È legittimo chiedere dimissioni di un sindaco e noi lo facciamo per Variati con fatti. GdV e giornali Athesis titolano il falso contro M5S: "In cella il vice della Raggi". Che non è Marra!
La bufala di chi non verifica... La Verità: Cappelleri a Venezia ritroverebbe l'inchiesta BPVi in caso di sua avocazione in laguna? Una bugia in cui casca un "mezzo locale"
Convegno BPVi pro Variati: l'avvocato presidente Bertelle smentisce... se stesso. Smetta di avere i piedi in due scarpe e la visibilità gliela diamo noi. Pro associati veri
Abbiamo, come facciamo sempre con tutti, pubblicato con la massima evidenza riservabile a una nota ufficiale la replica, per altro cortese e senza far appello a leggi, di Renato Bertelle, avvocato nonchè presidente della sedicente Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza, alle nostre obiezioni, che nascono il 15 novembre, sul tardivo convegno sulla BPVi organizzato da lui, come rivendicato anche oggi dal "replicante" stesso e come evidenziato, fin dalla prima conferenza stampa di presentazione, dal sindaco Achille Variati a cui l'incontro, rivelatosi poi un flop per partecipazione e consensi, faceva indubbiamente comodo per rifarsi una verginità là dove è umanamente e tecnicamente impossibile.
Continua a leggereIl diritto all'oblio, Tribunale di Roma: per persone con ruoli pubblici prevale il diritto all'informazione
Proponiamo ai lettori, in un periodo in cui i casi di invasione, anche drammatica, della privacy da parte dei Social non deve portare come effetto una limitazione del diritto di cronaca delle testate giornalistiche online e delle versioni web dei media tradizionali, un interessante e aggiornato articolo tratto da "Il Quotidiano Giuridico Wolters Kluwer", pubblicato con nota di Elena Falletti nel sito internet "Altalex", che spiega in modo conciso la problematica sottostante alla riservatezza dei dati personali e il conseguente diritto all'oblio. L'articolo, come ci segnala l'avvocato Daniele Cavaliere del Foro di Vicenza che sta seguendo alcuni casi con questa problematica, prende spunto da una recente sentenza del Tribunale di Roma (che alleghiamo qui), la quale riconosce tale diritto all'oblio, pur temperandolo con le esigenze di informazione. Già nel 2012 la Corte di Cassazione aveva preso in considerazione il problema (sentenza che alleghiamo qui).
Continua a leggere