Premio letterario Giacomo Zanella, sabato
Monticello Conte Otto   Â
Sabato 27 marzo cerimonia di premiazione della V^ edizione del premio letterario nazionale "Giacomo Zanella".
Con la cerimonia ufficiale di premiazione in programma alle ore 10 di sabato 27 marzo nella sala convegni della ex biblioteca, in via Leonardo da Vinci, a Cavazzale, si conclude la V^ edizione del Premio Letterario Nazionale per racconti brevi, intitolato a Giacomo Zanella.
L'evento ha confermato il già consolidato successo delle precedenti edizioni con la novità che quest'anno la manifestazione culturale è stata supportata da un accordo di programma con la Regione Veneto che ha consentito di costruire attorno all'evento principale un percorso culturale dedicato ad importanti personaggi della cultura vicentina dei secoli scorsi.
Il primo premio è andato ad un vicentino, ed è la prima volta perché le precedenti quattro edizioni avevano visto i vincitori provenire da varie parti d'Italia.
La giuria ha individuato Pierino Lancerotto, di Torri di Quartesolo quale autore del miglior racconto; seconda Nicoletta Ceola di Vicenza; terzo Valter Ferrari di Tortona, quarta Sandra Frenguelli di Perugia e quinta Livia Casoli di Vicenza.
La giuria è stata presieduta da Maria Luigia Michelazzo, assessore alla cultura del Comune di Monticello Conte Otto, con componenti Mario Bagnara, Galliano Rosset, Italo Francesco Baldo, Marifulvia Matteazzi, Gianni Giolo e segretario Nico Veladiano.
"Parole nel vento" è stato il tema proposto quest'anno e gli autori hanno dimostrato di aver gradito, riuscendo a proporre, nei limiti delle seimila battute del regolamento, delle storie molto avvincenti. I
l premio è stato preceduto da tre serate molto interessanti: nella prima si è parlato di Antonio Pigafetta con "Il primo viaggio intorno al mondo" illustrato professor Giovanni Giolo; il prof. Claudio Rorato ha portato una importante testimonianza su Goffredo Parise e il prof. Italo Francesco Baldo ha presentato il saggio intitolato "Da Dante a Zanella - da poeta a poeta", che è stato pubblicato su un volume messo gratuitamente a disposizione del pubblico grazie alla ditta Schiavotto di Vicenza.
La cerimonia di premiazione sarà preceduta, il giorno prima da una collettiva di pittura sui luoghi zanelliani che verrà inaugurata venerdì 26 marzo alle ore 18.
La cerimonia di premiazione prevede interventi del prof. Claudio Povolo che parlerà di Giacomo Zanella educatore e la Vicenza dell'ottocento, del prof. Italo Francesco Baldo con una relazione sul tema L'opra dell'uomo. I racconti dei vincitori saranno poi letti da Anna Zago.
A disposizione gratuita del pubblico l'antologia con i 30 racconti finalisti, pubblicata dal Comune.
Continua a leggere
Mostra mercato Restauro contemporaneo
Cooperativa Insieme   Â
Sabato 27 marzo sarà inaugurata la prima mostra mercato "Restauro contemporaneo"
a cura del laboratorio di restauro della Coop. sociale Insieme
Vi aspettiamo presso la sede di Vicenza, Via Dalla Scola 255 per curiosare tra mobili ricondizionati e linee eco-design
Gli oggetti e i mobili esposti arrivano "dalle vostre case", da persone che ce li portano perchè non servono più, che - senza interventi di recupero - non sarebbero adatti all'uso ma che, in cooperativa, vengono recuperati e, in questo caso, "rimessi a nuovo".
La mostra mercato sarà aperta fino al 10 aprile
seguendo gli orari del negozio:
ore 10-12.30 e 15-19
chiuso domenica e lunedì mattina
Silvio Gagno:Dai codici alle trame sideree
Si apre sabato 27 marzo 2010, nella prestigiosa sede museale di Palazzo Agostinelli di Bassano del Grappa, l'esposizione di Silvio Gagno "Dai Codici alle Trame sideree".
L'artista trevigiano, nato a Ponzano Veneto (Tv) nel 1945, di formazione inizialmente libera e indipendente, ha seguito i corsi accademici di pittura con Emilio Vedova; si è maturato viaggiando e studiando le più importanti raccolte d'arte europee e americane, frequentan-do critici, galleristi, artisti, in particolare il gruppo monacense del "Nuovo espressionismo tedesco". In trentacinque anni di attività artistica ha ordinato oltre ottanta personali in Italia e all'estero.
La sua pittura, collegata dagli esordi all'espressionismo lirico, nel corso degli anni novanta si è consolidata in strutture cromatico-luministiche progressivamente definite sino alla con-quista del linguaggio dei "Codici" sul quale si è attestato dall'inizio del nuovo millennio. Negli anni più recenti l'elaborazione segnico-cromatica lo ha condotto "Oltre il codice" sino alle attuali sperimentazioni delle "Trame sideree".
L'esposizione, organizzata dall'Assessorato alla Cultura e alle Attività Museali del Comune di Bassano del Grappa si avvale del patrocinio della Regione del Veneto e delle Province di Vicenza e di Treviso.
Il percorso espositivo di oltre cinquanta dipinti, comprenderà opere dell'ultimo decennio, 2000 - 2010.
La mostra, curata da Flavia Casagranda, è introdotta da una indagata e approfondita testi-monianza di Virginia Baradel e da una nota critica della curatrice.
Mostra: SILVIO GAGNO: "DAI CODICI ALLE TRAME SIDEREE"
Luogo: Palazzo Agostinelli
via Barbieri,34, Bassano del Grappa (Vi) (tel. 0424.217800)
Periodo: 27 marzo - 30 maggio 2010
Inaugurazione: sabato 27 marzo, ore 17.30
Orari: da martedì a venerdì 15-19
sabato e domenica 10-13 / 15-19
chiuso domenica 4 e aperto lunedì 5 aprile
INGRESSO LIBERO
[email protected]
Catalogo monografico in mostra:
SILVIO GAGNO 1975 - 2005
Monografia edita per i 30 anni di attività pittorica
a cura di Flavia Casagranda,
saggio introduttivo di Luciano Caramel,
consulenza scientifica di Eugenio Manzato.
Leonardo Arte Editore, Milano, 2006
www.silviogagno.it
Armando Romero a Dire Poesia giovedì
Il colombiano Armando Romero, poeta viaggiatore, al secondo incontro di "Dire Poesia", giovedì 25 marzo
Il calore dell'America Latina in un poeta straordinario, gran viaggiatore, che dalle sue infinite peregrinazioni ha tratto spunti e linfa per splendidi versi, ma anche per romanzi, racconti e saggi: è Armando Romero, personalità vitalissima e poliedrica, artista affascinante ed estroverso. Il poeta colombiano sarà il protagonista del secondo appuntamento di Dire poesia 2010, la serie di Incontri con i poeti contemporanei in luoghi d'arte di Vicenza promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e da Banca Intesa Sanpaolo, per la cura di Stefano Strazzabosco.
L'appuntamento è per giovedì 25 marzo, con inizio alle 18 alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari. Ingresso libero, sino ad esaurimento dei posti.
"La poesia di Armando Romero" - afferma il grande poeta sudamericano Alvaro Mutis - non ha antecedenti in qualsiasi scuola nota o gruppo. Nella sua poesia non sono mai riuscito a trovare radici, testimonianze che riconducano ad altri, visioni riprese o rielaborate da altri. Nella poesia di Armando Romero c'è un modo di narrare un mondo che è tutto suo, personalissimo e profondo. Nelle sue poesie vivono storie di vita vissuta, c'è desolazione e amore, disordine e gioia, orme di un uomo che cammina tra la gente".
"È un fatto indiscutibile - scrive Martha L. Canfield nell'introduzione italiana a La radice delle bestie, folgorante raccolta di piccoli racconti di Romero edita da Sinopia - della storia letteraria ispanoamericana che il surrealismo, fra tutte le avanguardie storiche, è quello che ha lasciato un'eredità più vasta e duratura. Ed è attraverso questa linea oscura ma costante dell'immaginario ispanico che emerge la prosa sconvolgente e affascinante di Armando Romero. La lezione del surrealismo lo porta con insolita irriguardosa fermezza all'incontro di quell'animalità profonda che giace dentro di noi, schiacciata o rimossa dai principi della civiltà e della cultura. Il Cane andaluso di Buñuel e il Minotauro di Picasso lo precedono; il Manuale di zoologia fantastica (1957) di Jorge Luis Borges e il Bestiario (1959) del messicano Juan José Arreola lo accolgono festosamente in quella dimensione in cui le forme incontrollabili del sogno sposano la perizia del gioco verbale. Così, sogno e poesia, mito e gioco, realtà e astrazione dal reale producono pezzi di bravura che, una volta superato l'incantesimo iniziale, ci lasciano a meditare a lungo".
Romero è stato esponente del Gruppo Nadaista, movimento letterario di avanguardia sviluppatosi negli anni Sessanta nel suo Paese, la Colombia. La vita lo ha poi portato a viaggiare e soggiornare anche a lungo in diversi paesi del continente americano, in Europa e in Asia. Molte le raccolte poetiche pubblicate a iniziare dal 1975 in diversi Paesi del Sud America, alternate a romanzi e racconti. Il romanzo La rueda de Chicago gli ha fatto ottenere il Premio per la miglior opera d'avventura al Latino Book Festival di New York del 2005. Le sue opere sono tradotte in numerose lingue: inglese, italiano, francese, portoghese, greco, arabo, rumeno, tedesco. In Italia i suoi libri sono editi dalla casa editrice veneziana Sinopia.
A introdurre (togliere "brevemente") l'opera di Armando Romero presso il pubblico vicentino è stato chiamato Alessandro Mistrorigo, che lavora a Londra come Visiting Research Fellow al dipartimento di Hispanic Studies della Queen Mary University e professore a contratto (togliere "presso") al dipartimento di Spanish and Latin American Studies della London Metropolitan University. Alessandro Mistrorigo è il traduttore di due raccolte poetiche di Armando Romero, e si occupa principalmente di poesia contemporanea in lingua spagnola, oltre che di narrativa e di saggistica. Attualmente, il suo interesse è rivolto al linguaggio poetico contemporaneo in relazione alle tecnologie digitali e all'elemento della voce. Per la casa editrice Sinopia di Venezia ha pubblicato anche la raccolta poetica Quel che resta dell'onda (2008).
Informazioni: Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 - 222114
[email protected] ; Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800.201782, [email protected] , http://direpoesia.wordpress.com Â
Continua a leggere
Dire poesia apre domenica
Comune di Vicenza                        Â
Domenica 21, nella Giornata della Poesia, Titos Patrikios apre Dire poesia 2010 alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
Domenica 21 marzo, alle 17, prende il via Dire poesia, il ciclo di Incontri con i poeti contemporanei nei luoghi d'arte a Vicenza promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune e da Intesa Sanpaolo, per la cura di Stefano Strazzabosco.
La data non è casuale: il 21 marzo vede celebrata in ogni continente la Giornata mondiale della Poesia.
Ad aprire questa seconda edizione della manifestazione è stato invitato un poeta tra i più importanti del panorama europeo, il greco Titos Patrikios, interprete di una poesia che si distingue per la vigorosa valenza civile.
Palazzo Montanari fungerà da ideale cornice all'esibizione di Patrikios, data la concomitanza, presso le Gallerie, della mostra di una selezione di ceramiche attiche e magnogreche di proprietà di Intesa Sanpaolo: l'evento saprà tessere un suggestivo dialogo tra parole e immagini provenienti dalla cultura ellenica.
Titos Patrikios è nato ad Atene nel 1928. Durante l'occupazione nazifascista della Grecia ha partecipato alla Resistenza, e nel 1944 ha rischiato l'esecuzione. Dal 1951 al 1954 è stato confinato nelle isole di Makrònissos e di Aghios Efstratios. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Atene, dal 1959 al 1964 ha studiato Sociologia e Filosofia alla Sorbonne e all'École des Hautes Études di Parigi. Nel 1967, dopo il colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, è vissuto in esilio a Parigi e a Roma, lavorando come avvocato, giornalista, sociologo e ricercatore. Dal 1976 vive ad Atene.
Ha pubblicato volumi di racconti e numerosi e importanti saggi letterari, sociologici e giuridici. Nel 1954 fu tra i fondatori dell'importante rivista letteraria «Epitheòrisi Technis». Ha tradotto, tra gli altri, testi di Spinoza, Lukács, Majakovskij, Neruda, Saint-John Perse, Valéry, Stendhal, Balzac.
I suoi versi, tradotti in molte lingue, sono raccolti nei seguenti volumi: Strada sterrata, (1954), Tirocinio (1963), Fermata a richiesta (1975), Poesie (1976), Mare promesso (1977), Controversie (1981), Specchi opposti (1988), Deformazioni (1989), Tirocinio, ancora (1991), Il piacere della dilazione (1992), Poesie I, II, III (1998), La resistenza dei fatti (2000), La Porta dei Leoni (2002), Il nuovo tracciato (2007), Poesie IV (2007), Amore che scioglie le membra (2008).
In Italia le sue poesie sono tradotte da N. Crocetti. Un'ampia antologia di suoi testi, La resistenza dei fatti, è uscita nel 2007 da Crocetti Editore di Milano (introd. di F. Pontani). Del 2009 è La casa e altre poesie, edita da Interlinea di Novara (Premio Festival di poesia civile "Città di Vercelli").
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti da Patrikios va ricordato il Gran premio di Letteratura nazionale in Grecia nel 1994. Nel 2004, il presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica per il suo contributo allo sviluppo dei rapporti tra l'Italia e la Grecia.
Per introdurre la poesia di Patrikios sarà presente Filippomaria Pontani, professore associato di Filologia classica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Pontani, tra le altre cose, ha pubblicato un'edizione degli Epigrammi greci di Angelo Poliziano, ha curato la parte latina del Meridiano Pascoli di Cesare Garboli (Milano 2002), e a Pascoli e Sbarbaro ha dedicato contributi filologici. Ha inoltre pubblicato traduzioni di prosa e poesia neogreca (Immanuìl Roidis, La papessa Giovanna, Milano 2003; Kostas Kariotakis, L'ombra delle ore, Milano 2004; Nasos Vaghenà s, Ballate oscure, Milano 2006; Antologia della poesia greca contemporanea, Milano 2004). Prepara attualmente, assieme a Nicola Crocetti, il Meridiano della "Poesia greca del Novecento".
Informazioni:
Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 - 222114
Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800.201782, [email protected] http://direpoesia.wordpress.com Â
Continua a leggereFiore (Sipbc Veneto) per Arco della Pace-Mi
Sipbc Veneto          Â
Segnalo per conoscenza, con autorizzazione ad eventuale pubblicazione, questa denuncia deposta il 15 c.m. presso la Questura di Milano e inviata per conoscenza al Ministro per i Beni Culturali, Sen. Sandro Bondi, al Soprintendente per i Beni Architettonici e al Sindaco di Milano.
Dott. Davide Fiore
Il Presidente Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C.)
Sezione Regionale del Veneto
Oggetto: Segnalazione e denuncia di abbandono di sito monumentale nella città di Milano, rifugio di immigrati irregolari.
Onorevoli signori,
sabato 13 marzo 2010, mi sono trovato coinvolto in una situazione di una certa gravità per quanto concerne la salvaguardia di un bene architettonico e artistico significativo, e per il rischio alle cose e alle persone connesse.
Da turista ed ex cittadino milanese, mi trovavo ad osservare l'Arco della Pace di Milano, splendido esempio di arco di trionfo del governo napoleonico, realizzato dall'arch. Cagnola all'interno di un più articolato piano urbanistico che rivoluzionò l'aspetto della Milano di inizio ‘800. Nell'osservare la costruzione, difesa e celata da un'impalcatura posta per il restauro conservativo, ho notato almeno tre persone forzare una lamiera della recinzione di cantiere e accedere nell'area sottoposta a divieto d'accesso. Nessun impianto di sicurezza è scattato per segnalare l'intrusione. Ho prontamente avvisato le forze dell'ordine, le quali hanno inviato due pattuglie della polizia con cinque agenti che sono entrati nell'area di cantiere dal passaggio che ho indicato. Per riassumere brevemente, gli agenti hanno arrestato quattro clandestini di origine cinese (un quinto si è gettato dall'impalcatura ed è fuggito), dopo circa un'ora di inseguimento tra i piani di una fitta impalcatura che circonda l'Arco della Pace.
I poliziotti, ai quali ho espresso da subito la volontà di sporgere denuncia su quanto accaduto si dichiaravano sconcertati della situazione rilevata all'interno del cantiere e non visibile dall'esterno.
L'area di cantiere è un "albergo di clandestini", ridotto in condizioni pessime. Un cantiere da più mesi inoperativo, non controllato da antifurti o da una corretta revisione delle barriere anti intrusione (reti, lamiere, cancelli, ecc.).
Il cantiere sarebbe inoltre pieno di escrementi, materassi, oggetti di uso comune da riferire a situazioni di disagio o clandestinità , come di fatto riscontrato nel riconoscimento dei quattro clandestini e che prosegue da molto tempo.
L'indomani, domenica 14 marzo 2010, ho sporto regolare denuncia presso la Questura di Milano - Commissariato P.S. Sempione (ufficio denunce) alla presenza di due agenti (si veda copia del documento allegato alla presente segnalazione).
I poliziotti con i quali ho avuto modo di confrontarmi in sede di denuncia, nonostante la disponibilità , mi hanno più volte invitato a non segnalare il fatto in quanto non si tratterebbe di una questione di rilevanza penale. Insistendo, sono potuto arrivare al termine della denuncia, in attesa di informare chi di competenza sull'accaduto.
Personalmente ritengo disdicevole, come cittadino e come operatore per i beni culturali e per quanto attiene alle mie sensibilità o qualifiche personali, riscontrare l'abbandono del cantiere che protegge un monumento simbolo di Milano, vincolato dagli organi competenti, e posto in pieno centro storico. Credo inoltre che, salvo non siano già stati intrapresi provvedimenti a me sconosciuti, affidare il controllo di un sito patrimonio della collettività al libero accesso (con violazione di un cantiere contrassegnato dal divieto d'accesso), a persone in evidente stato di disagio, ma comunque clandestine, sia una mancanza di rispetto verso i beni culturali, la città di Milano e i suoi ospiti. Un accesso incontrollato di persone non accreditate, le quali possono usufruire dello stesso monumento quale abitazione, latrina o altre funzioni che potrebbero anche portare al vandalismo e allo sfregio dell'opera, potrebbe essere pericoloso anche per eventuali responsabilità o incidenti che occorressero agli stessi.
Sono certo, proprio perché perseguo nella fiducia nei confronti delle Istituzioni, che i destinatari di questa lettera sappiano cogliere la gravità della situazione che è stata riscontrata avviando una semplice segnalazione e agire tempestivamente anche con l'appoggio dei cittadini e della sensibilità mediatica.
Ringrazio per la cortese disponibilità inviando i miei migliori auguri per una buona settimana,
Dott. Davide Fiore
Il Presidente Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C.)
Sezione Regionale del Veneto
L'anima nel ferro: Mattia Trotta a Bassano
Comune di Bassano del Grappa      Â
L'anima nel ferro: Mattia Trotta in chiesetta dell'Angelo a Bassano
Sabato 13 marzo alle 18 si è aperta a Bassano del Grappa, in Chiesetta dell'Angelo in via Roma, la mostra di Mattia Trotta " L'anima nel ferro".
Il giovane artista vicentino, residente a Montecchio Precalcino, ha trovato nel ferro il materiale d'elezione per le sue realizzazioni: il semplice filo di ferro, ma elaborato, piegato e corroso, diviene il conduttore del pensiero e la forma visibile dell'immagine mentale: figure umane, animali, evocazioni fantastiche che l'artista affida ad un linguaggio espressionistico nell'attualità del neofigurativo.
Non un semplice ritorno alla mimesi di natura ma una reinterpretazione suggerita dalle complesse necessità interiori dello scultore che ha già al suo attivo numerose personali e collettive oltre a scenografie per manifestazioni teatrali e installazioni.
La mostra, organizzata dall'Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa e curata da Flavia Casagranda, sarà visibile dal 13 al 28 marzo 2010, con orario da martedì a domenica ore 15-19, a ingresso libero.
Nota biografica
Mattia Trotta nato a Savona nel 1980, vive e lavora a Montecchio Precalcino, Vicenza.
Compie gli studi di tecnico industriale meccanico, si specializza in tecnologie e produzione industriale. Seguono esperienze lavorative accompagnate dalla passione per la musica più attuale in cui suona la batteria.
Dal 2002 una riflessione sulla natura e sulle proprie esigenze interiori lo accosta al mondo delle arti visive. Mette a frutto le proprie competenze tecniche e la conoscenza dei materiali, affidando al filo di ferro elaborato, plasmato e libero nella luce e nello spazio la propria visione della realtà e della spiritualità .
Oltre a mostre collettive e personali collabora a manifestazioni teatrali con scenografie, esegue installazioni ed arredi
Singolare femminile di Valentina Rosset il 13
13 marzo ore 18 - Biblioteca Comunale di Dueville
incontro con Valentina Rosset per la presentazione della sua antologia di racconti a fumetti "Singolare femminile" e inaugurazione mostra di tavole originali.
"Singolare femminile"
Tre storie al femminile, immaginate ma possibili, istantanee di vite defilate e impalpabili, eppure contemporanee.
Biblioteca Comunale di Dueville
Villino Monza-MaccÃ
Via Rossi, 37
36031 Dueville
Continua a leggere
A regola d'arte, 16-18 aprile a Villa Caldogno
A regola d'arte    Â
Il piacere di saper fare tra scienza, tecnologia e cultura
Umberto Curi, Cristina Donà , Pia Pera, Massimo Piattelli Palmarini, Silver, Paolo Ulian
Dialoghi, Musica, Danza, Cinema, Degustazioni, Laboratori
tra scienza, design, filosofia e musica
16 - 18 aprile 2010, Villa Caldogno (Vicenza)
www.aregoladiarte.it
Che cos'hanno in comune Lupo Alberto e la cura del giardino? La filosofia dell'amore e la musica rock? La forma degli oggetti e il linguaggio della scienza?
Scienza, Design, Giardino e Amore: dal 16 al 18 aprile, nella palladiana Villa Caldogno a Vicenza, si terrà la Rassegna A Regola d'Arte. Il piacere di saper fare tra scienza, tecnologia e cultura.
Tema della Rassegna la riscoperta dell'incontro tra sapere e saper fare, tra cultura e competenza manuale.
Scienziati, designer, filosofi, autori di fumetti, musicisti e scrittori saranno chiamati a coppie a dialogare tra loro e con il pubblico; concerti, danza e proiezioni cinematografiche animeranno Villa Caldogno nelle varie serate; ‘laboratori aperti' offriranno a grandi e piccini la possibilità di esplorare il ‘piacere di far bene le cose' sotto la guida di maestri autorevoli; e per concludere dolci degustazioni.
Ospiti: inaugureranno la Rassegna dialogando su Scienza e Design a Regola d'Arte il fisico e scienziato cognitivo Massimo Piattelli Palmarini e il designer Paolo Ulian; si confronteranno su Il Giardino a Regola d'Arte la scrittrice ed esperta di giardini Pia Pera e Silver, creatore di Lupo Alberto; concluderanno Umberto Curi, Storico della filosofia e la cantautrice Cristina Donà con l'incontro L'Amore a Regola d'Arte.
In apertura alla Rassegna, venerdì 16 aprile Danza a Regola d'Arte con la Compagnia Blu mentre la serata si concluderà con A Regola DJ, DJ night in Villa con Enea DJ.
Sabato 17 aprile grandi e piccini potranno partecipare ai Laboratori a Regola d'Arte: giardinaggio, fumetti, biologia e sculture con i tappi per sperimentare in prima persona il gusto di saper fare. Sempre sabato 17 aprile ad introdurre il dialogo sul Giardino, il quartetto di violoncelli Tetrachordcelloquartet eseguirà musiche di Battisti, Čajkovskij, Beatles, Bach, Bizet ne Il Giardino della Musica.
Domenica 18 aprile sarà dedicata al Gusto e all'Amore con la proiezione di Totalmente, teneramente, tragicamente, le più belle scene d'amore della storia del cinema a cura di Alberto Brodesco. Dopo l'incontro sul tema dell'Amore la Rassegna si chiude in dolcezza con L'Amore per il Gusto laboratorio-degustazione di cacao a cura dell'Università del Caffè di Trieste.
In occasione della Rassegna sarà inoltre organizzata la mostra Il Vivaio a Regola d'Arte: cataloghi e medaglie tra ‘800 e ‘900, a cura di Elena Macellari e Federico Maniero. Inaugurazione giovedì 15 aprile ore 18.00, con una conversazione sul collezionismo botanico, Biblioteca Internazionale La Vigna, contrà Porta Santa Croce 3, Vicenza.
Mostra visitabile fino al 14 maggio negli orari di apertura della Biblioteca: www.lavigna.it
La rassegna vuole concentrare l'attenzione sulla riscoperta dei saperi pratici, sul loro rapporto con la cultura ed il territorio, sul 'gusto di far bene le cose' in ogni campo, dalla tecnologia fino agli affetti familiari.
Le discussioni sullo sviluppo e l'innovazione rischiano talvolta di rimanere astratte, trascurando la dimensione del rapporto tra ‘sapere' e ‘saper fare', tra conoscenza e abilità manuale. Un tema di particolare rilevanza per il territorio e la sua ricca tradizione, fatta anche di saperi pratici e incorporati in manufatti conosciuti a livello internazionale. Basti ricordare quanto fu prezioso, per uno scienziato come Galileo, attingere all'esperienza manuale dei ‘peritissimi artefici' (come lui li chiamava) dell'Arsenale di Venezia.
La gratificazione di una ‘cosa ben fatta' ("a regola d'arte", si dice non a caso), come ben sa chiunque si sia cimentato in un'attività manuale, è fonte di soddisfazione che va al di là della stessa ricompensa monetaria.
Programma e informazioni dettagliate sul sito www.aregoladiarte.it .
Per ogni altra informazione l'Ufficio Stampa è a vostra disposizione ai recapiti tel e fax
0444 305454 oppure via email all'indirizzo [email protected] Â
L'iniziativa è promossa dal Comune di Caldogno e dall'associazione Observa - Science in Society, con Biblioteca Internazionale La Vigna, Università del Caffè di Trieste, CNA Vicenza e Provincia di Vicenza, Abaco Architettura e Associazione Giovani Architetti Provincia di Vicenza (VAGA), con il contributo di Palladio Industrie Grafiche Cartotecniche e Istituto Regionale Ville Venete e la partecipazione di Librerie Galla, Hotel Vergilius, Tipografie Campisi, Corriere del Veneto, Loison Pasticcieri, AutoTransfer, Falkensteiner Hotel and Resort.
Continua a leggere
Il Consiglio Comunale a maggio in Provincia
A maggio il consiglio comunale si trasferisce in Provincia per consentire il restauro di sala Bernarda e l'allestimento del nuovo arredo
Un arredo all'altezza del salone che lo ospita, cioè la storica sala Bernarda della palladiana Loggia del Capitaniato.
Questa mattina la giunta ha approvato il progetto scelto all'unanimità dalla conferenza dei capigruppo: l'arredo sarà in legno e alluminio, i banchi più profondi degli attuali e tecnologicamente avanzati, dotati di microfono, piano inclinabile, punto luce, cassetto illuminato e pulsanti per le votazioni elettroniche, secondo il progetto elaborato dall'architetto spagnolo Salvador Perez Arroyo.
"Cinquantasette in tutto - ricorda l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - sono le nuove postazioni previste, ognuna del valore di circa 2 mila 500 euro, per un costo complessivo relativo agli arredi di circa 230 mila euro". A questa somma vanno aggiunti i fondi per l'impiantistica ed altre spese di completamento, per cui il preventivo budget di circa 250 mila euro è stato integrato con altri 120 mila euro. L'alternativa era ridurre il costo dell'intervento, con la realizzazione di una seconda proposta progettuale più soft, ma i capigruppo hanno chiesto uno sforzo all'amministrazione per sistemare la sala una volta per tutte nel migliore dei modi possibili. Il costo complessivo ora ammonta a circa 364 mila euro, di cui 50 mila euro finanziati dalla Banca popolare di Vicenza.
"Ringrazio a nome dei consiglieri - ha detto oggi il presidente del consiglio comunale Luigi Poletto - la Banca popolare di Vicenza per la conferma del finanziamento e il sindaco e la giunta che hanno ritenuto di accogliere la nostra richiesta di aumentare lo stanziamento iniziale per realizzare il progetto nella sua forma più completa. Ci rendiamo conto che si tratta di un progetto economicamente impegnativo, ma è congruente con il prestigio e il valore artistico della sala che ci ospita".
I lavori cominceranno a maggio, con il restauro operato dalla Soprintendenza sui soffitti a cassettoni e sui dipinti del Fasolo. Seguirà l'allestimento del nuovo mobilio.
"Nel frattempo per cinque o sei mesi - prosegue il presidente Poletto - saremo ospitati dalla Provincia, che ringrazio per la disponibilità ".
Il vecchio arredo, con cattedre e banchi realizzati in noce tra i primi anni del 1900 e il 1950, troverà posto in un'altra sala comunale, ancora da definire, che sarà destinata a riunioni pubbliche.
Continua a leggere