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Il Sole: Popolare Vicenza e Veneto Banca, Viola «doppio» a.d. per la fusione

ArticleImage Accelera il percorso di fusione tra la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Nel consiglio di amministrazione che si tiene oggi a Vicenza l’ex ad di Mps, e prima ancora di Bpm, Fabrizio Viola, dovrebbe essere nominato nuovo amministratore delegato - previo il consenso necessario da parte delle autorità di vigilanza - al posto di Francesco Iorio, che ieri ha ufficialmente rassegnato le dimissioni (improvvise, non concordate, fanno sapere dall’istituto) dalla carica di ad e di direttore generale. Iorio, ex direttore generale di Ubi, era arrivato a Vicenza il primo giugno del 2015 con il difficile compito di provare a condurre l’istituto fuori dalla crisi patrimoniale causata dalla malagestione dell’ex presidente Gianni Zonin e dal direttore generale Samuele Sorato.

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BPVi, Francesco Iorio si è dimesso il 4 dicembre. Il sostituto sarà scelto dal cda il 6 dicembre

ArticleImage Banca Popolare di Vicenza comunica che il Consiglio di Amministrazione della Banca ha preso atto delle dimissioni rassegnate da parte del dottor Francesco Iorio il 4 dicembre. Iorio, Amministratore Delegato e Direttore Generale dal giugno del 2015, ha guidato la Banca in uno dei momenti più difficili della sua storia, che ha visto la trasformazione in S.p.A. e il riassetto della struttura azionaria. Iorio ha avviato, con il determinante sostegno del Fondo Atlante, un complesso processo di ristrutturazione e rilancio della Banca. Il Consiglio di Amministrazione ha espresso il proprio unanime e convinto ringraziamento, apprezzando l'alta qualità del lavoro svolto e la competenza, la trasparenza e l'impegno con cui Francesco Iorio ha guidato la Banca.

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"Dimesso" Iorio da Ad BPVi, Gianni Mion: "con molta pazienza e buona sorte usciremo dalla palude". Fabrizio Viola probabile nuovo Ad a Vicenza con "vista" anche su Montebelluna

ArticleImage Aggiornamento alle 11.59 Oggi Francesco Iorio ha lasciato la carica di Ad e dg della Banca Popolare di Vicenza, in cui si era distinto, oltre che per un ingaggio alla Higuain da pre crisi juventina, per piani e contropiani mai andati a buon fine, e avrebbe accettato la sfida immane di salvare quel che resta della fu Popolare vicentina Fabrizio Viola, che in passato era stato ai vertici della BPVi da cui era uscito, così come fece Luciano Colombini, uno degli altri nomi fatti come successore dell'ex ad Ubi, rifiutando i metodi di Gianni Zonin. Avevamo anticipato il 24 novembre questa ipotesi riprendendo quanto scritto da Stefano Righi il 21 su Il Corriere economia facendo riferimento alla persistente ritrosia di Iorio a farsi da parte dopo che Beniamino Anselmi, dopo essersi dimesso da presidente del Cda di Veneto Banca non condividendo la volontà del Fondo Atlante di voler fondere le due ex Popolari venete, aveva lasciato anche le cariche di Consigliere di Veneto Banca, della controllata Banca Apulia e del partecipato consorzio SEC Servizi.

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Corriere Economia: Veneto & Vicenza, il più grande crac bancario di sempre

ArticleImage Le due ex popolari del Nordest hanno bruciato valore per oltre 15 miliardi di euro, coinvolgendo 200 mila risparmiatori. Il più grande crac bancario della storia della repubblica italiana. Il buco che si è venuto a creare nei conti della Banca Popolare di Vicenza non ha eguali nel passato. L’unico caso che si avvicina è il contemporaneo crac della vicinissima Veneto Banca: una voragine di 8,75 miliardi sotto Monte Berico (6,25 miliardi di capitalizzazione; 1,5 da Atlante, 1 di perdite a bilancio); un’altra pari a 6,5 miliardi a Montebelluna (5+1+0,5). Assieme hanno bruciato – secondo stime prudenziali – 15,25 miliardi, con il coinvolgimento di 205 mila risparmiatori. Il tutto in meno di tre anni.

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CorVeneto: Ex popolari, l’incertezza sulla riforma può pesare sui fondi per le conciliazioni

ArticleImage Il governo cercherà forse di tamponare con un decreto che dovrebbe chiudere le falle; per il resto si tratta di attendere che la Corte Costituzionale si pronunci. Sperando di non dover mettere sul tavolo soldi cash. Il tema che il Consiglio di Stato ha girato alla Consulta due giorni fa, comunque sia, rispetto alla presunta illegittimità, da parte degli istituti di credito, di negare o limitare la liquidazione delle azioni correlate al diritto di recesso, ha dato una scossa a tutto l’impianto del decreto di riforma delle grandi banche popolari con attivi al di sopra degli 8 miliardi. Bisogna capire come una sentenza in questa direzione possa pesare sui conti. Per restare in Veneto, di Veneto Banca (che dovrebbe liquidare i 219 soci che hanno chiesto il recesso per 14,7 milioni) e della Popolare di Vicenza (1,7 milioni).

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Quotidiano | Categorie: Libri, Banche, Fatti, Economia&Aziende

M5S presenta "Vicenza. La città sbancata" seconda edizione, Alberto Spampinato di Ossigeno per l'informazione: un esempio di libertà di stampa. Ignorato da politici e media locali

Organizzata, simbolicamente in sala Stucchi, il 1° dicembre da Liliana Zaltron, capogruppo in Comune del Movimento 5 Stelle, la presentazione della seconda edizione di "Vicenza. La città sbancata", il libro testimonianza sul più grave scandalo bancario della storia bancaria della Repubblica italiana che sta riguardando la Banca Popolare di Vicenza, è andata in scena con la diretta streaming dal M5S ma è stata "oscurata" dai media locali e ignorata dai politici locali, tutti, dal sindaco fino all'ultimo dei consiglieri, invitati ufficialmente dagli organizzatoti. Nessun "teatrale" primo cittadino o censurato "secondo" era presente, nessun assessore tra quelli visti al Teatro comunale il 26 novembre a partecipare ossequiosi al convegno burla sulla BPVi organizzato da Achille Variati e Renato Bertelle, ha trovato utile ascoltare le versioni reali dei fatti e non quelle del sistema di potere imperniato su Gianni Zonin, di cui Jacopo Bulgarini d'Elci ha denunciato l'abbraccio mortale al mondo politico vicentino.

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Inchieste | Quotidiano | Categorie: Banche, Economia&Aziende

Su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ma non solo comincia a vacillare l'infallibilità di Banca d'Italia: la sua risposta da... Trequattrini a Malagutti che replica a modino

ArticleImage C'è un fronte, quello delle cosiddette autorità di Vigilanza, in primis Banca d'Italia e Consob, che sta cambiando e che potrebbe indebolire la granitica entità che sembra vivere sempre senza colpe, senza alcun controllore che possa in qualche modo giudicare se c'è correttezza nell'operato (o deviazione....) delle nostre banche. Se è certo che mancanze, e che mancanze!, ci sono state da parte della Banca Popolare di Vicenza e, forse meno anche se da tempo è più "colpita" da una almeno apparentemente maggiore attenzione proprio di quelle autorità, di Veneto Banca, arrivano le prime sentenze che chiamano alle loro corresponsabilità, anche "solide", proprio Bankitalia e Consob come abbiamo scritto sotto il titolo "Prime sentenze contro Bankitalia e Consob per mancato controllo: per i soci BPVi e Veneto Banca si prospettano "patrimoni" ben più consistenti da cui attingere i ristori".

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Quotidiano | Categorie: Associazioni, Banche, Economia&Aziende

Dopo il convegno burla by Variati e Bertelle "Noi che credevamo nella BPVi" rispedisce al mittente anche la beffa: l'invito a intervento unico di 5 minuti in consiglio comunale. Il "Quattropoltrone" Achille Variati si dimetta

Dopo il convegno burla organizzato da "QuattroPoltrone" Achille Variati e da Renato Bertelle, il maladense in crisi di identità tra presidente di soci traditi o avvocato di clienti acquisiti, e dimenticando la mai effettuata convocazione chiesta dal M5S fin da settembre 2015 (cfr. "Vicenza. La città sbancata"), "è stato convocato - abbiamo scritto - a richiesta di Possamai (PD per Variati), Pupillo (Lista Variati) e Guarda (UDC con Variati) un Consiglio Comunale sulla vicenda della Banca Popolare di Vicenza in cui verranno concessi, udite udite, ben 5 minuti a un rappresentante dei Confidi (si contano con due mani ma servono migliaia di aziende che stanno per andare in crisi), a uno dei sindacati bancari (che tutelano oggi più di 5.000 dipendenti, non tutti incolpevoli ma molti sulla via del licenziamento) e a uno delle associazioni che rappresentano anche loro migliaia  di soci, i troppo pochi che si fanno coraggio tra le decine di migliaia messi sul lastrico dal sistema Zonin".

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Prestiti BPVi: "Ripartiamo da qui" dicono i 3 uffici stampa. Ma alcuni clienti lamentano "prestiti forzosi": continuiamo così?

ArticleImage «Prestiti, soluzioni facili e rapide per avere le risorse necessarie a realizzare i propri progetti in modo semplice, conveniente e flessibile, grazie anche alle differenti combinazioni di durata»: dopo il plafond di un miliardo per le aziende ecco uno dei prodotti annunciati nella cosiddetta «seconda tappa del progetto "Ripartiamo da qui" di Banca Popolare di Vicenza, dedicata a famiglie e privati» annunciato in un incontro al solito riservato a pochi intimi "velinari" di mestiere dai suoi tre uffici stampa (per un totale di 335.000 euro all'anno più varie ed eventuali quello del portavoce, di chi ancora non si sa, Giampiero Beltotto, e l'altro gestito  da Image Building di Milano oltre a quello interno che magari "taglieranno").

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Quotidiano | Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

Interventi azionisti indignati al convegno su BPVi. E lunedì la maggioranza di Achille Variati alla burla aggiunge la beffa: 5 minuti per un solo rappresentante dei soci truffati

I circa 200 soci presenti sabato 26 nella sala del Teatro Comunale da 900 e passa posti in cui si è svolto il convegno burla sulla BPVi organizzato in coppia da Achille Variati e da Renato Bertelle hanno "messo in piazza" il proprio dramma con una dignità e una determinazione, a volte composta altre drammatica, ma comunque sconosciuta ai due organizzatori. Il "QuattroPoltrone" (sindaco, presidente della provincia di Vicenza e dell'Upi oltre che membro del Cda della Cassa Depositi e Prestiti) quel sabato mattina si voleva, solo, lavare il viso con una spruzzata d'acqua e senza dosi massicce, e comunque insufficienti, di sapone dopo essersi comportato come la scimmietta ("non vedo, non sento, non parlo") del sistema di potere incernierato su Gianni Zonin, come ha ufficializzato anche Jacopo Bulgarini d'Elci.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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