infatti, da più parti si sussurrava di un nuovo elenco di potenziali parti civili. Del resto non è mai stato un mistero che gli ex operai hanno continuato a morire. Anno dopo anno.
Continua a leggere
Quotidiano |
Categorie: Politica, Fatti, Giudiziaria
Il Coordinamento Cristiani per la Pace, dopo aver diffuso ieri ai media un comunicato dal titolo parlante «La mano della 'ndrangheta e 10 anni di silenzi sull'accordo Italia - USA "compensazioni Dal Molin"» e dopo un contatto da noi avuto col loro rappresentante di riferimento Giovanni Marangoni, in cui gli manifestavamo interesse alla questione da loro sollevata ma chiedevamo, per le indispensabili verifiche, documenti aggiuntivi, da lui promessici, che non fossero solo i sia pur rilevanti articoli dei due quotidiani locali assunti come base per le pesanti accuse, oggi ha trasmesso il documento (nella foto l'intestazione della "denuncia"), accelerando i tempi necessari per i nostri opportuni controlli, alle maggiori autorità e istituzioni locali.
Continua a leggere
Quotidiano | Rassegna stampa |
Categorie: Giudiziaria
A distanza di meno di due mesi e mezzo dal sequestro dell’«
Anfiteatro marittimo berico Porto degli Angeli» di Arcugnano, il pm
Alessia La Placa ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari al curatore dell’area, che per l’accusa non sarebbe un sito archeologico ma solo un posticcio recente. Abuso edilizio, manufatti eseguiti senza autorizzazione e contraffazione di opere d’arte i reati che vengono contestati a
Franco Malosso von Rosenfranz che avrà la possibilità di farsi interrogare dal pm per chiarire la sua posizione o di depositare una memoria difensiva.
Continua a leggere